Fuoricentro: “Il cambiamento che vogliamo fuori parte da dentro”

“Ossessioni parallele”, il nuovo singolo della band milanese

Bozza automatica 15

Maurizio Camuti, frontman e autore del gruppo Fuoricentro, per introdurci il nuovo brano “Ossessioni parallele” è partito dal tema affrontato già precedentemente con “Non è tutto finito”, ossia il cambiamento climatico: “Parliamo dei problemi che possono avere anche causato il cambiamento climatico, cioè le nostre abitudini quasi ossessive legate a uno stile di vita sbagliato. C’è un consumismo sfrenato, insostenibile, fatto di produzioni esagerate che vanno a soddisfare i bisogni non tanto necessari di una piccola parte di mondo”.

Insomma, un momento storico in cui, secondo Maurizio, il nostro sistema di vita sembra essere arrivato alla fine di un vicolo cieco che ci porterà verso un baratro climatico, sociale, economico, personale e culturale se non facciamo marcia indietro, ma non è tutto negativo: “Ci sono persone che iniziano ad avere consapevolezza della necessità di cambiare paradigma esistenziale e visto che il nostro pianeta è bellissimo, vediamo di salvare tutto quello che si può a partire dal mondo animale e vegetale”.

Fast food, fast fashion, fast love, fast friends, fast family, fast life, ma la velocità e la frenesia toccano anche i rapporti umani: “Oggi stiamo assistendo anche alla non qualità delle relazioni, è tutto così veloce, è tutto così opportunistico che non si va a fondo di niente e anche le relazioni durano un tempo necessario a un qualche bisogno, tendenzialmente la qualità dei rapporti è sempre più bassa e ridotta”. A questo punto non si può non parlare della triste vicenda di Giulia Cecchettin, la ragazza barbaramente uccisa dal suo ex fidanzato, e della violenza sulle donne in genere: “Sono agghiacciato dalla modalità, dalla giovane età e dal fatto che siamo alla 105esima vittima dall’inizio dell’anno e mi sembra una follia”.

Ci vuole sicuramente più profondità nei rapporti e i Fuoricentro profondi lo sono sicuramente se nelle loro canzoni hanno trattato temi come l’omofobia, la violenza sulle donne e l’assenza di pari opportunità: “Noi siamo più propensi a trattare tematiche un po’ più attuali legate alla società, ai problemi che ci circondano, piuttosto che parlare di amore o di altro, la nostra volontà è quella di comunicare attraverso la musica dei pensieri legati alla società”.

Fuoricentro

Un’altra canzone notevole è “Milano”, e ne approfittiamo per chiedergli se anche lui ha notato l’acuirsi del problema sicurezza di cui si parla in questi ultimi tempi: “Credo che si stia ‘montando una panna’ giusto per questioni politiche, io vado in giro sereno, tranquillo senza problemi. Non credo che sia una città allo sbaraglio, non mi pare che ci sia un’emergenza, penso che sia un momento in cui si voglia dare contro a questa amministrazione che secondo me sta lavorando benissimo, anche perché sta provando a dare un taglio un po’ più ecologico alla città attraverso, ad esempio, le piste ciclabili, criticatissime, però in linea con quelle che sono le necessità attuali del nostro pianeta”.

Tanto impegno e tanta passione per i Fuoricentro che risalteranno sicuramente dall’album di prossima pubblicazione in cui sarà contenuta anche “Ossessioni parallele”,  in attesa che, appena sarà possibile, annunceranno attraverso i loro canali social le prime date dei loro appuntamenti live.

 

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Ruggero Biamonti
Ruggero Biamonti
Autore con esperienza decennale presso importanti realtà editoriali quali Rumors.it (partner di MSN), Vivere Milano, Fondazione Eni e Sole 24 Ore Cultura, si occupa di temi che spaziano dall'intrattenimento al lifestyle.
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