Musica a Teatro: Paolo Camilli

Paolo Camilli “qualsiasi tipo di musica mi suscita un’emozione”

Musica a Teatro: Paolo Camilli - Dora Asmr
Musica a Teatro:Paolo Camilli – Dora Asmr Mi piace rompere stereotipi ed etichette, come ad esempio succede con personaggi come Dora Asmr, personaggio gender fluid, amato anche da bambinæ

Attore, autore, creator. Ha studiato e lavorato, fra gli altri, con Luigi Maria Musati, Luca Ronconi, Giancarlo Sepe, alternando alla prosa l’improvvisazione teatrale.

Ha partecipato a due edizioni del Festival dei Due Mondi di Spoleto con “The Dubliners part.1” e “The Dubliners part.2” per la regia di G. Sepe. Nel 2017 ha debuttato come autore e regista con lo spettacolo “Per colpa di un coniglio”.

Miglior attore al Festival InDivenire di Roma nel 2018 con “Crave” di Sarah Kane, ha recitato, tra l’altro, in “Così è se vi pare” di Pirandello, “Improvvisamente l’estate scorsa” e “Zoo di vetro” di Tennessee Williams, “Riccardo secondo” di Shakespeare e “Medea” di Euripide.

In TV entra a far parte del cast della trasmissione “La TV delle ragazze” e in seguito nel nuovo programma “Stati Generali” condotti da Serena Dandini, su Rai3, ed è subito gran successo popolare.

Attivissimo sul web, dove propone e sviluppa contenuti surreali, coloratissimi, irriverenti e divertenti, collabora anche come autore, talent e content creator con importanti nomi come Trash Italiano, l’Euro Song Contest e “OltreSanremo”, il format web per il Festival targato TIM.

Oggi vuole continuare a fare TV, cinema, facendo ridere ma anche riflettere.

Per il futuro desidera avere anche la possibilità e i mezzi per riconoscere e aiutare i futuri giovani artisti indipendenti.

Che musica ti piace ascoltare nel privato?

Ascolto davvero di tutto: musica pop, trap, classica… è sempre la melodia che mi cattura nei primi secondi. Solo in un secondo momento inizio ad ascoltare il testo.

Qualcosa che ti rilassa particolarmente o al contrario ti mette energia?

In realtà per rilassarmi metto playlist tipo “frequenza 432hz”, “suoni dell’universo”, perché qualsiasi altro tipo di musica mi suscita un’emozione. Adoro le canzoni che mi mettono la carica, in questo le hit estive sono sempre le migliori!

A distanza di qualche anno “Felicità puttana” resta la mia preferita, ma anche Work B*tch di Britney Spears, soprattutto se voglio allenarmi e non ne ho minimamente voglia.

Musica a Teatro: Musica a Teatro: Paolo Camilli - Le primissime figure per me ispiratrici sono state Anna Marchesini con il trio, e Britney Spears
Musica a Teatro: Paolo Camilli – Le primissime figure per me ispiratrici sono state Anna Marchesini con il trio, e Britney Spears (Foto © Corrado Murlo)

Quand’era piccolo, Paolo con cosa amava giocare? 

In casa sono l’ultimo arrivato, tra me e le mie sorelle ci sono molti anni di differenza e ho vissuto un’infanzia molto solitaria. La mia fortuna è stata crescere in campagna, perché ogni giorno trovavo sempre qualcosa da fare, scoprire o inventare. Inoltre, ho avuto come vicino un coetaneo con cui ho condiviso moltissime delle mie giornate.

Avevi degli attori/ attrici, o cantanti a cui ti ispiravi?

Da piccolo assorbivo tutto come una spugna, qualsiasi cosa guardavo o ascoltavo, se mi piaceva, la assimilavo e, come in un processo di fotosintesi clorofilliana, ne tiravo fuori una mia reinterpretazione che portavo nei miei giochi.

Le primissime figure per me ispiratrici sono state Anna Marchesini con il trio, e Britney Spears.

Adesso hai dei punti di riferimento?

Ho tanti punti di riferimento. Degli altri attori o attrici non guardo i punti deboli, ma i punti forza, o almeno quelli che per me lo sono, e cerco di capire se anche io ho o posso avere quella qualità. Non è semplice perché se sei una persona insicura, e io lo sono stato e un po’ ancora lo sono, ti metti perennemente in discussione e ti senti sempre non all’altezza, ma col tempo capisci che osservare e riconoscere le qualità degli altri ti fa crescere, mentre criticare e sottolineare i punti deboli ti blocca solo nella tua fortezza di insicurezze che ti sei costruito.

Hai fatto l’attore in importanti allestimenti di teatro classico, quando è arrivata la svolta verso il tipo di teatro/ intrattenimento che fai ora? 

In realtà ho sempre alternato al teatro di prosa e drammatico anche un teatro comico. Ho iniziato lavorando anche nel campo dell’improvvisazione teatrale e questo mi ha permesso sempre di non trascurare mai il mio lato più ironico.

Com’è nata l’idea dell’etero frustrato che ti ha dato tanta visibilità in tv? 

“La dura vita del maschio Alfa” è stata un’idea nata insieme a Serena Dandini, Valentina Amurri e Linda Brunetta. Stava per tornare “La TV delle ragazze”, loro avevano visto i miei video e mi volevano nel programma e si pensava a come inserire una figura maschile in un programma storicamente conosciuto come solo al femminile. Così è uscito fuori il tema del “Maschio Alfa” e della mia esigenza di voler rompere degli stereotipi ed è nato la miniserie!

Ti piace giocare molto col travestimento e sull’ambiguità, c’è un personaggio in particolare che ami proporre più degli altri?

Più che un gioco la mia è un’esigenza di far vivere un personaggio e renderlo credibile. Mi piace quando questo rompe stereotipi ed etichette, come ad esempio succede con personaggi come Dora Asmr, personaggio gender fluid, amato anche da bambinæ

Musica a Teatro: foto Corrado Murlo
Musica a Teatro: Paolo Camilli Da piccolo assorbivo tutto come una spugna, qualsiasi cosa guardavo o ascoltavo, se mi piaceva, la assimilavo e ne tiravo fuori una mia reinterpretazione che portavo nei miei giochi (Foto © Corrado Murlo)

I tuoi video veloci in cui anche canti sembrano estemporanei; invece, credo ci sia molto lavoro di preparazione.  Come procedi? Prima l’idea, poi la stesura del testo…o visualizzi tutto insieme, travestimenti compresi? 

In realtà moltissimi sono estemporanei. Mi viene l’idea, vedo quello che ho a casa, se serve qualche props particolare corro a prenderlo e via, si gira, si monta e si carica!

Pensi che il divertimento e lo sfottò siano le chiavi giuste per arrivare a cambiare quelle cose che ancora non vanno nella nostra società?

L’ironia e la comicità, se usate con intelligenza, possono aiutare a far aprire gli occhi su tematiche anche estremamente serie, perché creano un clima disteso e gioioso nel quale puoi veicolare messaggi importanti che si sedimentano nell’animo di chi ascolta.

Progetti futuri?

No spoiler! 😉

Potete seguirlo su: www.paolocamilli.it

 

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Sergio Scorzillo
Sergio Scorzillo
Autore, attore, regista, formatore. Teatro e Musica sono state da sempre le sue grandi passioni e non solo. Il palcoscenico è il luogo in cui riesco a vincere le mie fragilità, a comunicare e a sentirmi utile e vivo
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