Maurizio Costanzo pubblica l’album “La faccia delle persone”, un disco ricco di sonorità e atmosfere raffinate, intime e riflessive
Maurizio Costanzo, “Mia madre ha il Parkinson, secondo singolo in radio, è un commovente momento autobiografico, raccontato con parole emotivamente forti
Il cantautore bolognese (di origine calabrese) Maurizio Costanzo pubblica un album “La faccia delle persone” (etichetta Parametri Musicali) ricco di sonorità e atmosfere raffinate, intime e riflessive. Un disco – disponibile in formato fisico, in digital download e su tutte le piattaforme streaming – che non rincorre la radiofonicità disperata, non fa la voce grossa con melodie che strizzano l’occhio agli imperativi estetici e ai giochi seduttivi del mercato discografico. E non chiama a raccolta gli ormai abusati clichè della musica pop attuale.
L’artista bolognese muovendo da un’ottica discorsiva-cantautorale riesce a porre l’accento su tematiche sociali e attuali che fanno parte della sua biografia: nostalgia, amori sognati, sconfitta e rinascita, riconoscimento della forza rigenerativa del mondo femminile, imperscrutabile dolore di fronte alle estreme conseguenze della malattia degenerativa di sua madre.
Un mondo privato che viene raccontato con passo felpato e innegabile capacità immaginativa, attraverso l’uso di un linguaggio semplice, poetico e un uso delle parole finalizzato a creare “incisi” letterari d’effetto.
Questo suo primo lavoro discografico nasce subito dopo l’incontro con Roberto Costa, figura di riferimento della musica leggera italiana, arrangiatore e collaboratore storico di Lucio Dalla, Ron, Luca Carboni, Mina, Gianni Morandi. La collaborazione tra i due inizia casualmente davanti a una birra consumata in un locale bolognese e prosegue con quattro mesi di elaborazione e progettazione sonora in uno studio di registrazione.
Già il titolo, “La faccia delle persone”, è una dichiarazione d’intenti e uno slogan che sintetizza il contenuto dell’album: scrutare le diverse personalità e le variegate identità insite in noi, con cui conviviamo quotidianamente. Sulla copertina, infatti, Maurizio Costanzo appare travestito da impiegato, turista, prete, teppista, clochard, marinaio e donna.
“Biancaneve spezza il pane / la vita che viene e poi muore / la sete che rimane / e un foglio scritto col suo nome / Poi arriva un temporale / porta via ogni dispiacere”, recita il testo di Biancaneve, canzone che ci immerge nelle difficoltà che le donne affrontano nell’arco della propria esistenza. Ma come la fiaba anche in questo brano il messaggio è chiaro: nonostante le avversità, le contraddizioni e gli ostacoli, la vita positiva è alla portata di tutti.
In “Mia madre ha il Parkinson”, canzone dal forte sentimento autobiografico, l’artista riflette sulla sua esperienza accanto a una persona costretta a vivere con una malattia degenerativa: “la memoria chiusa in una stanza / le spalle come un filo di cartone / o la neve quando muore sui muri / o nel mare”, sussurra Costanzo, con parole emotivamente forti.
“Aspettando amore ”, l’ultimo brano del disco, evidenzia come è facile arrivare al punto di perdere l’equilibrio interiore se manca l’amore. “Mia nonna ancora aspetta / davanti a una finestra / che si sciolga la neve / e che arrivi l’amore”: in pratica nessuno sfugge a questa regola. E per amore non si intende necessariamente quello tra uomo e donna, ma qualsiasi tipo, anche platonico.
Per Maurizio Costanzo i primi passi nel mondo della musica risalgono a molti anni fa: dopo il diploma in Conservatorio e la laurea all’Università di Bologna inizia la carriera di musicista classico. Decide negli anni poi di intraprendere anche l’attività di giornalista, scrivendo per diversi quotidiani nazionali e curando per la casa editrice, Kore Edizioni, riviste di design e architettura. Solo successivamente arriva la scrittura di testi cantautorali. Arriva l’amore per la musica leggera. E arrivano nuove strade da percorrere.
Questa la tracklist dell’album di cui Maurizio Costanzo è unico autore, sia dei testi sia della musica.
- Tutto quello che rimane
- Cercami
- Mi perdo in un bicchiere
- Biancaneve
- Mia madre ha il Parkinson
- Come in una favola
- L’ultimo giorno
- Aspettando amore
Articolo di Gaetano Reggente