È in rotazione radiofonica e disponibile in digitale “Volano le pagine“, il nuovo singolo della band alternative rock calicese EDHERA. Prodotto dal conterraneo Marco Barusso (noto per le sue collaborazioni con artisti come Pooh, Modà e Lacuna Coil), “Volano le pagine” è un brano dall’anima ibrida, ora introspettivo, ora sanguigno, sospeso tra atmosfere cupe e malinconiche e sezioni più vigorose, scandite da ritmiche serrate, a noi di Musica361 ne ha parlato il cantante Emanuel Reciputi…
Ciao Emanuel, innanzitutto parlaci del vostro nuovo singolo da poco uscito “Volano le pagine”…
La base è nata l’anno scorso e abbiamo capito subito che poteva avere un bel potenziale, quindi una volta registrato in studio e fatte alcune modifiche abbiamo deciso di farlo uscire con annesso video musicale.
Molto suggestivo anche il video, ambientato in un bosco con una costruzione abbandonata, quasi a ricostruire un’ambientazione primordiale, magica…
Esatto, abbiamo avuto la fortuna di trovare questa location abbastanza speciale, è stato molto divertente anche fare le riprese al fiume dove c’è questa casa ricoperta di edera, che si concilia bene con il nome del gruppo. Girato nell’entroterra ligure in un paesino che si chiama Rialto ai piedi del Colle del Melogno, un posto che a noi è molto caro, ci si andava a fare il bagno da piccoli.
Siete un gruppo, trovate delle difficoltà organizzative, relazionali o fila sempre tutto liscio?
Suoniamo insieme dal 2009, eravamo proprio piccolini! Ci sono state varie mutazioni, ma noi quattro siamo la base fin dall’inizio. Per fortuna tra di noi è andato sempre tutto bene, ci conosciamo da tanto tempo e siamo tutti dello stesso Paese.
Avete collaborato con Marco Barusso che vanta collaborazioni con Pooh, Modà e Lacuna Coil, come è stato lavorare con lui?
Per noi è stato sicuramente bello, ci ha istruiti su molte cose. Avevamo anche un po’ d’ansia perché avevamo a che fare con una persona molto competente e molto famosa nell’ambiente. eravamo molto concentrati per eseguire tutto al meglio; abbiamo seguito alcuni suoi consigli che hanno fatto suonare il pezzo molto bene.
Come definireste il vostro genere e quali sono i vostri artisti di riferimento?
Non saprei definirlo perché spaziamo molto. Abbiamo gusti musicali generalmente molto simili, ma che hanno sfaccettature diverse: siamo tutti sull’Alternative Rock, ma ogni componente del gruppo ha anche altre passioni.
Questa mescolanza di generi si riscontra anche nel vostro ultimo singolo?
Sì, anche se il pezzo è stato catalogato più come Alternative Rock: ha una parte iniziale molto “trascinata” per passare poi a una parte più movimentata e sul finale va di nuovo ad allentarsi un po’.
Qual è lo stato di salute del Rock in Italia?
È difficile da definire perché nella scena italiana c’è un altro genere di punta che ha tirato moltissimo come la Trap, non sono un grande fan ma qualcosa ascolto. Secondo me l’Alternative Rock potrebbe avere un gran ritorno anche grazie ad alcune band che stanno riportando in auge questo genere come i Maneskin sicuramente, ma anche i Fast Animals and Slow Kids e i Pinguini Tattici Nucleari.
Ora una domanda che facciamo a tutti i vostri colleghi, a maggiore ragione a voi, che siete liguri, avete seguito Sanremo, vi ha soddisfatto?
Io sinceramente non ho seguito neanche una puntata quest’anno. Sono una grandissimo fan di Fabrizio De André e come diceva lui: “È una gara di ugole”, alcuni dei partecipanti vengono molto aiutati dalle tecnologie attuali.
Siete stati mai tentati da un talent?
Personalmente non sono un fan e non li seguo, mentre altri componenti del gruppo sì, comunque non abbiamo mai avuto l’input di provarci, anche se stiamo provando a rivalutare questa opportunità: la paura è di fare quel successo momentaneo che poi però va a scemare.
Prossimi progetti lavorativi?
Sicuramente far uscire il più presto possibile un EP di 5 o 6 canzoni con video annessi e poi un album completo con un concerto che segua tutto l’album. È tanto che suoniamo e ora abbiamo trovato una nostra stabilità e vogliamo portarla avanti.
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