Il prato degli stadi è sempre più verde, con Laura Pausini e Biagio Antonacci, per la prima volta in tour insieme dal 26 giugno
25 anni di amicizia; nel 2000 la prima collaborazione artistica, con “Tra te e il mare”; 18 anni dopo l’idea di un tour insieme, che arriverà nel 2019. Laura Pausini e Biagio Antonacci canteranno sui palchi più grandi che possiamo pensare, quelli degli stadi. La prima data sarà il 26 giugno allo Stadio San Nicola di Bari.
Gli appuntamenti live saranno 10 e la scaletta (per ora in via di definizione) prevede i rispettivi grandi successi, i brani più recenti compreso il loro recente singolo insieme, “Il coraggio di andare”, e, assicurano Laura e Biagio, la loro presenza contemporanea sul palco.
Ferdinando Salzano di Friends & Partners (che organizza il tour) ha presentato le date negli stadi come “Un’avventura unica. Lavoro con Biagio da 14 anni, con Laura da 10, e per me è un onore essere con loro in questo progetto”.
Laura Pausini e Biagio Antonacci negli stadi: l’idea da un messaggio, arrivato al momento giusto
Ma com’è nato questo progetto? Con Laura Pausini e Biagio Antonacci che non riescono a organizzarsi, a causa dei rispettivi impegni. “Mando da anni a Laura messaggini in cui le chiedo “Facciamo un tour insieme?”. E lei risponde a orari assurdi – perché è sempre impegnata dall’altra parte del mondo – “Sono stanca”. La posso capire, anche io sono stanco anche se giro solo in Italia. Soprattutto ero stanco di pensare a cosa fare domani per andare avanti nella musica, che potesse stimolare la nostra parte creativa. Poi lei una mattina mi scrive solo “Sì, facciamo insieme la tournée negli stadi”.
E non è finita qui, perché Laura Pausini gli scrive anche: “Vieni da me a Roma a fare la foto per il tour”. Però Laura ci tiene a spiegare meglio: “Nel 2019 volevo vivere normalmente per scrivere le nuove canzoni, non volevo fare una cosa così grande come un tour negli stadi. L’idea di Biagio mi è capitata davanti un giorno in cui mi sentivo giù. Quello di “Il coraggio di andare” è un messaggio che serve anche a me… E intanto Biagio mi diceva “Stiamo solo un po’ assieme. Cantiamo”. Ecco perché adesso siamo qui”.
Altri dettagli arrivano da Antonacci: “Quando mi ha detto di raggiungerla per fare la foto, mi ha solo chiesto di portate un vestito elegante, e ha aggiunto: “Ho delle transenne a casa”. Servivano, dato che la foto sarebbe stata per dei concerti”. “Ma sì”, svela Laura, “Le avevo affittate. Mi sono vestita di lustrini e ho chiamato un grande fotografo, Cosimo Buccolieri, e abbiamo fatto. Ferdinando (Salzano, nda) non sapeva ancora niente”. Tanto che quando finalmente gli arriva la proposta Antonacci-Pausini, chiede in quale anno fosse previsto il tour.
Questi i retroscena, raccontati dalla voce dei protagonisti. Ma cosa vedremo in questo tour?
“Lo stadio che vedete in alcune delle foto è la rappresentazione di quello che faremo, cioè il sudore, la parte rock che non vi aspettate, le nostre ballad e la nostra italianità. La scaletta non l’abbiamo ancora fatta, io però ho messo in lista 36 canzoni di Biagio, anche quelle meno note: le vorrei cantare tutte”, precisa Laura Pausini.
Spetta ad Antonacci esprimere il senso vero di questo tour: “Non avevamo bisogno di questi concerti per confermare qualcosa, lei è una stella (Laura si schermisce, nda), però vogliamo restituire alla gente quello che ci ha dato in questi anni. È la prima volta che in Italia un uomo e una donna fanno un tour insieme negli stadi, ma dietro questa nostra iniziativa non c’è stato nessun ragionamento di marketing”.
Infine, svelano qualche piccolo particolare su cosa vedremo in questi concerti: “Ci saranno alcune ‘canzoni nascoste’, quelle magari meno note, dei momenti in cui canteremo insieme, magari scambiandoci i successi uno dell’altra. Staremo sul palco sempre insieme, perché abbiamo tante canzoni, il palco sarà grandissimo ed è giusto così”.
Su una possibile loro esibizione come ospiti al prossimo Festival di Sanremo, è Biagio a rispondere: “Siamo in ritardo per produrre uno spettacolo impegnativo come quello negli stadi. Al momento non pensiamo ad altro”.