Il 31 maggio atterrerà nel mondo della musica “Soyuz 10”, il nuovo album di inediti di Mario Venuti.
Sono passati due anni dal precedente “Motore di vita” e di Mario Venuti ritroviamo la voce affascinante e una certa eleganza innata, che ha declinato in diverse variabili musicali nel corso della sua carriera.
Venuti ha scelto di presentare come primo singolo “Il pubblico sei tu”, scritta con Kaballà, Seba e Chiaravalli, azzeccato biglietto da visita di “Soyuz 10”: non ci sono suggestioni legate all’uomo nello spazio (la Soyuz 10 fu una missione non del tutto riuscita) ma alla marca di un microfono. Mi spiega Mario, e poi lo ribadirà durante la conferenza stampa, che ha voluto “Sfuggire alla pigrizia che spinge a cercare nelle canzoni il titolo dell’album, cosa naturale e che anche io ho fatto. Avevo una serie di microfoni davanti, per scegliere quello più adatto al mio timbro. Ho optato per il microfono russo Soyuz e ci ho unito il numero 10 perché questo è il mio decimo album”.
Mario Venuti: guarda il video di “Il pubblico sei tu”
Però qualche suggestione ulteriore c’era: “Cantando ho pensato che il microfono portasse la mia voce nell’universo, creando un’immagine bizzarra e poetica. In russo soyuz significa incontro. La maggior parte delle canzoni del disco parlano d’amore e il tema dell’incontro e del relazionarsi ho pensato fosse inerente al contenuto dei brani. Non c’entra niente la missione spaziale”.
Per quanto riguarda i testi, “Molte canzoni sono d’amore o girano attorno al cuore, che spesso viene trascurato a favore della razionalità. Gli umani però hanno bisogno del cuore”. C’è tanto sentimento, dunque, “Ma credo sia giusto rapportare tutto all’oggi”.
Dal 3 al 17 giugno il disco verrà presentato con un instore tour impreziosito da mini live acustici, per il tour bisognerà aspettare “Probabilmente l’autunno. Per l’estate siamo aperti a possibilità che possono venire dalle programmazioni estive”.
[Nel disco compare il brano “Ciao cuore”: “È stata una coincidenza che Riccardo Sinigallia abbia composto una canzone e un album con lo stesso titolo, quando l’ha pubblicato la mia era già scritta. Cambiarla avrebbe significato snaturarla”].