Il ritorno di Micaela nel panorama musicale italiano è avvenuto lo scorso 29 giugno con il singolo “3 volte niente”.
Sembra ormai lontano il Festival di Sanremo 2011, quando l’esordiente Micaela si esibiva nei Giovani con il brano “Fuoco e cenere”, che arrivò a un passo dalla vittoria, anticipata solo da Raphael Gualazzi. Anni trascorsi a sperimentare e a suonare dal vivo, che le hanno permesso di incontrare due big delle produzioni musicali internazionali: Fabrizio Sotti (che ha collaborato con Tupac, Calvin Harris, Jennifer Lopez, ecc.) e Luca Pretolesi (il quale può vantare altrettante partnership con nomi importanti quali Major Lazer, Bruno Mars, Jovanotti). L’estate duemiladiciotto firma il suo ritorno con il singolo “3 volte niente“, che anticipa un album in produzione.
È un atteso ritorno. Quanto ti senti cambiata artisticamente dal Festival di Sanremo 2011 ad oggi?
Molto. Ho iniziato a 17 anni, ora ne ho 25 quindi sono cresciuta sia a livello umano, sia artisticamente. In questi anni ho sperimentato tantissimo, dando tanta importanza ai live, ma non tralasciando la scrittura. Mi sento molto cambiata, anche se mi vedo sempre la stessa, con lo stesso sogno nel cassetto.
Il progetto che hai in mano sembra molto importante: come ti sei ritrovata in America a incidere?
Le mie origini sono americane, perciò sono sempre andata negli Stati Uniti. Il console di Miami mi invitò per una serie di eventi e da quello nacque un tour in tutta la costa est. Ho conosciuto una persona, un agente immobiliare, che è un amico in comune di Fabrizio Sotti e mi ha consigliato di incontrarlo. Da quando ci siamo conosciuti ho capito che ci fosse voglia di fare musica insieme. Fabrizio ha delle idee geniali, poi è apprezzato in tutto il mondo e, tra l’altro, sarà in Italia all’Umbria Jazz a luglio. Ha voluto lavorare subito a “3 volte niente”, l’ha stravolta in positivo. Mi piace tanto il risultato finale al quale ha lavorato anche Luca Pretolesi, un altro nome importante nel settore a livello mondiale.
Senti il peso delle aspettative?
Non tanto, perchè ho sempre fatto musica che mi piaceva a prescindere. Mi fa piacere che il pubblico possa apprezzare le mie canzoni. Poi la musica è personale.
Il tuo nuovo singolo si chiama “3 volte niente” ed è dedicato alle relazioni che finiscono. Pensi che sia quel classico sfogo che avviene dopo qualche giorno dalla fine di una relazione importante oppure, a tuo parere, ci sono storie che non lasciano niente?
La canzone è un sfogo per dire: “Mi sono accorta che non fossi la persona adatta a me. Questo amore forte, questo colpo di fulmine, mi ha cambiata, ma continuo ad andare avanti”. Questo è il messaggio che ho voluto mandare, anche diretto alle donne. Ogni giorno se ne sentono tante, bisogna capire subito se la persona che si ha accanto non è quella giusta, anche se lascerà un segno indelebile nella nostra vita.
Quali sono i tuoi ascolti attuali?
Ascolto di tutto. Mi piace molto la radio e assistere ai concerti. Ogni volta che ce n’è uno qui a Roma mi ci fiondo come se non ci fosse un domani. Ascolto anche trap, rap. Mi piacerebbe anche rappare, ma non è cosa mia (ride).
Quale è stato, allora, il tuo ultimo concerto?
Mi sono persa, purtroppo, i Pearl Jam, ma sono andata a Cremonini. Bellissimo.
Come vedi lo stato attuale della musica italiana, la quale ha avuto tante evoluzioni rispetto a quando hai iniziato il tuo percorso?
Quando ho fatto il Festival di Sanremo Facebook era usato pochissimo. Oggi è cambiato tutto. Si dice che la discografia sia stata rovinata, ma per l’artista è molto positivo avere un contatto diretto con il pubblico. Se io posto qualcosa su Facebook, YouTube o Instagram ho un riscontro attivo di ciò che ho prodotto.
Hai già vissuto da protagonista l’atmosfera del Festival, ma ti piacerebbe tornarci?
Certo, senza ombra di dubbio. Sto lavorando al mio album adesso, c’è in previsone l’uscita di qualcosa di nuovo. Il Festival di Sanremo è qualcosa che piace a tutti, non posso negare che tornerei volenteri. Poi “Ti lascio una canzone” (prima vera apparizione di Micaela) era proprio al Teatro Ariston, quindi per me sarebbe un ritorno a casa.