Artista poliedrica Amii Stewart ha saputo affermarsi con eleganza e successo indifferentemente nel mondo del teatro musicale e nelle hit-parade mondiali, dimostrando ancora una volta come l’unico limite che impedisce di spaziare in ambiti e discipline di spettacolo diversi sia dato solo da un pregiudizio.
Amii Stewart torna al suo primo amore, il teatro musicale, con La Via Del Successo: un musical liberamente ispirato alla storia di Diana Ross e delle Supremes scritto da Tiziana D’Anella e Lena Sarsen e diretto da Enzo Sanny.
Con l’interprete di moltissime grandi canzoni (da “Knock On Wood” a “Grazie Perché” in coppia con Morandi, da “Friends” e “Together” con Mike Francis a “Saharan Dream” del Maestro Ennio Morricone) in scena Lucy Campeti, Francesca Haicha Tourè, Sergio Muniz, Will Weldon Roberson, Jean Michel Danquin e un’orchestra dal vivo di 12 elementi che esegue i 26 brani della colonna sonora. Una colonna sonora che comprende molti grandi successi degli anni ’60 riarrangiati per l’occasione da Marco Tiso che cura anche la direzione musicale.
Ho intervistato per Musica361 Amii Stewart e ho potuto chiacchierare con lei non solo dello spettacolo (uno spettacolo che, focalizzandosi su quattro momenti specifici della storia di un gruppo vocale “al femminile”, pur dando molto spazio all’intrattenimento, affronta comunque grazie alla musica grandi temi del decennio in cui è ambientato, come il razzismo e l’integrazione) ma anche del rapporto che lega musica e teatro attraverso l’ottica di un’Artista che è stata capace, nell’ambito della sua lunga e fortunata carriera, di muoversi agevolmente in entrambi i settori.