Fulvio Effe: “Boh? Certe domande non trovano mai risposta”

Intervista al cantautore Fulvio Effe, in uscita con il suo nuovo singolo dal titolo “Boh”

Fulvio Effe

Si intitola semplicemente “Boh” il nuovo inedito di Fulvio Zangirolami, alias Fulvio Effe, ispirato tassello della sua saga discografica, che segue i rilasci dei precedenti singoli: L’istante di un brividoAncora, Bla bla bla e Splendido. Il brano, dalle spiccate sonorità estive, riflette con autoironia su diversi aspetti della vita, domande a cui non sappiamo rispondere.

Quali pensieri e quali stati d’animo ti hanno ispirato durante la fase di scrittura di questo pezzo?

La consapevolezza, crescente e costante, che NULLA è per sempre, che le persone cambiano, le situazioni cambiano, e che anche se cerchiamo IN TUTTI I MODI, quasi compulsivamente, di trovare a tutti i costi le risposte a certe domande… certe domande non trovano mai risposta e quindi… BOH.

Com’è nata l’idea della citazione finale di una frase cult di “Tanti auguri” di Raffaella Carrà?

È una frase che ho sempre amato, in realtà non era presente nella stesura iniziale del testo ma, caso vuole, che proprio il giorno fissato per le registrazioni della voce arriva la triste notizia della morte di Raffaella, allora in quel momento decisi di chiudere il brano con questo “piccolo omaggio” che credo si sposi bene con il significato della canzone in quanto invita SEMPRE E COMUNQUE ad andare avanti soffermandosi poco su quel che è stato ma molto di più su quel che è e sarà.

Quanto conta l’autoironia nella vita e nella musica?

È fondamentale, il mondo credo abbia bisogno più che mai di persone allegre, positive e ironiche, c’è tanto nervosismo in giro, soprattutto a causa del periodo di incertezza che noi tutti stiamo vivendo, ed è per questo che, quando posso, cerco sempre la “leggerezza” delle cose, è dura eh! Ma bisogna quantomeno provarci.

Qual è l’aspetto che più ti affascina nella fase di composizione di una canzone?

L’idea creativa iniziale, è sempre quello il fulcro di ogni canzone, potresti stare 8 ore davanti ad un pianoforte senza riuscire a tirar fuori nulla… oppure può venirti in mente una melodia pazzesca mentre stai tornando da chissà quale concerto alle tre del mattino… è il lato misterioso e affascinante della creatività che arriva senza bussare, mai.

A cosa si deve la scelta del tuo nome d’arte?

Vorrei raccontarti chissà quale aneddoto curioso ma la realtà nuda e cruda è che il mio cognome (seppur veneto) sia assolutamente impossibile da imparare al primo colpo (Zangirolami) e allora ho cercato qualcosa di più immediato e visto che il mio nome di battesimo inizia con la lettera F ho pensato di creare un “cognome” scrivendola per esteso, EFFE appunto, che fantasia eh?

Come valuti il livello generale delle proposte musicali di questa estate?

Più alto di altre estati, ci siamo un po’ scrollati di dosso il Reaggeton, ho sentito molti artisti tornare al caro vecchio POP, ho sentito cose davvero molto interessanti.

Cosa ti piacerebbe riuscire a trasmettere a chi ascolterà la tua “Boh”?

Spensieratezza ed ottimismo, nulla di più.

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Nico Donvito
Nico Donvito
Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
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