Neidia: fuori il nuovo singolo “Medioriente”

Neidia: una voce dal “Medioriente”, un richiamo alla sua terra e apre le porte del suo nuovo mondo artistico con un brano che accende una luce sul tema della diversità

Neidia: fuori il nuovo singolo “Medioriente”
Neidia

Nadia Gomma, in arte Neidia, è una cantautrice Italo Egiziana, nata da mamma italiana e papà originario del Cairo. Le sue origini la spingono a ricercare delle sonorità che caratterizzano i due diversi continenti dai quali proviene, ricreando uno stile che riflette perfettamente l’idea di “unione di due mondi”. “Medioriente” racconta l’incontro di due personalità opposte che si completano grazie alle loro diversità, abbattendo le barriere sociali costruite nel tempo dai poteri forti, per perseguire interessi prettamente personali. Spesso l’apparenza inganna, bisogna saper andare oltre e vedere il bello.

Buongiorno Nadia e benvenuta tra di noi! Come stai e come ti trovi in questo periodo lavorativo della tua vita?

A livello musicale è un periodo un po’ particolare perché ho 30 anni e sappiamo bene come nella discografia italiana meno anni hai e più opportunità hai. Ho sempre quel senso di fretta per poter far sentire la mia musica, vivo sempre di rincorsa. Ma non sempre tutto dipende dall’artista; il mio amore per la musica è viscerale e non. Anche se non arriva il successo, non smetto di fare musica, è una parte di me importante.

Che ruolo occupa oggi la musica nella tua vita?

Occupa un bell’80%. Faccio anche altri lavori per potermi mantenere ma non sempre vengo ben vista dagli altri datori di lavoro per questo mio obiettivo che richiede comunque molto tempo ed energie.

Come hai scelto il tuo nome d’arte “Neidia”?

Non l’ho scelto io. Un mio amico, invece di chiamarmi Nadia, storpiava il mio nome in Neidia e pensandoci suonava carino. Tra l’altro, non è un nome che si utilizza nel mondo arabo.

Come trovi l’ispirazione?

Sono molto spontanea, non seguo schemi. Affronto tematiche sociali, non mi importa parlare dei soldi o del sesso come fanno i giovani trapper di oggi; posso anche farlo ma gli do una connotazione diversa, cerco di scavare le problematiche. Nessuno parla quindi spetta ai cantautori farlo.

Quali sono state le tue influenze musicali?

Sono cresciuta a pane e Giorgia, Elisa e Laura Pausini. Ho seguito le loro orme e ho lasciato un po’ indietro le mie. Ora mi sono distaccata perché avevo altro da dire e in modo diverso, cercandomi di adeguare alla discografia attuale.

Neidia - Medioriente - Cover
Neidia – Medioriente – Cover

Riguardo le tue origini italo egiziane, quali differenze hai trovato tra queste culture, musicalmente e non?

Musicalmente ci sono molte differenze, vengono utilizzate delle scale diverse. Se questo viene unito alle nostre sonorità escono fuori dei pezzi pregiati, quindi ho pensato di fare questo tipo di lavoro. Spero di poter educare l’orecchio, in particolar modo quello italiano, ad ascoltare pezzi che vadano oltre la classica musica patriottistica e commerciale. A livello culturale sono due mondi quasi opposti, e parliamo di valori morali, religiosi e non solo.

Sei riuscita a trovare un equilibrio?

Per trovarlo ho sofferto, non sempre vengono accettate determinate scelte. Tutt’oggi pago le conseguenze di questo equilibrio però per me la libertà di pensiero non ha prezzo. Il rapporto personale con la religione o con la cultura in generale è mio e non deve essere di nessun altro.

Quanto ti senti legata alle tue origini? Una parte del tuo cuore è ancora fermo lì dove hai vissuto?

Al di là di qualsiasi cosa, io ho quel sangue e non posso ripudiare nulla. Sento radici molto forti da entrambe le parti.

A tal proposito parliamo del tuo ultimo singolo, “Medioriente”? Come nasce questa canzone e che significato ha per te?

Questa canzone è una sorta di gratitudine. Ringrazio in particolar modo una persona che mi è stata molto vicina. Il mio carattere non è sempre facile, a volte ho degli attacchi di ira e sono impulsiva. Nonostante io sia poco diplomatica, questa persona ha capito che sono genuina e buona di cuore e l’ho voluta omaggiare in questo brano. Questo mio “difetto” fa anche un po’ parte della mia cultura, gli arabi hanno il sangue e la testa calda, tendono ad essere iracondi ed io mi ci ritrovo abbastanza. Ma c’è anche tanto altro nella nostra cultura: colori, profumi, sapori immagini; ho voluto rimarcarlo nel testo perché ci tengo.

C’è un messaggio che vuoi evidenziare?

Il messaggio è saper andare oltre queste dicerie che vengono propinate dai poteri forti per annientare una popolazione piuttosto che un’altra. Le persone hanno paura di conoscerci e di viverci ma chi è veramente intelligente va oltre i racconti degli altri, non si ferma alle apparenze. Con il Medioriente si è sempre presa la scusa della religione, pur non conoscendola, per fare terrorismo. Con questa canzone cerco di sensibilizzare e di non soffermarsi alla prima informazione. Ho scelto proprio questo titolo per far luce su questa situazione.

Ti vedi cambiata rispetto ai tuoi esordi?

Moltissimo. A livello personale, prima ero timidina, non volevo far niente se non nella mia cameretta. Adesso invece mi butto, sperimento e mi metto in gioco.

Ci racconti l’esperienza con Area Sanremo?

È stata l’esperienza più bella della mia vita. Sono arrivata finalista ma, al di là del risultato, ho conosciuto tantissime persone con le quali intrattengo rapporti tuttora. È stata un’opportunità di aggregazione e si sono aperte nuove possibilità.

Neidia: fuori il nuovo singolo “Medioriente” 2
Neidia

Come hai superato le difficoltà che hai incontrato durante la tua gavetta?

Con la frustrazione, c’è stata e ci sarà sempre. Con il tempo ho trovato l’equilibrio giusto per poterle gestire. Una delle grandi frustrazioni ricevute è iniziare un grosso lavoro e sapere che fosse un lavoro a termine. Nella musica ho capito che non c’è l’indeterminato, sei sostituibile e non dipende da te ma da altre logiche come il mercato.

Come occupi il 20% rimanente del tempo che hai a disposizione?

Studio. Sto conseguendo una laurea in scienze dell’educazione. Mi interessa molto il lato educativo e pedagogico, mi piacerebbe entrare al conservatorio musico-terapia e uno dei requisiti principali è la laurea.

Se ti chiedessi di descrivere la tua musica con tre aggettivi quali useresti?

Originale, educativa e unica.

C’è una frase o un verso che hai scritto a cui sei legata o che ti rappresenta?

In quest’ultima traccia in particolar modo quando dico “mi piaci quando dici che ricordi il Medioriente, quando faccio i disegni con l’hennè sulla mia pelle”. Non tutti dicono a primo impatto che io sia araba, non si nota subito. C’è stato un bel miscuglio con mia mamma che è italiana. Tutto al contrario di mia sorella che sembra più mediorientale di me.

Programmi per il futuro?

Stiamo lavorando ad un EP. In questa stagione uscirà un nuovo brano.

Un sogno musicale che speri di realizzare?

Avere una risonanza forte ed internazionale come quella di Laura Pausini. Non per la fama o il successo, ma perché vorrei essere un modello educativo per tante persone che si sono smarrite nel tempo.

Articolo a cura di Simone Ferri

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