Puntuale, fantasioso, sicuro: il Direttore d’Orchestra regala sacralità alla melodia e sarà la figura protagonista della nuova rubrica “Musica Maestro”
Dal 10 maggio la nuova rubrica “Musica Maestro”
“Musica Maestro!”. Il pubblico attento resta in ascolto prima di potere applaudire, i musicisti partono a suonare. Tutti osservano i gesti della figura al centro della scena: il Direttore d’Orchestra.
È lui, con i suoi gesti, a disegnare l’andamento melodico ricordando le sfumature messe a fuoco durante le prove. Mette così la propria impronta sull’arrangiamento orchestrale e ne determina l’esecuzione.
Spesso con una bacchetta in mano, a volte servendosi di piccoli movimenti delle dita.
Il Direttore d’Orchestra svolge una delle attività più affascinanti, misteriose e ammirate sin da quando siamo piccoli.
Lo vediamo concentrato, ispirato: è vera e propria parte integrante della musica che sta dirigendo e in cui è visibilmente immerso.
Quei gesti che compie potrebbero apparire superflui e invece descrivono tutta la sua capacità di sintesi e organizzazione, facendosi capire e riconoscere dai suoi musicisti.
Infonde sicurezza, precisione, puntualità: dà l’impressione di essere infallibile in quel dialogo quasi intimo, ma reso pubblico, con l’orchestra. Anche quando si suona il pop, lui garantisce una certa sacralità all’evento.
Da sempre è presentato con una impostazione scenica impeccabile: “Dirige l’Orchestra il Maestro…” ci basta a comprendere l’altisonanza della situazione, dal Festival di Sanremo alle cerimonie ufficiali.
Quella dell’orchestra è una delle più significative metafore della vita.
I solisti, che già esprimono il loro talento individualmente, si uniscono per fare esplodere le proprie capacità tutti insieme. A guidarli, scavando nei dettagli e trovandone particolarità inedite, una figura esterna è coinvolta al tempo stesso. Il Direttore d’Orchestra lavora scorporandosi in due parti: il cuore al centro dell’orchestra e l’occhio attento sul podio, sul ciglio del cosiddetto golfo mistico.
Perché il Direttore d’Orchestra stringe la mano al primo violino? Parleremo anche di questo in “Musica Maestro” da lunedì 10 maggio
Ma quali sono i segreti di questo affascinante mondo? Come nasce l’orchestrazione di un pezzo prima che il presentatore annunci con enfasi “Musica Maestro!”?
Lo scopriremo a partire dal 10 maggio su Musica361, con la nostra nuova rubrica “Musica Maestro”.
Dieci straordinari Direttori d’orchestra, storici ed emergenti, ogni lunedì si racconteranno e ci riveleranno il loro rapporto con le sette note, i musicisti e il pubblico. Perché, sebbene siano al centro del palcoscenico, i Direttori d’orchestra restano sempre nell’ombra dando spazio alla musica che loro stessi incarnano, ma di loro sappiamo pochissimo.
Musica Maestro sarà l’occasione per conoscere lati inediti e suggestivi di questo mestiere, che mai come ora ci ricorda che, insieme, siamo più forti e possiamo davvero dare del nostro meglio. Un esempio per tutti dall’alto della sua autorevolezza.
Il Direttore d’Orchestra è da sempre quello che detta tempi e regole, infondendo professionalità e passione con la sua fantasia. E, in un’epoca in cui in tanti amano celebrarsi con titoli autoproclamati, è l’unico che davvero può ancora vantare di essere, umilmente, Maestro. Scusate se è poco…
Massimiliano Beneggi, laureato in filosofia con una tesi sulla comicitá contemporanea riletta attraverso Bergson e Freud, è appassionato di musica e teatro. Racconta con rigore aneddotico la storia del Festival di Sanremo e della musica italiana, suggerendo ogni volta spunti filosofici e inediti.