Il brano fu composto per festeggiare il Centenario del Siviglia che, da quel momento, iniziò a vincere
Riprendiamo dal Siviglia il nostro percorso di MusiCalcio tra gli inni calcistici. Dopo avere raccontato le canzoni che accompagnano le maggiori squadre della Champions’League di quest’anno, eccoci quindi a parlare di Europa League e Conference League. Due coppe dove speriamo di poter trionfare grazie alle presenze in semifinale di Juventus, Roma e Fiorentina.
Particolarmente ostica l’avversaria dei bianconeri. Il Siviglia, infatti, è la squadra che ha ottenuto più successi in assoluto nella competizione. Se si contano anche quelle della precedente Coppa Uefa, sono ben sei le vittorie della squadra spagnola. Il primo fu nella stagione 2005/2006: non era una annata come tutte le altre. Il Siviglia, infatti, festeggiava il suo Centenario.
Nel 2005, come spesso accade in questi casi, il Siviglia realizzava il suo nuovo inno.
Si intitola proprio Himno Centenario: venne composto nel 2005 da El Arrebato, cantatutore all’epoca nemmeno trentenne che ama da sempre unire le generazioni con il suo stile popolare da strada. Tra pop e flamenco, il cantautore spagnolo voleva quindi regalare un inno degno della grande festa alla sua squadra del cuore. Naturalmente esisteva anche prima un inno, che però il Siviglia, ancora a secco di vittorie europee, cantava senza lo stesso orgoglio. Himno Centenario, invece, arriva davvero nella stagione giusta.
L’introduzione è fatta con battiti di mani che segnano il ritmo proprio come le nacchere del flamenco. Poi arriva la chitarra elettrica e da quel momento la melodia diventa un pop. Non arriva, però, a toccare il rock. Insomma, El Arrebato voleva mantenere un atteggiamento di delicata poesia per questa canzone.
Il ritornello che ripete “Siviglia” arriva su un ritmo incalzante che fa crescere di intensità la melodia.
Impossibile non appassionarsi a questo brano, che non a caso viene commentato positivamente sui social anche dalle tifoserie avversarie. Come non bastasse, è notizia di cinque anni fa che un tifoso del Barcellona si risveglio dal coma proprio ascoltando l’inno del Siviglia, che tanto amava.
La società, dal canto suo, è particolarmente orgogliosa della canzone che celebrò il centenario. Dopo poco tempo dalla sua composizione, infatti, fu imposto dall’allenatore Emery alla squadra di cantarlo anche sul pullman prima di ogni partita.
Il motivo è molto semplice: quella canzone racconta i veri valori del Siviglia e stabilisce un legame tra i tifosi, la squadra e il club. E così infatti molti nuovi giocatori, pur non conoscendo lo spagnolo, spesso sanno già a memoria l’inno. Contro chiunque si giochi, i tifosi si alzano in piedi e cantano insieme. Il ritmo stesso, l’atmosfera strumentale e il significato della canzone fanno persino assomigliare il pezzo a una preghiera cantata.
Ma cosa racconta di tanto importante quel brano?
Anzitutto si parte dalla data di fondazione del Siviglia: il 14 ottobre (anche se quello fu solo il giorno in cui fu registrato il marchio, dopo aver già giocato qualche partita da vari mesi nel 1905). Poi l’inno prosegue così.
Dicono che non molli mai, e che la tua arte calcistica non ha rivali, La mia squadra ha lottato per oltre 100 anni, difendendo il nome della nostra città. Un grande esempio di Siviglia, la famiglia biancorossa del Sánchez Pizjuán, Un cuore che batte gridando Siviglia, spingendola alla vittoria.
Una curiosità: Himno Centenario quando fu lanciata scalò l’hit parade, arrivando fino ai primi posti in classifica. In Italia abbiamo avuto un’esperienza simile solo con la famosa Pazza Inter.