Erica Mou torna con “Bandiera sulla Luna”, un disco che vede al centro diverse facce delle relazioni di coppia.
Tra note e parole, dopo aver ascoltato il nuovo album di Erica Mou “Bandiera sulla luna” viene da chiederle: “Chi è il protagonista di queste storie? Chi ti ha fatto vivere queste sensazioni?”. Una convivenza mancata, un rapporto che col tempo perde il suo stato di grazia, un amore estivo. Ci sono tante fasi delle relazioni di coppia in “Bandiera sulla Luna”, diverse facce di altrettante storie. L’album sembra rappresentare anche una confessione a se stessi, sembra un disco cantato allo specchio, vis-à-vis con la propria anima.
A metà del viaggio una cover di “Azzurro” viene calzata dalla limpida voce della giovane artista. La cantante dona una nuova veste a un classico italiano. Tutto il disco è la conferma di come questa ragazza, pugliese di origine, sia una storyteller. Ogni parola viene messa sul piedistallo, a lei il dono di cantarla delicatamente. C’è anche ironia e sarcasmo in “Bandiera sulla Luna”, difficili talvolta da trovare generalmente nel cantautorato, ma che rappresentano Erica, non tanto come artista, quanto come persona
Sebbene sia sbagliato esprimere giudizi soggettivi sull’arte, che ognuno interpreta a suo gusto, “Canzoni scordate” e “L’unica cosa che non so dire” sono due capolavori. È giusto premiare l’idea, le parole, tutto quanto. Siamo di fronte all’ennesima artista capace di catapultarci in un mondo parallelo, disegnato da lei tramite musica e parole. “Qui ci vorrebbe un applauso da cinema pieno”. Dici bene Erica, te lo meriti tutto.”Bandiera sulla Luna” è la News of the Week.