Rossana Casale, con “Joni” omaggia in jazz la Mitchell
È uscito lo scorso novembre il cd interamente dedicato alla grande cantautrice, contenente anche un inedito
Joni Mitchell è stata il primissimo ascolto di Rossana Casale che da tempo desiderava cantare le sue canzoni per omaggiarla.
Molti dei brani scelti per la scaletta fanno parte degli album “Ladies of the Canyon” (1969) e “Blue” (1970), anni nei quali l’artista racconta di aver trovato la chitarra della sorella e di aver iniziato a suonare i primi accordi.
Tanti i brani, da “I had a king” a “Song to a Seagull”, da “Woodstock” a “The jungle line”.
E per chiudere anche l’inedito “In and out of lines”: “ho cominciato a scrivere un brano pensando a quanto le potessi essere vicina, alle delicate emozioni della scrittura, ai conflitti interiori che nascono quando si sente la necessità di mettere le mani in quei fondali che ho fatto diventare di mare, dove vengono nascoste tante cose: gli amori che non hai mai dichiarato, il perdono che non hai mai cantato, tutto ciò che è dentro di te e non hai esposto e là riesci ad esternarlo, pur causandoti un grande dolore”.
I musicisti che hanno suonato nel disco “Joni” accompagnano Rossana anche nei live: Emiliano Begni al pianoforte, Francesco Consaga al sax soprano e flauto traverso, Ermanno Dodaro al contrabbasso, Gino Cardamone alla chitarra jazz. La foto della cover del disco è “Birdies in love” dall’Opera “I Fuochi, ovvero la notte famosissima” di Giac Casale, suo padre. “Ho scelto uno di questi scatti perchè lo trovavo adatto per i brani che avevamo suonato…
È l’immagine perfetta ed è come se introducesse il disco”. Quello a Joni Mitchell non è il primo omaggio della Casale; ricordiamo infatti i lavori “Jacques Brel in me” (1999), “Billie Holiday in me” (2004), “Il signor G e l’amore” (2014) dedicato a Giorgio Gaber.
Abbiamo intervistato Rossana Casale prima del suo concerto al Porto Turistico di Pescara.
Intervista audio a cura di Domenico Carriero