Da autrice a cantautrice: “In foto vengo male” è il primo ep di Federica Abbate, raccolta di sei brani dedicati a chi si sente fuori posto.
Federica Abbate scrive canzoni di successo. Ricordiamo “L’amore eternit” interpretata da Fedez, il tormentone “Roma-Bangkok” cantata da Baby K e Giusy Ferreri, e poi ancora brani per Francesca Michielin, Alessandra Amoroso, Lorenzo Fragola, Emis Killa.
Poi però Federica ha scelto di cantare le cose che scrive, e a giudicare dai primi lusinghieri risultati ha fatto bene. Il primo singolo che ha inaugurato questo suo nuovo corso cantautorale è stato “Fiori sui balconi”, che ritroviamo nell’ep “In foto vengo male”, fresco di pubblicazione. Federica Abbate, talentuosa, intelligente, brillante, ci accompagna in un viaggio tra pop, elettronica e sonorità urban.
“In foto vengo male” contiene i singoli “Fiori sui balconi”, “A me ci pensi mai”, “Mi contraddico” e “Pensare troppo mi fa male” feat. Marracash e prodotta da Takagi & Ketra, e due brani inediti, “Due volte” e “Oggi è un bel giorno”.
“In foto vengo male”, racconta Federica Abbate, è il “Mio primo vero passo da cantautrice, una tappa di passaggio verso quello che spero di diventare, una prima parte di un seguito sui cui sto già lavorando (perchè scrivo sempre). In queste canzoni parlo di tutte quelle parti un po’ sbagliate di me in maniera onesta e viscerale, senza vergogna. Tutti cerchiamo di apparire leccati e perfetti nelle foto, invece io parlo in maniera sincera delle parti meno luminose che ho e che tutti abbiamo”. È un dato di fatto, “Tutti in foto veniamo male qualche volta. Io credo però che i difetti siano per noi quello che sono i superpoteri per i supereroi, se usati bene sono un’arma vincente. Se li nascondiamo diventano enormi, se li accettiamo sono nostri alleati”.
La differenza con i suoi lavori precedenti è proprio questa: “Scrivendo per altri non vai tanto nel personale, questa è la mia prima vera opportunità di parlare in maniera totalmente veritiera al pubblico. In queste canzoni non c’è separazione tra persona e autrice”.
Il featuring di Marracash nella riuscitissima “Pensare troppo mi fa male” non poteva mancare: “Io e Marra siamo due persone apparentemente molto diverse, invece abbiamo tanti punti in comune. Lui mi ha insegnato la lealtà a livello artistico, a essere coerente con quello che faccio, a non compiacere gli altri a tutti i costi, a non seguire le regole del mercato. Per anni invece io sono stata indirizzata proprio sul filone radiofonico, invece devo seguire il mio istinto. Questa cosa importante me l’ha insegnata Marra: le mode cambiano, ma quello che sei rimane. La nostra collaborazione nel mio ep chiude un cerchio perché lui è stato il primo che mi ha spronato a fare la cantautrice”.
E come autrice “Continuo e continuerò a scrivere per altri perchè è qualcosa che mi appartiene, se sono qui lo devo anche a questo. Adesso però la priorità è la carriera solista”.
Infine, un pensiero al recente Eurovision Song Contest: “Vedere Ermal Meta e Fabrizio Moro al quinto posto finale per me ha il significato di una rivalsa degli autori, di chi scrive le sue canzoni. Nonostante tutta la fatica fatta per ritagliarsi uno spazio gli sforzi vengono prima o poi ripagati. La gavetta ti rende autonomo, e certi risultati lo dimostrano”.
Federica Abbate sarà live, per la prima volta, il 25 maggio al Mi Ami Festival di Milano.