L’interprete di AmorAssenza racconta la sua nuova canzone e il suo modo di intendere la musica: “Sono legato alla bella melodia”
“AmoreAssenza” è il singolo di esordio di Manuel Ciancarelli. In pochi giorni il brano (distribuito da Music StartUp – iCompany) ha superato i 2000 ascolti solo su Spotify ma, soprattutto, fa scoprire una volta di più il talento di un artista molto promettente. Un giovane ragazzo che sa bene quello che vuole: emozionare con la vera musica, quella fatta di note, melodie e voce autentica. Il suo timbro potente lo fa essere più che mai adatto a diversi generi musicali, ma soprattutto a quel pop troppo spesso accantonato da altri. Così, forte anche delle esperienze nelle aperture dei concerti di Antonello Venditti, ora Manuel Ciancarelli è pronto a sbalordire con le sue canzoni.
Si comincia da AmoreAssenza, scritto tutto attaccato, con le A maiuscole che definiscono l’importanza dei due concetti pienamente uniti in questo testo.
In fondo quando un sentimento non è corrisposto, la vera assenza forse parte proprio da noi. Dalla nostra indisponibilità a mettere in ascolto il cuore. Abbiamo intervistato lo stesso Manuel, ma ci ha raccontato così il pezzo.
AmoreAssenza rappresenta una svolta nella tua carriera.
È così, perché si tratta del mio primo singolo inedito, dopo varie cover. E poi ci tengo particolarmente perché parla di amore: quando Francesco Adessi, che l’ha composto e arrangiato, me l’ha proposto, l’ho sentito subito mio.
Esattamente quale sfaccettatura tocca?
AmoreAssenza racconta la storia di una condizione che almeno una volta viviamo tutti nella vita: la difficoltà nel provare un sentimento forte come l’amore.
Le sue fragilità e le sue paure. Inizialmente sembra rivolto a un ipotetico amico. Nel testo infatti dico “Amico mio aiutami a capire questo amore a chi lo devo dare”. In realtà questo amico sono proprio io. È una sorta di introspezione.
Nell’interpretare e nel fare tuo questo brano ti sei dato delle risposte circa l’atteggiamento da avere nei confronti dell’amore quando si è scoraggiati dalla vita?
Tutto dipende dal momento in cui ci si trova, dalle esperienze e dalle batoste che si vivono.
Ho imparato che quello che conta è comunque saper reagire.
Per questo è fondamentale farsi sempre un esame di coscienza, guardarsi dentro. Così sarà più facile capire le ragioni delle difficoltà e di un mancato sentimento.
Le canzoni d’amore sembrano tanto scontate quando non si vive il sentimento, quanto uniche fonti di verità se lo si vive.
Certo, è la magia dell’amore, che chiunque sente in un modo o nell’altro prima o poi. Anzi, chiunque lo sente sempre: anche quando non c’è. Per questo si parla di AmoreAssenza.
Nei concerti sei affiancato anche da alcuni ragazzi di Amici.
È un tour che facciamo in tutta Italia con grande entusiasmo.
Inizialmente doveva essere una tappa unica a Monza il 5 novembre scorso. Poi sono arrivate tante richieste da tutta Italia e quindi è nato un vero e proprio tour.
Uno spettacolo che coinvolge il pubblico.
Si, nella prima parte c’è addirittura un talk show dove il pubblico può fare domande a noi artisti. Quindi si susseguono esibizioni di cantanti e ballerini provenienti da amici e non (comunque del panorama nazionale). Ora saremo a Nola il 16 giugno, quindi a Roma l’8 luglio. Ma ci sono già altre date in vista.
Quali possibilità ci sono oggi per un giovane che vuole fare conoscere la propria musica?
Oggi abbiamo la fortuna di avere tanti mezzi in più per arrivare al pubblico ma così c’è anche sempre più concorrenza.
È difficile sgomitare tra tanti cantanti bravissimi.
Si va avanti per amore di quello che si fa a prescindere dalla riuscita. Sono fiducioso nel destino.
AmoreAssenza testimonia che negli ultimi tempi c’è il ripristino di un genere melodico che era stata accantonato per diversi anni.
Io sono ancora ancorato alla bella musica italiana. Oggi sono nati sempre più generi che si scostano dalla bella melodia di una volta, che ha cresciuto diverse generazioni. Andrò avanti così finché non mi metteranno alle strette per fare cose diverse. Volevo che AmoreAssenza arrivasse facilmente al pubblico, e la vera melodia credo sappia farlo ancora più di qualunque altra cosa.
Con che musica è cresciuto Manuel Ciancarelli?
Whitney Houston, Mariah Carey. Ora ascolto Adele, San Smith. Ma anche musica italiana come quella di Elisa, Giorgia, Annalisa.
Ecco, aggiungiamo noi, se queste belle premesse arrivano da un giovane di talento, c’è da immaginare che finalmente la musica italiana sia tornata sui binari giusti. La canzone del futuro è in buone mani.