Lucien Moreau è un conceptual artist, un musicista e uno scrittore, soprattutto è un sognatore. “Modular” è il suo ultimo progetto musicale, sperimentale e dal sapore cinematografico
Lucien Moreau è un artista concettuale, definizione che mette paletti sufficientemente larghi per la sua personalità poliedrica. È un creative designer che si è occupato di prodotti innovativi, aziende non convenzionali e progetti culturali un po’ di in tutto il mondo, da Bangkok a Montreal.
L’ultimo progetto musicale di Lucien Moreau è “Modular”, un concept album sperimentale, che esplora la musica elettronica e l’ambient, talora di carattere astratto, talora classico contemporaneo. Spiega Lucien: “Da piccolo ho studiato musica classica, cominciando con pianoforte e violoncello, poi sono passato alla musica elettronica. A un certo punto ho incrociato forme artistiche diverse, trovando ispirazione nelle connessioni tra le cose”.
Musica “modulare”
Quello che propone Lucien Moreau al primo impatto non risulta facile: “Allargando gli orizzonti si arriva al concettuale, quindi al concetto che si nasconde dietro le cose. Ho pensato spesso al problema della complessità, però ho scelto di non porre un freno alla mia ispirazione. Nei miei dischi si trovano elementi più complicati e altri più semplici. Le cose più complesse le ho usate per installazioni, colonne sonore, videogiochi. Ho lavorato molto con la danza contemporanea”.
Quanto al titolo “Modular”, sembra rimandare al design e all’arredamento: “Ho studiato architettura e questa passione mi è rimasta. La musica può essere costruita sottoforma di modulo, può essere assemblata, è allo stesso tempo forma (estetica e contenuto) e funzione (deve cercare di trasmetterti qualche cosa)”.
Per chi volesse scoprire dal vivo il mondo musicale di Lucien Moreau, l’occasione arriverà presto: “Sto organizzando dei live, a Milano, per questo autunno”.