La giovane cantautrice toscana raccoglie il meglio della musica al femminile nell’album “Le favorite”
Gianna Nannini, Nada, Carmen Consoli e Arisa, queste le artiste scelte da Giulia Mutti per il primo volume de “Le favorite, Vol 1“, progetto che arriva a pochi mesi dalla sua partecipazione a Sanremo Giovani.
Il titolo si ispira al film “La favorita”, cosa ti ha colpito di questa storia?
Pur essendo ambientata nel ‘700, la pellicola racconta ruoli e giochi di potere molto attuali, ho riscontrato parecchie analogie con il mondo di oggi. La trama ruota attorno alle protagoniste femminili, gli uomini sono quasi completamente assenti, relegati quasi a fare le comparse, questo mi è piaciuto molto (sorride, ndr).
Nell’EP è presente l’inedito “Acciaio”, nato in un periodo di sofferenza. È una regola oppure le canzoni possono arrivare anche in momenti di felicità?
Non credo che ci siano situazioni emotivamente più proficue per comporre musica, l’ispirazione può arrivare con qualsiasi stato d’animo, molto dipende dal tipo di messaggio che si vuole lanciare. Essendo una cantautrice, ogni istante della mia vita influenza le cose che scrivo, sia direttamente che attraverso quello che mi capita intorno.
Cosa ti ha spinto a metterti in gioco anche come interprete?
Il coraggio di mostrare un lato diverso di me. Le cover rappresentano sempre un rischio, perché devi riuscire a rispettare le versioni originali pur aggiungendo qualcosa di nuovo. Il paragone c’è sempre, soprattutto quando si parla di artiste dotate di qualità vocali così particolari, per cui il confronto è inevitabile.
Cosa accomuna le artiste che hai voluto omaggiare?
Il fatto che siano tutte donne lungimiranti, da cui ho attinto per migliorarmi e per scoprire mondi differenti dal mio. Si tratta di realtà diverse l’una dall’altra, trovo che il fil rouge che accomuna queste straordinarie cantautrici sia la coerenza, ciascuna è riuscita a restare fedele al proprio stile e alla sua inconfondibile timbrica.