Gorni Kramer, dal jazz al Musichiere e…
Gorni Kramer, o per meglio dire leggendo prima il nome e poi il cognome Kramer Gorni, è un altro dei protagonisti indiscutibili della direzione d’orchestra italiana.
Sì, italiana. Perché come sebbene il nome Kramer, quando nacque nel 1913, gli fu dato in onore del ciclista americano Frank Kramer, campione del mondo l’anno prima, il cognome Gorni indica chiaramente la sua origine mantovana.
Dedichiamo a lui questa nuova puntata di Musica Maestro.
Gorni Kramer iniziò la sua carriera da ragazzino, come fisarmonicista, nell’orchestra di suo padre.
Ma sarebbero stati gli anni Trenta a vedere l’esplosione artistica del musicista. Dopo essersi diplomato in contrabbasso, infatti, nel 1933 creò un gruppo con cui suonare jazz. Ossia quel genere vietato dal regime fascista in quanto troppo scanzonato.
Negli stessi anni, appena ventenne, Gorni Kramer seppe distinguersi come compositore musicale di canzoni ancora oggi mitiche per la loro carica di ironia e, molto probabilmente, di satira politica.
Crapa pelada, Pippo non lo sa, Ho un sassolino nella scarpa avevano riferimenti al Parlamento molto più di quanto non si volesse far credere.
In effetti quel Pippo, verso cui era indirizzato il sarcasmo di una città intera, pare difficile potesse essere il collega Barzizza. Sebbene i due avessero avuto una discussione nel 1939, la storia li avrebbe voluti successivamente troppo amici e pieni di stima reciproca per credere davvero a quella leggenda. Pippo non lo sa fu ispirata al gerarca fascista Achille Starace che, girando sempre in camicia nera, suscitava l’ilarità di tutti. Ecco perché fu spesso censurata in quegli anni nella versione originale del Trio Lescano.
Dopo aver composto per il Quartetto Cetra Nella vecchia fattoria, Gorni Kramer incontrò nel 1949 Garinei e Giovannini.
E fu amore a prima vista. Insieme infatti collaborarono per tantissimi anni, dedicandosi praticamente a una commedia musicale ogni anno.
Un bacio a mezzanotte, Domenica è sempre domenica, ma anche Il lungo il corto e il pacioccone: negli anni sarebbero state tantissime le canzoni di successo di Gorni Kramer (autore di oltre 1000 brani).
Subito nel 1954 esordì in tv diventando uno dei direttori d’orchestra più popolari.
Il Maestro fondó anche la Combo Records, etichetta che lanciò tra gli altri Tony Renis. Ma fu proprio sul piccolo schermo che divenne uno dei musicisti più apprezzati.
Gorni Kramer fu il primo dei Maestri a non trattenere il movimento di tutto il corpo mentre dirigeva. Con le gambe che si incrociavano a ritmo di musica, veniva fuori quasi un ballo mentre teneva in pugno l’orchestra con aria scanzonata. Fu il primo a scoprire che si può essere seri senza diventare seriosi.
Protagonista soprattutto a Il Musichiere e a Quelli della domenica, Gorni Kramer divenne un’icona della televisione italiana, tanto da essere presente anche in ben tre Caroselli.
Morì a 82 anni nel 1995, restando nella storia anzitutto per il suo atteggiamento rispetto all’orchestra: un rapporto empatico con l’ensemble e una grande capacità di rendere spettacolare ogni momento musicale. Perché le canzoni, anche quando hanno qualche richiamo politico, devono comunque servire prima di tutto a distrarre e a regalare divertimento. O meglio, divertissment. E se lo diceva un grande Maestro, c’è da giurare che fosse vero.