Molla e l’importanza di sentirsi “Giovani dentro”

Quattro chiacchiere con il cantautore barese, in uscita con il suo nuovo album intitolato “Giovani dentro

Molla

Tempo di nuova musica per Luca Giura, in arte Molla, cantautore e polistrumentista che abbiamo avuto modo di incontrare in occasione dell’uscita di Giovani dentro, album pubblicato lo scorso 9 giugno da INRI, anticipato dai singoli “2 accordi” e “Goodbye my love”. Approfondiamo la sua conoscenza.

Quali elementi e quali caratteristiche ti rendono orgoglioso di “Giovani dentro”?

Mi rendono molto orgoglioso i featuring, l‘aver avuto all’interno del disco gente che stimo e la totale libertà di aver preso tutte le scelte senza blocchi o forzature da parte di nessuno. Sono molto orgoglioso del lavoro che vedo e che sento.

Quali skills pensi di aver acquisito rispetto ai tuoi precedenti lavori?

Collaborazione, consapevolezza, pazienza, zero aspettativa e tanta felicità. 

Credi con questo disco di essere riuscito a raggiungere il giusto equilibrio tra chi sei e chi vorresti essere?

Sì, credo di esserci riuscito, c’è tanto di me dentro. In realtà per descrivere davvero Molla servirebbe un DVD dove mi si vede dal vivo mentre canto i pezzi, cosi davvero arriverei al 100%. Ora che ci penso mi sembra un’ottima idea, lo farò per il prossimo disco!

Quali valori aggiunti hanno dato al disco le collaborazioni con Erica Mou, Renzo Rubino e Zibba? Come ti sei trovato a lavorare con loro?

Mi sono trovato benissimo, credo di poterlo dire ormai, c’è un rapporto di amicizia e quindi ho lavorato molto bene con tutti loro, con alcuni a distanza con altri in maniera più presente. Ognuno di loro secondo me ha dato la LODE al brano, quindi mi sono laureato con un gran punteggio.

Ti senti rappresentato dall’attuale mercato e da ciò che si sente oggi in giro?

Mi sento di far parte di un suono e di un momento musicale Unico, credo che stiamo vivendo una rivoluzione che non so dove ci porterà, ma attualmente ognuno può avere la propria fetta di torta, anche i piccoli artisti e le piccole etichette possono viaggiare in prima. Oggi si sentono tante cose e tanti generi, ma non mi sento assolutamente fuori posto.

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Nico Donvito
Nico Donvito
Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
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