Arrangiamenti nuovi su canzoni vecchie: come funzionano i diritti?
Gli arrangiamenti musicali rappresentano la chiave di interpretabilitá di un brano. Non ci sono solo i testi e le note a costituire l’anima di una canzone: chiunque fruisca musica sa che il colore con cui vengono presentate, fa cambiare il nostro stesso ascolto.
Gli arrangiamenti sono come abiti da indossare e, naturalmente, più sono eleganti e più restano nella storia.
Così in qualche caso nessuno oserà più toccarli e modificarli.
Ma se, invece, si decidesse di rinnovare un prodotto già esistente? Come funziona la spartizione dei diritti d’autore? È questo il tema di oggi della nostra rubrica LegalPop.
A rispondere alla domanda di Luigi è l’Avvocato Renato Moraschi. Se anche tu hai una domanda da sottoporre in materia di legalità e musica, scrivici a redazione@musica361.it. In fondo alla pagina, come sempre la nostra traduzione della risposta dal linguaggio Legal a quello Pop.
Recentemente ho sentito un vecchio brano pop eseguito per la prima volta da un’orchestra in un evento pubblico. Il Maestro d’orchestra ha arrangiato la canzone in modo diversa dal solito.
Mi sono chiesto, i diritti SIAE che avranno dovuto pagare per la serata, non comprendono anche gli arrangiamenti vecchi? Un direttore, se è anche un arrangiatore, non ha alcun diritto sulla sua nuova esecuzione?
Luigi (Matera)
Risponde l’Avvocato.
Tutti gli arrangiamenti di un brano, per essere correttamente depositati, dovranno avere lo spartito e l’mp3.
Il direttore d’orchestra non è detto che coincida con l’arrangiatore del brano. I suoi diritti dipendono dagli accordi dal medesimo presi con l’Artista, major, produttore.
DAL LEGAL AL POP
Tutti gli arrangiamenti devono essere depositati con spartito e mp3. Sono questi a formare la prova di un arrangiamento esistente. In virtù del deposito, si creano i diritti della persona che vi ha lavorato.
Va da sè, quindi, che se per una cover si utilizza un arrangiamento già esistente si dovrà pagare anche quello, viceversa
se si è gli stessi arrangiatori non si pagherà nulla oltre ai diritti d’autore che riguardano testo e musica della canzone.
In pratica, i diritti riguardanti gli arrangiamenti si spartiscono esattamente come quelli di testo e musica, costituendo una parte egualmente fondamentale del brano.