Ricordando Roberto Pregadio. Per tutti, il “Maestro della Corrida”
Roberto Pregadio: pochi giorni fa, il 6 dicembre, sarebbe stato il suo 93esimo compleanno. Vogliamo dedicare proprio a lui, quindi, la nuova puntata di Musica Maestro. Con l’occasione di ripercorrere la carriera di uno dei giganti della direzione d’orchestra.
Diplomatosi al Conservatorio di Napoli, esordí nel 1960 nell’orchestra del Maestro Carta e, pochi mesi dopo, arriva all’Orchestra di Musica Leggera della Rai.
L’anno dopo dirige Claudio Villa in una tournée americana: così diventa protagonista anche all’estero.
Nel frattempo Roberto Pregadio forma anche un suo piccolo complesso. Il Maestro scrive colonne sonore per numerose piccole commedie sentimentali, specie quelle dirette da Silvio Amadio. Ma, soprattutto, scopre la radio. Al fianco di Nunzio Filogamo e Turi Ferro, lancia programmi che faranno la storia dello spettacolo.
Nel 1968 esordisce nella prima edizione de La Corrida, la trasmissione radiofonica condotta da Corrado Mantoni che vede protagonisti dilettanti allo sbaraglio.
Con i suoi jingle, Roberto Pregadio accoglie l’ingresso in studio dei concorrenti.
I suoi stacchi musicali, di fatto, scandiscono il tempo di una trasmissione tutta da ascoltare, almeno in quei primi anni.
Nel 1980 Roberto Pregadio si sposta sul genere jazz: il suo complesso si contraddistingue per una rara capacità di interpretare lo swing distaccandosi dal tradizionale stile americano. Sembra infatti di potere inserire, su quella musica, parole perfettamente italiane.
Nel 1986, per lui, arriva la svolta. È di nuovo a La Corrida con Corrado ma, ora, si trova in prima serata su Canale 5. La televisione impone un talento anche nella presenza scenica oltre che nella qualità orchestrale. Roberto Pregadio si fa trovare pronto. Gli bastano sguardi di disappunto e straniamento per tenere a bada i concorrenti. Sguardi che spesso incrociano quelli del conduttore, con cui va a formare in pratica una coppia assodata del piccolo schermo.
Come arrangiatore e compositore di musica leggera, vince nel 2003 il Premio Pippo Barzizza.
Roberto Pregadio ha sempre saputo unire ironia e qualità, senza preoccuparsi di diventare personaggio prima ancora che Direttore.
Chi è bravo, lo è a prescindere dal modo con cui si propone.
Orgoglioso del suo ruolo, lo ricordiamo dirigere estasiato con entrambe le mani, immerso dalla bella musica e con lo sguardo nascosto dietro a occhiali appoggiati sul naso.
Peccato che in pochi si ricordino, almeno in tv, una sua esibizione completa, vista la facilità con cui il pubblico dello storico programma interrompeva prima della fine il concorrente.
Oggi sarebbe sicuramente un numero uno tra i coach di un talent. Elegante e ironico senza mai risultare offensivo nei confronti di quei dilettanti allo sbaraglio, Roberto Pregadio aveva una missione ben precisa che insegnò a tutti. Per lui la musica era qualcosa di molto serio, da prendere con lo spirito di chi amava giocare e mettersi in gioco. Questo era “il Maestro della Corrida”, come in molti ancora oggi lo chiamano. Come lui stesso non ha mai disdegnato di essere chiamato.