Bruno Caruso: un continuo sali e scendi, tra emozioni e musica, tra esperienze e concerti, regalandoci tanta bella musica
Artista a 360 gradi e musicista completo. La carriera di Bruno Caruso è stata un continuo sali e scendi, tra emozioni e musica, tra esperienze e concerti. Un viaggio partito non subito, solo in un secondo momento se si pensa ad altri percorsi, ma a differenza di altri si è riuscito a prendere tutto il tempo per capire e conoscere cosa raccontare e come emozionare. Una carriera tardiva, ma ricca di ambizione, per un cantautore che ha saputo aspettare, prendendosi il suo tempo e regalandoci così tanta bella musica. La sua versione del brano di Tiziano Ferro è un’istantanea, una foto di un percorso in costante evoluzione e che annuncerà nuovi grandi e ambiziosi progetti all’orizzonte.
Inizierei subito chiedendoti come va?
Ciao a voi, ovviamente di corsa e in fermento per i nuovi progetti, ma tutto bene grazie.
Di recente è uscita una tua versione di “Ti scatterò una foto” di Tiziano Ferro. Come mai questa scelta?
È stata una scelta abbastanza casuale, premetto che avevo detto addio alle cover ormai da tempo, anche se effettivamente non ne ho mai pubblicata una in studio. Così, proprio in studio, durante una sessione di prove; stavo canticchiando il brano di Tiziano Ferro e l’amico Roberto Picerni (il mio arrangiatore ndr.) ascoltandomi mi ha proposto di arrangiarla e pubblicarla, e così è stato.
Che cosa rappresenta per te questo brano?
È un brano che ogni tanto in acustico ho proposto durante i miei live e credo che emotivamente rappresenti un qualcosa per tanti, così come per me.
La tua carriera da solista è iniziata un po’ più tardi rispetto alla media. Ti sei preso il giusto tempo per le tue idee e la tua musica?
In effetti sì, ma non ho mai fatto calcoli rispetto al tempo ottimale. L’esigenza l’ho espressa nel momento stesso in cui è nata.
Tuttavia, hai recuperato quel tempo perso già alla grande. Tra concerti, album e canzoni. Cosa ci dobbiamo aspettare da te nei prossimi mesi?
Non so se effettivamente io abbia recuperato, anche qui nessun calcolo a riguardo, prendo ciò che viene cercando di essere pronto alle evenienze e, soprattutto, alle cose belle che la vita ci riserva. Per i prossimi mesi vedrò di dare vita ad alcune delle molte cose che sono già pronte, e di questo ne darò notizia via via.
Sei un cantautore e un polistrumentista, ma come nasce la tua passione per la musica?
La mia passione nasce da bambino, scrivevo spesso pensieri e poesie, e dopo che ricevetti in regalo una pianola, accomunai le due cose.
Oggi invece come ti definiresti come artista?
Onestamente non so se definirmi artista o meno, faccio cose inerenti all’arte ma che forse chiamarle così mi pare eccesivo; per come intendo io l’arte vera, mi sento più un operaio della musica.
Hai un aneddoto o una curiosità da raccontarci sulla tua carriera?
Ne avrei diversi di episodi curiosi, durante i live, in studio o sui set dei video e potremmo stare qui a parlarne ore, ma tra tutti mi sento di citare e ricordare i miei compagni di viaggio, quando durante le prove interminabili per i live, pur di non perdere tempo, portavamo in sala le birre e il pane. Ovviamente, il mio compito era quello di portare le soppressate, avendo io la fornitura ufficiale dai miei parenti calabresi, dedicandoci sani spuntini.
Ci puoi già segnalare concerti o prossime uscite discografiche? Insomma, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Posso dire che prossimamente (certamente prima dell’estate ndr.) ci sarà un nuovo singolo e sarà accompagnato da un video, e certamente serate live per vari locali di Roma, questo per il futuro prossimo. Mentre per quello più lontano, invito tutti a seguirmi sui miei social dove pubblicherò di volta in volta tutte le novità.
Articolo a cura di Francesco Nuccitelli