Reduce dal successo di “Cherofobia”, la giovanissima artista romana è pronta a debuttare con il suo spettacolo dal vivo
Partirà il prossimo 4 maggio dall’Auditorium Parco della Musica di Roma il “Cherofobia Tour”, di Martina Attili, show che andrà in scena anche il 9 maggio al Teatro Concordia di Torino e il 13 maggio al Teatro dal Verme di Milano.
Che spettacolo hai in serbo?
Il live avrà due anime, una piano-voce e l’altra più dinamica con un corpo di ballo guidato dal coreografo Patrizio Ratto, ci sarà spazio sia per le canzoni del mio primo EP che per diverse cover.
Come descriveresti l’esperienza di X Factor?
Una bella panoramica che mi ha aperto gli occhi su quelle che sono le caratteristiche di questo mestiere, i pro e i contro che caratterizzano la vita di chi canta.
Quale insegnamento ti ha lasciato Manuel Agnelli?
Di restare me stessa, mi diceva sempre di non perdere la follia che mi contraddistingue, di questo consiglio ne farò sempre tesoro.
Come ti spieghi il successo di “Cherfobia”?
A parte l’inciso molto orecchiabile e la verità espressa attraverso il testo, credo che abbia contribuito molto il titolo, un termine che ha incuriosito le persone fino a diventare una delle parole più ricercate sul web in tutto il 2018. Se il brano si fosse chiamato in un altro modo non avrebbe avuto lo stesso riscontro.
Sogni nel cassetto per il futuro?
Non ho mai nascosto il mio desiderio di partecipare a Sanremo, sono molto determinata e lavorerò sodo per riuscire un giorno a calcare il palco dell’Ariston.
Hai seguito l’ultima edizione del Festival?
Si, mi è piaciuta parecchio. Ho tifato per Simone Cristicchi, sul podio avrei visto bene anche Loredana Bertè e Irama.
Se ti guardi allo specchio, oggi, quale immagine vedi?
Una ragazza propositiva che ha imparato a convivere con se stessa, che ha fatto pace con i propri difetti e che, piuttosto che lamentarsi, si sforza di fare il possibile per migliorarli e migliorarsi.