Androgy̆nus, una “Danza magica” per l’artista che è stato accostato a Battiato e Battisti

Androgy̆nus 1

Solide basi classiche per Androgy̆nus  che dopo gli studi al Conservatorio ha però preferito concentrarsi sulla musica moderna. Nasce così “Danza magica”, di cui l’artista che è stato accostato a Battiato e Battisti ci parla in questa intervista…

Ciao, innanzitutto ti chiedo di presentarti agli amici di Muisca361…

Ho iniziato a suonare a 7 anni, ora ne ho 26, ho iniziato con il violino perché mio padre era un liutaio. Uno strumento difficile infatti l’inizio è stato travagliato, un po’ me lo hanno fatto odiare, ma poi a 13 anni mi sono rifugiato nella musica rock che mi era molto più vicina. Lo scorso anno mi sono diplomato al Conservatorio, ma ho sempre preferito dopo la scuola fare musica moderna.

Quali sono i tuoi cantanti o gruppi di riferimento?

Su la Repubblica di Firenze mi hanno paragonato a Battisti e a Battiato, un paragone piuttosto ambizioso, non mi sento all’altezza. Poi sono stato molto influenzato dall’elettronica come i Justice, gli MGMT, i Ratatat, gruppi internazionali, in Italia invece Andrea Laszlo De Simone, il suo “Uomo Donna” è stato un disco con cui ho avuto una rivoluzione interiore, perché ha fuso lui Battiato e Battisti, non io!

È uscito “Danza magica” vuoi parlarcene?

Si tratta di un brano molto metaforico che parla di come le cose oscure siano un mezzo che ci permette di elevarci, di diventare esseri totali non avendo più paura perché ti permettono di comprendere anche il tuo lato buio.

In questo testo la notte non è associata alla paura e angoscia ma diventa simbolo di bellezza che concilia la conoscenza di sé…

Esatto, è inevitabile conoscere quel lato perché non si può scappare per sempre dalle cose inconsce, dalle cose che ci fanno paura. Io penso che stiamo molto bene, almeno apparentemente, perché non ci pensiamo troppo a quello che succede nel mondo, però abbiamo altre paure, come quella di non fare successo, questo tipo di paura è dettata solo dal fatto che non abbiamo altri valori, abbiamo solo il valore esteriore di dovere essere qualcuno.

Molto bello anche il video che si rifà a Omega di Donald Fox, successo degli anni ’70, anche per altri versi ti ispiri a quegli anni?

In realtà non lo conoscevo, dovevo dare un volto visivo alla canzone, ho trovato questo cortometraggio che ho rimontato, ma era perfetto già così. Sono orientato verso gli anni ’70, anche se oggi vanno di moda di più gli anni ’90. Io sono più per i ’70, è più un fatto personale, di gusto, non è una cosa scelta per un motivo particolare, c’era una innocenza diversa…

Tra l’altro è stato restaurato con l’intelligenza artificiale, che fa tanta paura, ma ha anche effetti positivi…

L’intelligenza artificiale è una cosa molto positiva, ci sono dei casi in cui andrà a sostituire l’uomo, qualcuno perderà il lavoro, come è stato con noi con Spotify, ma il mondo va avanti, l’intelligenza artificiale deve essere sviluppata e noi dobbiamo imparare a conviverci.

Oggi imperversano i Talent, cosa ne pensi, ti andrebbe di partecipare?

Secondo me si sconfina in un mondo che è più spettacolo, fare audience, televisione. Non ho niente in contrario, ma non mi piace quello che viene proposto. Mi pare che si guardi di più la storia o un particolare carattere del cantante…

Prima di lasciarci vuoi rivelarci i progetti futuri?

Ci saranno una serie di date che si possono consultare attraverso i miei canali Instagram, Facebook, Youtube…

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Ruggero Biamonti
Ruggero Biamonti
Autore con esperienza decennale presso importanti realtà editoriali quali Rumors.it (partner di MSN), Vivere Milano, Fondazione Eni e Sole 24 Ore Cultura, si occupa di temi che spaziano dall'intrattenimento al lifestyle.
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