Protagonisti in secondo piano, spazio agli operatori dello spettacolo

Parte la rubrica dedicata ai lavoratori di un settore profondamente gravato dalla pandemia. Le storie professionali di autentici protagonisti troppo spesso messi in secondo piano

Protagonisti in secondo piano, spazio agli operatori dello spettacolo
A partire dal 10 dicembre, racconteremo le storie professionali di dieci lavoratori del mondo dello spettacolo

Ci sono mansioni che non si possono svolgere in smart working, intere categorie di lavoratori costrette a star ferme, da mesi. Non è la trama di un film di Steven Spielberg, bensì quello che sta accadendo ed è sotto gli occhi di tutti a causa del Covid.

Tra le varie criticità e le numerose difficoltà, c’è un settore particolarmente gravato dalla pandemia, composto da oltre 570.000 operatori specializzati del mondo dello spettacolo. Tecnici, macchinisti, fonici e un sacco di altre figure professionali, impossibilitate a svolgere il proprio ruolo nella grande macchina organizzativa dell’intrattenimento.

Artigiani in continua evoluzione che si sono sempre rimboccati le maniche, forse, senza ricevere i dovuti riconoscimenti. Fabbricanti di emozioni a cui abbiamo chiesto di raccontare le proprie storie professionali, per comprendere al meglio le problematiche direttamente dalla loro voce. Senza filtri, senza strumentalizzazioni.

Spesso si tende a parlare dei lavoratori dello spettacolo in terza persona, come se fossero entità astratte. Si mobilitano associazioni e si spendono pareri autorevoli, ma senza ascoltare la testimonianza diretta di chi vive questa frustrazione sulla propria pelle. Una serie di mancanze e di tutele in realtà antecedenti a questo periodo storico, su cui è arrivato il momento di porre l’accento.

Protagonisti in secondo piano, così potremo definirli, lavoratori che con la loro professionalità educano la nostra fantasia, contribuendo a farci svagare, riflettere, sorridere e commuovere, in una sola parola: sognare. In secondo piano, sì, perchè non sono particolarmente avvezzi a mettersi in mostra, non soffrono di esibizionismo. Sono soliti svolgere la propria funzione in maniera defilata dietro le quinte, ma non per questo non esistono o non necessitano meritato plauso e del dovuto sostegno.

A partire dal 10 dicembre, per dieci giovedì consecutivi, dedicheremo questo spazio alle loro storie, al loro percorso di crescita professionale, raccontando in cosa consiste dettagliatamente il loro lavoro, parlando di come riescono a reinventarsi in un momento particolare come questo.

Un settore complesso, in continuo movimento, composto da persone con competenze ed esigenze differenti. Abbiamo deciso di addentrarci in questo mondo con passione e riconoscenza, con la dovuta delicatezza, immedesimandoci in un vissuto e in una situazione che ci riguarda tutti… perchè la vita è un grande spettacolo e ciascun ruolo va tutelato.

Appuntamento a giovedì 10 dicembre su Musica361!

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Nico Donvito
Nico Donvito
Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
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