40 anni ci lasciava Demetrio Stratos, una delle voci che ha segnato la storia della musica italiana.
Solo un nome? Ecco un libro per (ri)scoprire chi è stato.
Da qualche giorno è caduta la ricorrenza del quarantennale della morte di Demetrio Stratos.
Un artista straordinario, tristemente legato all’epocale concerto-omaggio presso l’Arena Civica di Milano il 13 giugno 1979, divenuto tributo emblematico della storia della musica italiana.
Fu organizzato per raccogliere fondi al fine di curare la malattia del giovane cantante, poi mancato il giorno prima della data prevista per il concerto.
A 40 anni di distanza Demetrio Stratos – al quale è stata persino dedicata una via a Milano due anni fa – resta un nome simbolo di un’era e di una generazione musicale.
Per quelle più recenti, che invece volessero scoprire perché Stratos ancora oggi sia considerato una personalità tanto importante, dal beat al progressive, è consigliabile invece il nuovo voluminoso libro: Demetrio Stratos. Dal beat dei Ribelli al progressive rock degli Area. Un omaggio per i 40 anni dalla sua scomparsa (1979-2019).
In queste pagine troverete interviste, articoli, fotografie inedite, registrazioni, materiali promozionali e pubblicitari, gadget e memorabilia dagli inizi nel 1966 al capitolo prog, passando per i suoi originali studi sull’uso della voce, per ricostruire il significativo contributo dell’artista greco. Compresa un’interessante appendice sull’attività degli Area, dal suo abbandono fino al 1983.
E poi ancora curiosità su concerti, incisioni di dischi, festival pop e avvenimenti divenuti leggendari.
Per riscoprire questa figura culto degli amanti del prog italiano, che qui potranno rintracciare altri elementi, così come potranno amarlo nuovi appassionati.
Il ritratto di una delle voci più “fuori dal coro” della nostra storia musicale, simpatizzante degli ultimi e capace di portare l’orizzonte della sperimentazione vocale più avanti di qualunque altro.