Intervista a Giada Agasucci: “Vi racconto la mia Itaca”

A tu per tu con l’interprete romana che fa ritorno sulla scena discografica con un nuovo singolo disponibile dal 13 aprile

Intervista a Giada Agasucci: "Vi racconto la mia Itaca"
Tempo di nuova musica per Giada Agasucci  – © Carlo William Rossi e Fabio Mureddu

Sono trascorsi quattro anni dalla conclusione della tredicesima edizione di “Amici” di Maria De Filippi, popolare talent show dal quale è emersa Giada Agasucci, artista classe 95′ che vanta partecipazioni a numerosi festival canori del nostro Paese, una lunga gavetta, la stima di diversi addetti ai lavori e l’affetto del pubblico che non le ha mai fatto mancare il proprio calore.

Ciao Giada, benvenuta su musica361. Partiamo da “La mia Itaca”, cosa rappresenta per te questo pezzo?
E’ un brano a cui tengo molto, racconta della mia crescita e della mia rinascita interiore. Più che l’amore nei confronti di qualcuno, in questo brano ho deciso di parlare dell’amore verso me stessa, paragonandomi ad Ulisse che per amore della sua terra e del suo popolo riesce a superare qualsiasi ostilità.

Ti sei trovata a tuo agio con questo tipo di sonorità per te nuove?
Pensavo di non trovarmi a mio agio, avevo un po’ di timore a dir la verità, ma subito dopo averla provata ho capito che quel tipo di tonalità era giusta per me. Sono sempre pronta a nuove sperimentazioni musicali.

Intervista a Giada Agasucci: "Vi racconto la mia Itaca" 1

Tra i brani inediti che hai cantato nel corso del tuo percorso, a quale ti senti maggiormente legata?
Sono molto legata a “Da capo” perché è stato il mio primo inedito in assoluto, al brano “Non lasciarmi andare” perché segna l’inizio della collaborazione con la Otto P Management, e chiaramente a “La mia Itaca”, perché come ho già detto rappresenta tutta la mia voglia di rinascita.

Tra le cover che hai interpretato, invece, ce n’è una in particolare che ti sei sentita cucita addosso?
Non ho dubbi: “Quando nasce un amore” di Anna Oxa e “Almeno tu nell’universo” di Mia Martini.

Se ti guardi indietro cosa vedi? Qual è il tuo personale bilancio della tua carriera fino ad oggi?
Domanda difficile, se guardo indietro vedo tante cose: dalle belle esperienze come Amici, ai tanti errori, alle “cadute”, alle persone sbagliate incontrate sulla mia strada. Un bilancio? Alla fine direi positivo, rifarei tutto quello che ho fatto, perché mi ha portato qui, oggi, ad essere la persona che sono.

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Nico Donvito
Nico Donvito
Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
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