“La musica in teatro è fondamentale. Mi piace immaginarla come un terzo attore”
Cinzia Brugnola è attiva in teatro, cinema e televisione.
Si è diplomata presso la Scuola professionale S.A.T. di Teatranza di Torino ed è entrata subito a far parte del cast artistico della Compagnia Santibriganti.
Ha continuato gli studi presso Pontedera Teatro e con maestri della scena nazionale ed internazionale, tra cui Cesar Brie, Gabriele Vacis, Alfonso Santagata, Natalino Balasso, Leo Muscato, Dominique de Fazio.
È stata segnalata dal premio Fersen all’ Attore Creativo per il ruolo della Locandiera.
Con la compagnia Ricci/Forte nello spettacolo “Imitationofdeath” ha fatto una turnèe internazionale andando in scena dal Piccolo Teatro di Milano, all’Mc93 di Parigi e nei maggiori Festival.
Ha lavorato per il cinema come coprotagonista del film “The Lack” dei Masbedo.
Per la televisione è stata più volte protagonista della docu-fiction Amore Criminale ed anche di diverse pubblicità come eBay, Ikea, Dalani, Carrefour, Piadineria.
Fondatrice della compagnia Duchessa Rossa ha poi intrapreso anche la strada della scrittura teatrale con i testi “Due di Voi” e “Sogni Liquidi”.
Gli ultimi progetti sono il monologo “Cliché “, scritto e diretto da Silvia Beillard, spettacolo che parla di stereotipi di genere in maniera ironica e tagliente e il monologo comico “Svamp Tutorial”, spettacolo che nasce dal successo su YouTube di Svamp Channel, un contenitore di personaggi ideati e scritti in collaborazione con Isabella Rotti (autrice, copywriter e ufficio stampa) che ha debuttato ad Aprés Coup a Milano e sarà in cartellone al Teatro Litta per la prossima stagione 2022/2023.
È insegnante di recitazione presso Music Center Academy e Pantagruele Teatro.
Mi racconti della primissima volta che sei salita su un palco e quando hai capito che quella poteva essere la tua vita?
Le due cose vanno di pari passo, era il mio primo corso di teatro e interpretavo Titania la regina delle fate da Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, ricordo solo che ero avvolta da un turbinio di emozioni, non sapevo dov’ero, chi ero, cosa stavo facendo ma sentivo l’adrenalina a mille. Non ricordo assolutamente nulla, vagavo estatica su questo palcoscenico incantato.
Godevo nel dire quelle tre battute, muovermi all’unisono con i miei compagni, sentire il calore del pubblico. Ecco lì ho pensato per la prima volta “così mi sento viva”.
Domanda particolare: Hai mai pensato di smettere, quando e perché?
Si ci ho pensato una volta, era un periodo difficile, faticavo a trovare lavoro, avevo un sacco di colleghi nella mia stessa situazione e pativo questa precarietà collettiva: l’essere sempre in ansia quando non si lavora, il chiedere sempre cosa stai facendo e mai come stai. Ecco tutto questo iniziava a disgustarmi, avevo iniziato a fare questo lavoro perché mi divertiva, mi dava emozioni, stavo perdendo l’entusiasmo, la passione iniziale. Mi sono presa una pausa e la passione è tornata più forte di prima, ho cambiato il modo di affrontare le cose e anche le possibilità sono cambiate e le opportunità si sono trasformate di conseguenza. D’altronde attiriamo ciò che siamo no?
Preferisci recitare grandi testi d’autore in compagnia o provi più soddisfazione a recitare sola con testi tuoi?
I miei testi mi danno una soddisfazione enorme ma sono anche molto più complicati, c’è il giudizio costante, i blocchi, la pagina bianca, la responsabilità di successo o fallimento è tutta nelle tue mani.
In compagnia c’è il lavoro di gruppo che è qualcosa di impagabile, quando ci sono le sinergie giuste si cresce, ci si diverte e si conosce gente meravigliosa.
Non so scegliere, non posso scegliere, non rinuncerei a nessuna delle due.
Il tuo rapporto col cabaret? Hai attori o attrici di riferimento?
