Nino Bruno e le 8 tracce e il nuovo lavoro “Utop-ia-o”, un album ricco di sfumature e suonato alla vecchia maniera, per un incontro intenso con il moderno e l’attualità
È uscito “Utop-ia-o”, il quinto lavoro discografico del gruppo Nino Bruno e le 8 Tracce, fuori per Goodfellas Edizioni.
La band, formata da Giulio Fazio (tastiere), Nino Bruno (chitarre e voce), Peppe Sabbatino (batteria), Massimiliano Sacchi (fiati), Zaira Zigante (voce), torna con un “surreale” nuovo capitolo musicale affiancato dalla produzione artistica di Marco Messina (99 Posse) che ha curato il missaggio e la produzione artistica.
In “Utop-ia-o” si parte leggeri, con poche sovrastrutture, si sorride a mostri seriosi (“Mamma mia che brutte facce”) e si flirta impunemente con una grande sconfitta nazionale, attraversata a passo di on’nagata come fosse un’occasione da non perdere (“Viva Caporetto”).
Un album ricco di sfumature e suonato alla vecchia maniera, per un incontro intenso con il moderno e l’attualità. Un quinto lavoro che si discosta dai precedenti e che regala nuove emozioni e nuove sonorità. Studio, passione e lavoro nel nuovo progetto della band.
Partirei con una domanda semplice e che può sembrare anche banale: come stai?
Siamo riusciti a portare a termine questo album e a farlo uscire. Quindi mi sento bene e felice, anzi, ci sentiamo bene e felici. Oggi non è scontato riuscire a portare a termine un progetto così. C’è un bel senso di soddisfazione. Poi, saremo ancora più felici quando capiremo le sensazioni e le considerazioni di chi ascolterà questo progetto.
Fare un album completo è un gesto quasi rivoluzionario in un momento, come quello attuale, dove si fanno solo singoli per le piattaforme…
Non è sicuramente semplice proporre oggi un album completo. C’è bisogno di una motivazione solida alla base, anche perché, per completare un progetto come questo, devono allinearsi determinati tasselli e bisogna trovare anche la giusta alchimia e i pezzi adatti. All’interno, infatti, sono presenti quei pezzi che in qualche modo si completano tra loro, per la musica o per il messaggio da mandare.
Com’è nato però questo progetto, perché in “Utop-ia-o” proponete generi e sonorità diverse rispetto al passato…
Nasce dal gusto della sfida e di provare a percorrere una strada nuova. Il cambiamento nasce dall’esigenza di sperimentare un qualcosa di nuovo. Di uscire dalla nostra comfort zone e confrontarci con le evoluzioni del pop degli ultimi anni. Volevamo confrontarci con l’attualità.
Qual è l’esigenza che si porta dietro questo album?
Nasce da un’esigenza di vita e di musica. Questo album è figlio di un percorso ad ostacoli, tra motivi personali e di scelte. Un album in salita, ma che spero possa regalarci tante soddisfazioni. La nostra grande gioia è stata portare a termine questo progetto.
Qual è stato invece il brano che vi ha ispirato?
“Mamma mia che brutte facce”, questo brano è uscito come singolo trainante, ma stavamo già pensando all’album.
L’estate è alle porte, ma state ragionando anche ad un tour per portare “Utop-ia-o” in giro per l’Italia?
A maggio, all’auditorium di Napoli, ci sarà la prima data di presentazione dell’album. Per le altre date, siamo ancora in attesa, ma appena possibile, le comunicheremo a tutti.
Cosa ci si deve aspettare da un vostro live?
Che non sarà mai lo stesso concerto! Ogni serata avrà elementi e parti diverse. Ci si può aspettare quindi di tutto. Ogni live non sarà mai uguale al precedente.
Articolo a cura di Francesco Nuccitelli