Federico Sirianni, un ponte virtuale tra il cantautorato storico, che Sirianni costantemente valorizza nelle sue esibizioni, e quello futuro
Abbiamo incontrato il cantautore Federico Sirianni prima della sua esibizione nella rassegna “Contemporary – Parola D’Autore” che si è tenuta dall’8 al 10 dicembre 2023 a Pescara.
Ospite d’onore della manifestazione che ha visto esibirsi tanti giovani cantautori emergenti.
Un ponte virtuale tra il cantautorato storico, che Sirianni costantemente valorizza nelle sue esibizioni, e quello futuro.
A inizio dicembre ha portato in scena a Genova “Altre città invisibili”, liberamente ispirato a “Le città invisibili” di Italo Calvino, nel centenario della nascita del gigante della letteratura italiana.
Nella stessa Genova, sua città natale, si è esibito nella scorsa estate in “20 anni senza Signor G”, un viaggio nel mondo di Gaber, tra musica e narrazione, tra racconti e note.
Uno spettacolo unico che nasce dalla volontà di riproporre i temi trattati nelle canzoni di Giorgio Gaber nel ventennale della sua scomparsa.
Sirianni in passato ha lavorato in più di un’occasione con alcuni suoi storici collaboratori come Gian Piero Alloisio e Arturo Brachetti.
E per il prossimo Capodanno sarà in scena nella sua città attuale, Torino, per rendere omaggio a Fabrizio De Andrè.
Federico Sirianni, pluripremiato cantautore genovese, dagli anni Novanta ottiene una quantità incredibile di riconoscimenti fino ad essere definito da Bruno Lauzi “erede” della storica scuola dei cantautori.
Una continua riscoperta e valorizzazione del cantautorato, come con il recente album “Domani si vive e si muore” con testi di Michele Straniero (1936-2000), cantautore e fondatore a Torino del gruppo Cantacronache, considerato precursore dell’esperienza diretta dei cantautori italiani.
Una “operazione culturale” di grande valore, che riporta alla ribalta quella straordinaria figura di intellettuale a tutto tondo che fu Straniero che con la fondamentale esperienza di Cantacronache fu capace di coinvolgere e aggregare alcuni dei più significativi intellettuali italiani dell’epoca, a cominciare da Italo Calvino e Umberto Eco.
Video intervista a cura di Domenico Carriero