Brugnano+Nazo: “La musica unisce, è un inno alla vita”

Quattro chiacchiere con Brugnano+Nazo, in uscita con l’ep intitolato “Contrasti”

Brugnano+Nazo si raccontano ai lettori di Musica361 © foto di Kwsk Ninjia

E’ disponibile dallo scorso 29 aprile il nuovo EP realizzato dai fratelli Gianluca e Antonio Brugnano, insieme al producer Valerio Nazo. Si intitola Contrasti ed è stato anticipato dal singolo Mal di te, impreziosito dal featuring con il rapper napoletano ‘Ntò. Approfondiamo la loro conoscenza.

A cosa si deve la scelta del titolo “Contrasti”?

Il titolo “Contrasti” ci è sembrato il più giusto per questo disco che risente tantissimo di molte contaminazioni musicali, ma anche dei mille contrasti interiori con cui ognuno combatte. Il contrasto genera sempre in qualche modo evoluzione, il disco infatti rappresenta un momento di evoluzione molto importante per noi, l’unione dei diversi stili e diversi percorsi di tutti e tre ci ha portato in una strada del tutto nuova.

Quali riflessioni e quali stati d’animo hanno accompagnato la fase di scrittura di queste sette canzoni?

Ci siamo immersi totalmente in lunghissime sessioni che a volte duravano anche giorni interi, cercando di scavare molto a fondo dentro di noi, di unire il “sentire” sulla stessa lunghezza d’onda. Di base abbiamo condiviso insieme la stessa condizione sentimentale abbastanza “devastata” (ridono, ndr).

Come vi siete conosciuti con Nazo e cosa vi ha spinto a pensare di lavorare insieme?

Gianluca ha conosciuto Nazo quasi 10 anni fa perché lavorarono insieme al disco di NTO’ “Il Coraggio Impossibile”, da circa tre anni suonano nella band con Rocco Hunt e spesso ci trovavamo tutti e tre insieme in studio ad ascoltare musica, a condividere idee…e una sera nacque in modo naturale e fluida “Mal Di Te” il primo singolo del disco in feat. con NTO’, da lì non ci siamo più fermati, divenne quasi un’esigenza vedersi per scrivere, comporre, suonare.

Qual è l’aspetto che più vi affascina nella fase di composizione di una canzone? 

Forse il veder prendere forma un concetto o un’immagine che ci piace fermare con la musica, quando tutto collima, tutto si incastra, l’armonia, la melodia, il testo ed il sound di tutto il brano, quella è una sensazione stupenda, che ti porta a volerlo riascoltare e stare bene nel rivivere sempre quella emozione.

Credete nel valore terapeutico della musica?

Assolutamente, la musica riesce a guarire, ha il potere di farti vedere le cose da altre angolazioni, apre la mente e ti può far viaggiare in qualsiasi posto del mondo anche stando fermi sul proprio letto. 

In un momento delicato come quello attuale, quale può essere secondo voi il vero ruolo dell’arte?

Sicuramente la musica è arte e l’arte è cultura, la musica unisce, è condivisione, al di là del colore della pelle, dei confini geografici e delle idee politiche. Ci ricorda che siamo tutti uguali, che abbiamo tutti le stesse emozioni, che la guerra è l’aspetto più infimo e triste dell’esseri umani, il potere non sente ragion ed il mondo soccombe. La musica è vita, un inno alla vita, è forse una delle invenzioni più alte e belle dell’essere umano.

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Nico Donvito
Nico Donvito
Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
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