Secondo una nuova ricerca realizzata da Idealo, la piattaforma internazionale di comparazione prezzi per gli acquisti digitali, il vinile sta lentamente riconquistando il mercato musicale in Europa.
È da qualche anno che si sente parlare di un progressivo ritorno del vinile. In particolare, dopo le notizie diffuse lo scorso fine dicembre da diverse testate – probabilmente a partire da un report fornito dalla Entertainment Retailers Association – relative ad un vero e proprio superamento, in termini economici e non numerici, delle vendite dei vecchi supporti rispetto a quelle dei download digitali, le ultime statistiche descrivono il 2016 come un anno caratterizzato da streaming in continua corsa, cd e download che calano e il vinile che acquista maggior importanza e diffusione in alcuni paesi, specialmente in Europa.
I dati sembrano confermare un trend positivo al punto da ipotizzare una probabile ricomparsa del vinile sul mercato musicale. Per questo motivo, date le recenti notizie sul tema, la piattaforma internazionale Idealo ha deciso di analizzare nello specifico, per la categoria “vinile”, i dati relativi ai suoi principali portali europei (Germania, Austria, Francia, Spagna, Regno Unito e Italia) nel periodo compreso tra gennaio 2015 e giugno 2017, allo scopo di fotografare la situazione dal punto di vista del web e meglio comprendere il ruolo dell’ e-commerce e degli e-consumer in questo processo.
I numeri raccolti tracciano un quadro che descrive quanto le recenti abitudini dei consumatori digitali, nell’acquisto o nell’interazione con i nuovi canali di vendita offerti dall’e-commerce, abbiano contribuito al rilancio di un supporto tradizionale che, pare, ancora attrae appassionati, nostalgici, puristi e cultori della “vera musica”.
Il primo risultato infatti riguarda proprio l’interesse manifestato dagli utenti verso l’oggetto vinile, con un incremento, tra 2015 e 2016, circa dell’80%: il che significa che, qualora questo trend continuasse a mantenersi costante, entro fine anno si potrebbe arrivare ad un +110% (secondo le intenzioni di acquisto a giugno 2017 rispetto allo stesso periodo nell’anno precedente).
Il genere privilegiato di questa vinil-mania è il rock, con il 33,1% sul totale dei vinili disponibili; a seguire il pop (19,1%) e l’alternative (8,7%). A scendere troviamo il jazz (6%), metal & hard rock (5,3%), musica classica (3,9%), elettronica & dance (3,5%), hip hop & rap (3,4%); ultimi posti della classifica, occupati da blues e musica country (rispettivamente 2,9 e il 2,7%).
Sul podio dei dischi più gettonati per anno di uscita, al primo posto gli album dell’universo musicale anni Ottanta, a seguire le produzioni del primo decennio del 2000 e al terzo posto la discografia anni Settanta.
Lo studio di Idealo dimostra anche che scopo dell’acquisto del vinile da parte dei consumatori non sia solo collezionismo, o possedere un feticcio da conservare anziché “far suonare” ma, al contrario, deriverebbe proprio dalla qualità musicale, considerando molti questo supporto in grado di riprodurre un suono più “caldo”.
L’ipotesi pare confermata anche da un sempre maggiore interesse per i giradischi da parte dei consumatori digitali: sempre nel biennio 2015-2016 si riscontra un trend positivo del +28,2 % in Europa e in particolare in Italia, dalla metà del 2016 ad oggi, questa crescita sembra essere aumentata del 70,10%, curiosamente con picchi di richiamo soprattutto nel periodo pre-natalizio.
Le ultime cifre dai portali europei di idealo riguardano gli shop che mettono a disposizione i vinili: il loro numero su tali portali tra il 2015 e il 2016 è aumentato del 10,5%; e se si considera la quantità di negozi attivi nei primi sei mesi del 2016 a confronto con quelli attivi da inizio 2017 ad oggi, l’aumento appare ancora più significativo, visto che sfiora il +27%.
«Dalla nostra ricerca abbiamo riscontrato un reale aumento dell’interesse da parte degli utenti europei verso il mondo del vinile, nel senso più ampio possibile», ha commentato Fabio Plebani, Country Manager di Idealo per l’Italia. «Il mondo della tecnologia e di internet ha portato ad una rivoluzione senza precedenti negli ultimi decenni, con la diffusione della musica su supporti digitali, i cambiamenti nelle abitudini di ascolto e la nascita di piattaforme dedicate e servizi in streaming; è interessante vedere come quello stesso mondo sia capace di contribuire oggi ad un rilancio dei vecchi supporti fisici e dei sistemi per ascoltarli.
L’e-commerce, forse ancor più in questo settore che in altri, si rivela una risorsa in termini di offerta […] non solo dal punto di vista del consumatore, che può avere accesso a titoli e ad album di qualunque tipo ed epoca, magari introvabili o difficili da reperire tramite i canali tradizionali, ma anche per i negozianti.
Ci auguriamo che i negozi di dischi che scelgono il commercio digitale come canale di vendita e fonte di nuove opportunità siano sempre di più e che continuino ad aprirsi all’universo dell’e-commerce per raggiungere un numero sempre maggiore di appassionati, anche al di là dei loro confini».