Riccardo Del Turco: “Rieccomi… 50 anni dopo!”

Riccardo Del Turco dopo 50 anni  torna con un album di inediti “I colori della mia vita”, una celebrazione dell’amore

Riccardo Del Turco: "Rieccomi... 50 anni dopo!"
I colori della mia vita – Riccardo Del Turco – Cover

Sono passati 50 anni dall’ultimo album di inediti; eppure, lui non è mai sparito dalle scene musicali, tantomeno le sue canzoni diventate veri e propri evergreen della canzone italiana. Stiamo parlando di Riccardo del Turco: pezzi come “Luglio” (vero e proprio tormentone del 1968), Figlio unico oppure Cos’hai messo nel caffè hanno fatto storia, anche se la sua attività nel mondo musicale è andata ben oltre, confermandolo come autore raffinato per Ornella Vanoni, Andrea Bocelli, Riccardo Fogli, Patty Pravo.

Così, dopo tanta musica è il momento di tornare, esattamente dopo 5 decenni con un album di inediti “I colori della mia vita”, 13 brani che rispecchiano profondamente sorprendentemente intimistici.

Riccardo come definiresti questo inaspettato e piacevolissimo ritorno?

Si tratta di lavoro maturo e riflessivo, intriso di una poetica che celebra l’amore in tutte le sue sfaccettature. Questo nuovo album è un’opera che parla di amore, di vita, e di quel desiderio insaziabile di continuare a creare e a vivere pienamente, senza lasciarsi sopraffare dal peso degli anni.

Non posso non chiederti: come mai dopo ben 50 anni?!

Ci sono tante ragioni… Avevo bisogno dell’ispirazione giusta per tornare raccontando della mia vita e delle mie consapevolezze.

Riccardo Del Turco: "Rieccomi... 50 anni dopo!" 1
Riccardo Del Turco

Quale canzone senti maggiormente vicina?

Sono tutte canzoni con temi più profonde, in linea con la mia vita, dato che hanno avuto una lunghissima gestazione.

 Ti aspettavi che “Luglio” diventasse uno dei primi tormentoni estivi?

Assolutamente no e non so nemmeno quanto ha veduto questa canzone molto leggera… Uscì proprio nel 1968 in pieno subbuglio generazionale: con il grande Giancarlo Bigazzi volevamo fare una canzone semplice e pura, lontana da temi pesanti che il cantautorato dell’epoca affrontava. Proprio per questo è stata considerata una canzone minore.

Tuttavia è arrivata al cuore della gente e anno dopo anno si è imposta diventando una canzone senza tempo, riscuotendo un grande successo anche all’estero: la versione francese, interpretata da Joe Dassin, raggiunse anch’essa il primo posto in Francia ed in Canada con il titolo Le petit pain au chocolat.

Articolo a cura di Alberto Nano

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