Verso Sanremo 2022. Elisa guida il gruppo con Emma, Fabrizio Moro e Mahmood: ex vincitori che potrebbero fare i superospiti e invece si mettono in gioco gareggiando
Elisa a Sanremo sembrava un’associazione possibile, ormai, solo nei sogni di chi ama la musica. Al massimo poteva essere una bellissima suggestione per un’ospitata di lusso. Se proprio doveva essere tra i Big, lo avrebbe dovuto fare da featuring con Rkomi, si mormorava. Insomma, Elisa in gara da solista al Festival di Sanremo appariva fino a qualche tempo fa come un’ipotesi assurda, invece tra meno di un mese sarà realtà. E Rkomi ci sarà lo stesso, ma non con lei.
Come Elisa, anche Emma Marrone, Fabrizio Moro e Mahmood: tutti ex vincitori a Sanremo, che hanno sempre centellinato le presenze all’Ariston diventando nel frattempo icone della canzone italiana altrove. “Perché mai dovrebbero tornare a Sanremo?”, si diceva. In effetti cantanti del loro calibro, di solito, sono superospiti al Festival. Invece ci hanno stupiti. Anzi, quando capitano nomi così altisonanti si immagina per loro già un piazzamento tra i primi tre: pensare che almeno uno di loro non salirà sul podio sembra già qualcosa che stona con la realtà. Ma questo fa di loro ancor più degli artisti da stimare.
Nel nostro percorso verso Sanremo 2022, quindi, dedichiamo una puntata proprio a loro, ai già campioni del Festival che puntano al secondo successo. Si, perché come ci siamo già detti nessuno va a Sanremo per hobby: chiunque calchi quel palcoscenico fa un pensiero su come potrebbe essere la propria vittoria.
Così Elisa, Emma, Moro e Mahmood cercano di vincere per la seconda volta sul palco dell’Ariston.
Elisa conta al suo attivo solo una partecipazione, determinante. Era il 2001 quando a condurre l’edizione diretta da Mario Maffucci c’era la grande Raffaella Carrà. Un’edizione non priva di critiche, tanto che i più maligni parlarono delle presenze di Mike Bongiorno e Fiorello come di due ospitate ad hoc per risollevare la manifestazione. La verità era che in quell’anno cominciava per la prima volta a esserci una controprogrammazione da parte di Mediaset e gli ascolti calarono leggermente (comunque sempre superiori ai 13 milioni). Inoltre la Carrà dovette far fronte a rocker esagitati come i Placebo, a un comico accusato di eccessive volgarita come Ceccherini e ad altri personaggi messi in discussione dal moralismo di inizio secolo.
Fu la musica a salvare Sanremo 2001. I Gazosa vinsero tra i Giovani, ma si fecero spazio tra i Big anche i Matia Bazar. Il successo finale fu conteso fino all’ultimo tra Giorgia, con Di sole, d’azzurro, ed Elisa. Questa era in gara con Luce – Tramonti a Nord Est.
Era la prima volta che Elisa cantava in italiano, dopo tanti anni all’estero con melodie sempre molto internazionali ed emozionanti.
Vinse proprio lei, con quella che finora restava anche l’unica partecipazione. Viene da immaginare che se ha deciso di ritornare, evidentemente è perché sa di poter fare davvero cose importanti in classifica.
Emma Marrone è un’altra Big gasatissima prima di questa edizione, dove torna in gara a distanza di dieci anni esatti dal successo di Non è l’inferno. Fu l’edizione guidata dalle donne, con Arisa seconda è Noemi al terzo posto.
Anche l’anno prima Emma era andata vicinissima al successo finale, cantando con i Modà Arriverà. E proprio il leader del Modà, Kekko, scrisse per lei la canzone vincitrice nel 2012. Nel 2015 sarebbe poi tornata, prima di altre che ospitate negli anni seguenti, come co-conduttrice al fianco di Carlo Conti.
Sembra di casa ma, in definitiva, Emma è solo alla terza partecipazione in gara dopo aver ottenuto anni fa due podi.
L’affetto del pubblico nei suoi confronti è però sempre più forte.
Fabrizio Moro torna a Sanremo dopo il successo del 2018 in coppia con Ermal Meta. Non mi avete fatto niente fu oggetto di non poche polemiche per essere troppo simile a un altro brano già comparso in rete, dello stesso Moro. Fu da quel momento che il pubblico scoprì come a Sanremo si usi il termine “canzone nuova” e non “inedito”, evitando di superare la durata di somiglianza per un terzo rispetto al brano già esistente. Moro aveva esordito nel 2000 con Un giorno senza fine. Avrebbe vinto però tra i Giovani solo nel 2007 con Pensa. Terzo nel 2008 con Eppure mi hai cambiato la vita, gareggió nel 2010 con Non è una canzone e nel 2017 con Portami via. Romantico e battagliero, con la sua voce ruvida arriva sempre al cuore. Anche lui proverà a portare a casa il secondo successo.
Non succede dal 2002 che qualcuno vinca per la seconda volta.
Ci proverà quindi anche Mahmood, in coppia con un esordiente sanremese ma già vincitore di dischi di platino, Blanco. Mahmood arrivò quarto tra i Giovani nel 2016 con Dimentica e vinse nel 2019 tra i Big con Soldi. Per la prima volta la trap arrivò all’Ariston sbancando la classifica. Anche in quel caso non mancarono le polemiche: Ultimo non era favoritissimo con Tutti i miei particolari, ma persino il più votato senza alcun dubbio dal televoto. Il cantautore romano fu affossato dalla giuria di qualità che gli diede zero punti facendo vincere Mahmood. Impossibile non ricordare che quella giuria era guidata da Linus e composta da molti artisti dichiaratamente schierato politicamente. In un anno pieno di polemiche contro l’allora ministro Salvini e la sua politica contro i migranti, il voto di Sanremo forse subì qualche influenza sui alcuni detrattori del leader leghista.
Elisa, Emma, Moro e Mahmood provano il bis. Gente che centellina le presenze all’Ariston e che, quando c’è stata, ha sempre fatto la differenza. Che succederà nel 2022?