Il cabaret è una passione nata recentemente, prima non accettavo la mia verve comica e prediligevo tutto ciò che fosse drammatico. Sarà perché da piccola ero sempre il joker del gruppo “la simpatica” e a me non me ne fregava niente di essere simpatica io volevo essere “gnocca”! …Adesso finalmente ho fatto pace con la me stessa scema e ne ho sfruttato le sue potenzialità.
Diciamo che anche socialmente è un momento di rivalsa per il comico, visto per molto tempo da noi teatranti come di serie B, ora con la fortuna della stand up comedy ha assunto tutto un altro valore.
Io ho iniziato il mio percorso nel comico con la commedia dell’arte e ringrazio il mio grande mentore, maestro e amico Carlo Boso che mi ha fatto capire le mie potenzialità grottesche.
La stand up e il cabaret però sono ancora altro, ci vogliono battute serrate, tempi comici, genialità. Mi sto appassionando vediamo cosa ne uscirà fuori…ai posteri l’ardua sentenza
Attori comici di riferimento? Quasi tutte attrici, mostri sacri come la Marchesini, Monica Vitti, Paola Cortellesi, Virginia Raffaele e poi Guzzanti l’inarrivabile.
Il tuo rapporto con la musica in teatro. Che valore le dai? Spettacoli tuoi in cui la musica o il canto erano fondamentali?
La musica in teatro è fondamentale, che sia registrata, dal vivo o a cappella. Mi piace immaginarla come un terzo attore con cui interagire. Per me è drammaturgia, mi aiuta a creare il personaggio a trovare la linea emotiva dello spettacolo.
A volte una buona musica fa già il 50% del lavoro.
Nel nostro ultimo spettacolo “Clichè” che ha debuttato ad Alta Luce Teatro, interpretato da me e scritto e diretto dalla bravissima Silvia Beillard le musiche sono parte integrante dello spettacolo, composte ad hoc da Fabrizio Rabbolini che è riuscito a tradurre in musica quello che era per noi il senso dello spettacolo con un quartetto d’archi mozzafiato. In questo caso le musiche sono narrazioni, sono vere e proprie battute che interagiscono con l’attrice in scena.
Nel privato che musica ascolti? Ti piace la Lirica?
Sono onnivora posso spaziare da Fabri Fibra a René Aubri, da Elisa ai Queen. Sono cresciuta a Rap e Hip Hop evoluta con Battiato e de André e imbruttita di recente. Ammetto di essere un po’ tamarra e adoro la musica a tutto volume in macchina e davanti a un Tuca Tuca non resisto e sono subito in piedi a ballare.
Come sonorità classiche adoro pianoforte e violini. Mozart è un mio idolo sia come compositore che come personaggio. Adoro Michael Nyman e le sue Lezioni di Piano.
La Lirica non è proprio nelle mie corde ma stimo a prescindere qualsiasi cantante perché la trovo un’arte strepitosa e liberatoria.
Cosa stai facendo ultimamente e cosa farai prossimamente?
Attualmente sto scrivendo una stand up comedy piuttosto biografica sulle mie disavventure amorose da donna single. Tra il ridere e piangere il confine è labile, ringrazio anticipatamente tutti quei disgraziati che ho incontrato nel mio percorso e mi hanno fornito grande materiale drammaturgico e qualche piccolo ricorso alla psicanalisi.
Il 5 luglio replicheremo “Clichè “ad Arconate per la settimana della cultura e a settembre saremo al Festival Artesia in Sicilia sempre con “Clichè “e con la mia nuova Stand Up.
E poi altre date di cabaret e stand up in programmazione.
Prossimamente sarò protagonista di puntata della docu-fiction Amore Criminale, giriamo a Roma a fine mese e poi potrete vedermi in prima serata su Rai 3. Ci ho già lavorato diverse volte e sono molto felice di collaborare nuovamente con Matilde D’Errico bravissima autrice e regista di questo utile format televisivo di denuncia sociale.
Come possiamo seguire la tua attività?
Ormai è facilissimo con i social, seguitemi su Instagram e Facebook come Cinzia Brugnola.
Seguitemi anche sul mio canale YouTube Svamp Channel dove pubblico un sacco di contenuti divertenti e folli personaggi.
E poi vi aspetto a Teatro!!!