Un cofanetto, intitolato “Fonte D’Amore“, è in uscita il 18 novembre 2017. Contiene quattro cd e ripercorre alcune tappe fondamentali della carriera di Giuni Russo, l’indimenticabile interprete di tanti successi scomparsa nel 2004 a soli 53 anni. Un cofanetto dedicato anche alla memoria di Carlo Bixio, editore e produttore televisivo, che fu amico di Giuni e figura importante nella sua carriera artistica.
Ci sono personaggi che, anche quando scompaiono, in qualche modo restano, anche al di là dei propri lasciti artistici, per quanto importanti essi siano. Giuni Russo è uno di questi personaggi. La sua voce infatti la rese un esempio unico e per moltissimi versi tuttora inimitabile, nel panorama della musica leggera italiana: nessuno o nessuna ha saputo, potuto o voluto prendere il suo posto. Quando un brutto male la portò via ormai dodici anni orsono, aveva saputo farsi apprezzare in maniera trasversale da un pubblico che abbracciava giovani e meno giovani, melomani e aficionados di Sanremo cantando un repertorio quanto mai vasto ed eterogeneo, mostrando, con i fatti prima ancora che con i proclami, che al mondo esistono solamente due tipi di musica: quella fatta bene e quello fatta male. E che per classificare la musica nella categoria “fatta bene” sono necessari diversi elementi: talento, ispirazione, studio, applicazione, ricerca e serietà. Tutte qualità che Giuni aveva e che per l’appunto, ha saputo esprimere in canzoni leggere come Alghero, Limonata Cha Cha Cha o Un’estate al mare, così come con il repertorio classico, quello napoletano, la collaborazione con Battiato, la musica colta e quella di sperimentazione e d’avanguardia.
L’occasione, casomai ne servisse una, per parlare ancora una volta di Giuni Russo è oggi offerta dalla pubblicazione, il prossimo 18 novembre, del cofanetto Fonte D’Amore. A trent’anni dall’uscita di due suoi album di grande successo (Giuni del 1986 e Album dell’anno seguente) quattro cd che contengono materiale diverso (i suoi più grandi successi e non soltanto) dedicato alla memoria di Carlo Bixio, editore e produttore televisivo che seppe esserle amico nella vita e artefice, nella professione, del suo ritorno sulle scene dopo alcuni momenti di difficoltà.
La scelta di non privilegiare in questo cofanetto il repertorio di Giuni Russo sicuramente più noto e commerciale con una semplice raccolta dei suoi maggiori successi di vendita non deve stupire. È di fatto necessario avere un quadro a tutto tondo di quanto la sua arte la potesse sostenere sia che affrontasse canzoni più leggere (compresi alcuni tormentoni estivi che hanno segnato gli anni ’80) che musica contemporanea e sperimentale. La sua celebrata estensione vocale infatti non era semplicemente una particolarità, ma uno strumento usato con intelligenza al servizio della musica.
Distribuito dalla Artist First, Fonte D’Amore è pubblicato dalla GiuniRussoArte, associazione senza fini di lucro fondata da Maria Antonietta Sisini (la donna che è stata compagna e collaboratrice di Giuni Russo per quasi quarant’anni) per salvaguardare e promuovere il patrimonio artistico di una grande cantante. Unica e irripetibile. Una artista che, proprio per via di questa sua assoluta e coraggiosa unicità, è impossibile dimenticare.