Okaynevada: “Je e Te” il nuovo singolo dalle sonorità urban che mescola le loro radici napoletane alle influenze della canzone pop italiana
Dopo la pubblicazione del loro primo singolo “Ben Stiller” la scorsa estate, gli Okaynevada, il fresco duo di giovani cantautori ventitreenni originari della provincia di Napoli, iniziano il nuovo anno con “Je e Te” (Casakiller/Ada Music), il nuovo singolo uscito lo scorso 12 gennaio.
Vincenzo e Andrea, le due anime degli Okaynevada, animati dalla passione per le canzoni, il mare e la confusione che li circonda, trovano la loro ispirazione nelle sfumature della vita quotidiana.
Con “Je e Te“, il nuovo singolo dalle sonorità urban che mescola le loro radici napoletane alle influenze della canzone pop italiana, continuano a tessere il filo della loro storia musicale.
Un intricato gioco di poesie e forze, un racconto di “per sempre” e “forse” con il sottofondo delle caviglie rotte mentre abbracciano il disordine senza cercare di risolverlo.
Gli Okaynevada sono due cantautori ventitreenni, originari della provincia di Napoli.
Poche cose importanti: le canzoni, il mare e la confusione. E in questa confusione vogliono dire la loro.
Nel 2022 la primavera li fa incontrare e decide per loro che inizieranno a scrivere canzoni insieme. Nel 2023 firmano con l’etichetta discografica Casakiller e in estate pubblicano il loro primo singolo “Ben Stiller”, prodotto da Nicco Verrienti. Il debutto è seguito il 12 gennaio 2024 dal nuovo lavoro “Je e te”.
Un ricordo a testa:
Vincenzo: in 5° elementare scrive “Giuditta” per una sua compagna di classe, una filastrocca musicata di due strofe. È bruttissima. Ma almeno capisce una cosa: vuole continuare a fare questo.
Andrea: a undici anni “Made in Japan” dei Deep Purple lo frega definitivamente. Glielo regala il papà in vacanza in Puglia: la musica diventa l’unica costante.
Note particolari:
– Amano la storia della discografia italiana;
– La domanda più frequente nelle loro conversazioni è “Ne sei sicuro?”
– La risposta più frequente è “Sì”
Video intervista a cura di Domenico Carriero