Den Harrow anni ’80 a tutta italodance!

Den Harrow: i grandi artisti non conoscono tempo,  in forma smagliante ha dominato il palco creando un contatto magico e unico con il pubblico

Den Harrow anni '80 a tutta italodance!
Den Harrow (Foto Tatiana Beltrami Photography)

Se il tormentone Italodisco dei The Kolors ha spopolato in questa estate 2023 che volge al termine, uno dei protagonisti di tanti live di successo nonché icona indiscussa proprio di quella dance di successo anni ‘80 è Den Harrow.

Lo abbiamo incontrato ad Alassio in una tappa del tour Music Domino Live, organizzata da Jumar Events in collaborazione con Visitalassio che ha visto sul palco diversi artisti e tribute band legate agli anni ’80, uno fra tutti Jhonson Righeira e il performer italo americano CJ Hamilton.

Il tempo non pare essere passato: Den Harrow in forma smagliante ha dominato il palco con un medley di suoi successi cantati rigorosamente live, creando un contatto magico e unico con il pubblico, a conferma che i grandi artisti non conoscono tempo.

Stefano, com’è stata questa esperienza ad Alassio?

«È stata una bellissima tappa sia per l’organizzazione sia per il calore della gente. Alassio è una perla! Inoltre sono stato onorato di poter mettere il mio nome sul famoso “Muretto”, un riconoscimento che mi ha davvero emozionato. Ringrazio ancora il vicesindaco Angelo Galtieri e Maria Crepaldi di Jumar Events».

anni '80 a tutta italodance
Den Harrow (Foto Tatiana Beltrami Photography)

Hai saputo creare lo stesso feeling di ieri con il pubblico di oggi: qual è la ricetta segreta?

«Il mio pubblico riconosce in personaggi icona degli anni ’80 una parte della loro gioventù: gli anni ’80 erano un momento felice e spensierato, una condizione che si rispecchiava anche nella musica. La ragazza che aveva il mio poster in camera sua prova ancora lo stesso affetto di ieri e questo mi rende incredibilmente felice»

Non ti sei mai risparmiato: ami scendere dal palco, stare in contatto con il pubblico, cantare insieme alle persone…

«Certo! Amo mantenere questo contatto da sempre, ieri come oggi. Non mi piace restare impalato sul palco, anzi penso sia giusto condividere un contatto più stretto con pubblico. L’ho sempre fatto: la musica di Den Harrow fa ballare, sognare, divertire, unire».

Come mantieni la tua forma fisica al top?

«Il tempo è passato, eccome! Ho tempi di recupero più lunghi ovviamente. Mi sono sempre allenato e ho sempre cercato di prendermi cura di me con tanto sport.

Da piccolo invece ero grasso, per anni bullizzato nelle scuole. Proprio per questo decisi di fare sport e mi appassionai delle arti marziali; da quel momento ho continuato ad allenarmi e a lottare, quasi come a prepararmi agli anni difficili che avrei dovuto affrontare.

Oggi sorrido davanti alle foto di allora: pensa che ho avuto oltre 400 copertine sulle riviste tra Italia ed Europa, un record per un cantante italiano!».

Den Harrow anni '80 a tutta italodance! 3
Den Harrow (Foto Tatiana Beltrami Photography)

Essere un uomo molto bello e corteggiato, avere talento, conservare nel tempo un’immagine da sex symbol è stato artisticamente un vantaggio oppure uno svantaggio?

«Sicuramente sono stato spesso preso di mira e ho suscitato invidia. Come artista ho sempre cercato di dare il massimo, senza badare troppo alle critiche… Se avessi fatto il contrario e vista la ferocia di alcune mi sarei già ritirato da un pezzo. Sono sempre stato sincero e trasparente con mio pubblico, anche quando mi imposi di voler cantare con la mia voce… era il 1988».

Ti piace la televisione di oggi? Spesso è stata molto spietata con te…

«Non posso dire che l’amo molto: c’è gente che mi ricorda solo per avere pianto all’Isola dei famosi piuttosto che per avere venduto milioni di copie… Però sono stato sempre uno che anticipa le mode: all’Isola ad esempio hanno pianto tutti, da Rocco Siffredi a Marco Mazzoli!».

Den Harrow (Foto Tatiana Beltrami Photography)
(Foto Tatiana Beltrami Photography)

Negli ultimi anni hai pubblicato diversi singoli che hanno venduto molto, anche tra i vinili: com’è nato questo ritorno sulle scene musicali?

«Mi è stato presentato Always per un remix a cui ho lavorato in pieno lockdown cambiando strumenti, arrangiamento, base: credo che sia forse l’unico pezzo al mondo ad essere stato inciso usando il microfono dello smartphone!

È piaciuto tantissimo riportandomi in classifica e confermandosi il vinile più venduto in Italia per molte settimane, senza contare il Disco d’Oro in Russia.

È un pezzo molto italo disco leggermente diverso dalla dance music che ho sempre fatto; inoltre la mia compagna Daisy ha scritto il testo e questo mi lega ancora di più al pezzo.

Successivamente ho prodotto Orlando Jonshon con il pezzo Shine on, poi ho collaborato con Songfactory al brano I’m on fire prodotto da Alex Visnadi e Danny Losito Double D, per il quale ho prestato la voce.

Lo scorso anno ho collaborato nuovamente con Jonshon nel brano I love America, tutti con grande accoglienza di pubblico arrivando al primo posto con I tunes».

Che cosa ti piacerebbe fare in futuro?

«Mi piacerebbe partecipare al Festival di Sanremo. Vorrei poi organizzare un evento importante per la musica che ho portato in giro per il mondo, purché con i requisiti giusti.

Ad esempio quest’anno ho detto di no all’Arena Suzuki perché volevo avere uno spazio coerente con i numerosi successi che ho portato proprio all’Arena di Verona, non legato ad una sola canzone».

Den Harrow anni '80 a tutta italodance! 1
Den Harrow (Foto Tatiana Beltrami Photography)

Hai rimpianti del passato?

«No, sono felice di tutto. Sono un uomo trasparente e ho sempre seguito il cuore nelle mie scelte, anche in quelle più inaspettate. Ci sono stati degli errori ma non rinnego nulla, rifarei tutto, con la sfacciata onestà di Nanì, come mi chiamava mia mamma, un bambino ribelle ma sincero e visionario che non ha mai smesso di sognare».

Articolo a cura di Alberto Nano

Condividi su:
Redazione
Redazione
La Redazione di Musica361 è composta da giornalisti, scrittori, copywriter ed esperti di comunicazione tutti con il comune denominatore della professionalità, dell'entusiasmo e della passione per la musica.
Top