Acinorev: La prima mossa, il suo nuovo brano, è un inno di speranza, coraggio e determinazione
Da Catania e all’ombra dell’Etna alla metropoli milanese, Acinorev (nome d’arte di Veronica Muzzio), non è una semplice cantante e neanche una semplice cantautrice, lei si definisce art-singer e così può prendersi il lusso di esplorare tanti universi musicali, raccontando e raccontandosi con maestria, garbo ed eleganza. La prima mossa, il suo nuovo brano, è un inno di speranza, coraggio e determinazione, perché solo così si possono raggiungere i grandi traguardi e solo così si può fare il grande passo.
La prima mossa è il terzo brano di questo percorso, dopo i singoli Libera e Carpe Diem, per un viaggio, anche se solo all’inizio, che la giovane artista catanese ha deciso di intraprendere per aprire nuovi orizzonti e raggiungere grandi obiettivi.
Con questi buoni propositi, Acinorev si racconta e ci racconta il suo progetto musicale.
Ciao Acinorev, quali emozioni stai provando dopo l’uscita de La prima mossa?
Sto bene, anche se non sto più nella fase di dover dimostrare un qualcosa a qualcuno, non mi pesa più il giudizio. Sono arrivata ad un punto di maturità, per cui le cose le faccio a prescindere e perché piacciono a me in primis. Se poi alle persone arriva, mi fa solo che piacere. Se non dovesse arrivare, pazienza, magari arriverà in seguito. Tuttavia, sono una persona emotiva e sto ancora cercando di raggiungere un equilibrio emotivo e quotidiano. La musicoterapia mi ha aiutato in questo.
La prima mossa è il tuo ultimo brano, cosa ci puoi dire di questo singolo?
Ho iniziato a scrivere questo brano qualche anno fa e solo nell’ultimo periodo l’ho aggiustato e terminato. Nasce dalla penna di una ragazza di 23 anni, che ha dei sogni nel cassetto, delle aspettative e la forza interiore per andare avanti e raggiungere i propri obiettivi. Perseguire le cose in cui crede e arrivare a compiere la prima mossa per un traguardo. Il brano presenta un messaggio importante per me: di credere in sè stessi e fare il primo passo. La forza deve partire da noi e solo così si possono raggiungere gli obiettivi. Fare la prima mossa è l’inizio, nessuno verrà da te ad offrirti un qualcosa.
Quello all’interno de La prima mossa è anche un messaggio per chi si addentra al mondo musicale? Fare la prima mossa e rischiare?
Assolutamente sì! Il messaggio è di non precludersi nulla, di fare il primo passo per raggiungere i propri traguardi. Se poi arriveranno dei no, bisogna insistere, rischiare e provarci ancora. Dietro ad un no, c’è una crescita personale e una critica costruttiva. Quindi, provarci non per gli altri, ma per non avere rimpianti dopo. Questo, è un discorso generale e che va oltre la musica.
È il terzo brano in ordine di uscita, dopo Libera e Carpe Diem, ma questi brani ti rappresentano?
Nelle mie canzoni c’è tanto di me e della mia vita. All’interno, ci metto anche un piccolo mantra da seguire. Qui si vedono i miei percorsi di studio in musicoterapia (ride ndr). Prima ero alla ricerca del successo, oggi cerco solo di fare arte e di diffondere la mia musica in un contesto reale. Anche se non è facile, la situazione virtuale di oggi è predominante e non è facile riabituarsi alla normalità. Oggi tutto è frenetico e non è facile raccontarsi in un brano, mancano la pazienza e l’ascolto.
Ci sarà un progetto finale che completerà questo tuo percorso o troveremo direttamente i nuovi singoli nelle piattaforme?
Ho in produzione altri brani per formare un EP, ma essendo autoprodotto dovrò gestire al meglio le risorse e quindi non farò uscire 4/5 brani tutti insieme. Comunque sì, posso dire che c’è un progetto in lavorazione, ma ci vorrà del tempo. Sono legata ad un tipo di musica più tradizionale, anche per l’ascolto. Infatti, adoro ascoltare la musica in macchina con i CD. Tuttavia, ho fiducia in quello che faccio, anche se ci vorrà tempo e pazienza.
Ci sono altri progetti in lavorazione, magari un tour o dei live per presentare i tuoi brani?
Attualmente sto organizzando con un mio collega musico terapeuta uno spettacolo che abbiamo scritto insieme. All’interno ci saranno dei monologhi, dei miei brani inediti e anche un percorso immersivo sulla natura e sull’ambiente, poi troveranno spazio anche delle cover e tante sorprese. Sarà uno spettacolo completo e ricco. Ci stiamo lavorando, anche se non è facile trovare un’agenzia booking che creda al progetto, poi stiamo anche nel periodo estivo e molte sono già a lavoro per altri eventi. Quindi, ci vuole lavoro, tempo e soprattutto pazienza, ma spero di incontrare persone che mi possano dare una mano e riuscire così a realizzare questo spettacolo. È un progetto in cui credo molto.
Invece, come sarà la tua estate musicale?
Come dicevo, al momento con pochi brani è presto per parlare di live, anche se in realtà, ho diversi progetti e diversi brani in preparazione. Sono un po’ indietro, ma ho tantissime idee, dallo spettacolo alle serate per proporre la mia musica. Ho già fatto qualche evento, ma ad oggi non ho in programma dei live, però se chiamano mi rendo disponibile. La mia estate quindi sarà tranquilla, semplice e legata alla musica.
In conclusione, una curiosità: come mai questo tuo nome d’arte?
Sono sempre stata bastian contrario fin dall’infanzia. Amo fare le cose in controtendenza. Il nome Acinorev è Veronica al contrario e forse non è il nome più adatto per un mercato discografico, ma la mia è una scelta ben precisa. Faccio le cose quando smettono di stare in tendenza. Infatti, farò uscire a settembre il nuovo singolo, quando tutti staranno recuperando ancora dall’estate.
Articolo a cura di Francesco Nuccitelli