Ritorno al passato o …al futuro?
La forza del vinile sta nella riscoperta di un’esperienza di ascolto fisico, quasi rituale. Lo streaming digitale, oggi, ci ha abituati a una fruizione rapida e quasi continuativa della musica. Questo ha reso possibile l’accesso a un universo musicale enorme, ma non ha scalfito la necessità di momenti fisici, in cui vivere l’esperienza della musica nella sua completezza: estrarre il disco dalla copertina, appoggiare il vinile sul piatto, fare scendere la puntina e partire la magia. Ne abbiamo parlato con Valentina Bramati, Direttore Marketing e Vendite di De Agostini Publishing Italia.
Ci parli del concept della rivista? Chi è il vostro lettore tipo?
Abbiamo voluto realizzare un magazine che parlasse a un pubblico ampio, formato tanto dagli appassionati della prima ora, quanto dai nuovi curiosi. Quello del vinile è un fenomeno vivo e in costante aggiornamento. Per questo motivo abbiamo deciso di evitare in tutti i modi un approccio nostalgico, bensì di far parlare i protagonisti che hanno vissuto il disco nero e continuano a viverlo quotidianamente.
I migliore album da ascoltare, le copertine, le interviste, gli approfondimenti sulle novità del mercato, le grandi storie…
De Agostini Vinyl è una rivista di musica con il filtro del vinile.
Qual è stato il percorso che vi ha portati ad aprire Vinyl?
Il lancio del mensile è una tappa fondamentale del percorso che De Agostini sta portando avanti da anni in questo segmento. Dal 2011 a oggi abbiamo pubblicato più di 300 album e venduto 1,5 milioni di copie solo in Italia; 2,5 milioni in tutto il mondo. La crescita e la trasformazione di questo mercato e del nostro pubblico ci hanno portato un anno fa a lanciare una social community formata da appassionati attivissimi. I tempi ci sono sembrati maturi per questo nuovo passo che dà un’ulteriore voce al nostro mondo e consolida il nostro ruolo come punto di riferimento in questo mercato.
Che posto avrà il vinile nel futuro?
Sarebbe troppo ottimistico pensare che il vinile possa tornare ai fasti del suo periodo d’oro. Come dicevamo, i tempi permettono – e, forse, impongono – modalità di fruizione molto diverse per costi e accessibilità. Crediamo però che l’esigenza di ascolto esperienziale e qualitativamente più elevata sarà sempre viva tra gli appassionati e abbia il potenziale per espandersi ulteriormente.
L’Edicola è il nuovo negozio di dischi?
Crediamo molto nel nostro punto vendita, l’Edicola appunto, ma non credo che questo debba o possa sostituirsi ai negozi di dischi. Quello che possiamo fare è sostenere la diffusione e la disponibilità della musica di qualità, cercando di renderla il più possibile accessibile. Proprio questa accessibilità può essere la chiave per tenere vivo il consumo della musica “fisica”.
Anche per questo, sulle pagine della nostra rivista, daremo sempre spazio e visibilità ai Record Store che in Italia e nel mondo continuano a portare avanti questa filosofia.
Qual è il ruolo di De Agostini in questa operazione?
Anche in questa operazione De Agostini non tradisce la sua anima divulgativa, cercando di guidare il nostro pubblico alla scoperta – o alla riscoperta – della migliore musica e delle storie che compongono questo universo.
E il criterio con cui scegliete i contenuti?
I contenuti sono un mix di attualità e di storie. Si parla tanto di musica fisica, di copertine, di impianti, ma cerchiamo di approfondire lo spirito e i segreti degli album e degli artisti di cui parliamo. In più, in ogni numero, avremo interviste esclusive a cui teniamo molto e che testimoniano la vitalità del supporto vinile e la sua trasversalità tra generazioni e generi musicali diversi.
Com’è strutturata la vostra redazione?
La spina dorsale rimane il team di De Agostini Vinyl che da anni segue le collezioni di musica in vinile, oltre ai contenuti della community social. A questi si aggiungono, di volta in volta, i collaboratori che riteniamo più adatti.
Magazine cartaceo o anche online?
Al momento siamo concentrati sull’edizione cartacea, a brevissimo sarà disponibile il sito della rivista che non sarà una semplice trasposizione digitale degli stessi contenuti ma, anzi, andrà, ad integrare quelli della rivista. A tutto questo si aggiunge ovviamente la nostra community, di cui siamo molto fieri.
Che ruolo hanno le community nella vendita e diffusione dei vinili?
Le community sono un luogo perfetto per confrontarsi e informarsi, a maggior ragione per un pubblico, come quello dei vinilisti che è molto competente e curioso.
Quali gli obiettivi futuri per Vinyl?
Stiamo lavorando su nuove imperdibili collezioni per i prossimi mesi, alcune verranno svelate davvero tra pochissimo.