La PFM canta De André, lo storico gruppo rock progressive ha fatto tappa a Legnano con lo spettacolo “PFM canta De André Anniversary”
Lo storico gruppo musicale rock progressive ha fatto tappa a Legnano nel teatro Galleria sold out per il grande evento venerdì 17 febbraio, con lo spettacolo “PFM canta De André Anniversary” un tour che rende omaggio allo straordinario sodalizio tra la prog band più famosa al mondo e il grande cantautore genovese.
La Pfm si è presentata sul palco con Franz Di Cioccio – batteria e voce, Patrick Djivas (Zivas) – basso, Lucio Fabbri – violino, 2ª tastiera, 2ª chitarra, voce, Alessandro Scaglione – tastiere, Roberto Gualdi – 2ª batteria; Marco Sfogli – chitarra, Alberto Bravin – tastiere aggiunte, voce e tre ospiti d’eccezione: Flavio Premoli (fondatore PFM) con l’inconfondibile magia delle sue tastiere, Michele Ascolese, chitarrista storico di Faber e Luca Zabbini, leader dei Barock Project.
Il live
Un concerto entusiasmante che ha confermato l’eccellenza dei musicisti e la loro capacità di dare ad ogni live qualcosa di diverso perché la scaletta non è mai la stessa: un’estasi pura tra brani e performance tecnica di alto livello.
La band ha aperto la serata deliziando il pubblico con “Addio a bocca di rosa” un vestito perfetto per un capolavoro arrangiato magistralmente dal marchio Pfm.
Altri numerosi successi hanno fatto cantare e scaldato l’atmosfera che è diventata più intima con “La canzone di Marinella”: un leggìo e la voce di De André accarezzata dalla batteria di Franz Di Ciccio e il dolce suono delle chitarre.
Toccante l’esecuzione del brano “Amico fragile” che ha generato grande emozione grazie anche al magnifico assolo di chitarra.
Nel gran finale la Galleria si è scatenata con la ballata “Branca, branca, branca…. leon leon”.
Un bis del “Il pescatore” e la serata si è chiusa con “È festa”: standing ovation da parte del pubblico di Legnano.
Il teatro Galleria chiude saluta con un arrivederci la Pfm che ha toccato il cuore dei fan e degli amanti della musica di autore, intrisa di poesia e testi profondamente attuali.
Articolo a cura di Raffaele Specchia