Autore di alcuni dei più recenti successi di Tiziano Ferro, Emanuele Dabbono ha pubblicato il suo nuovo album, “Totem”. Ed è fatto di musica intima e libera
Lasciate per un attimo da parte “Incanto”, “Il conforto”, “Lento/Veloce” e “Valore assoluto”: sono grandi successi, interpretati da Tiziano Ferro e scritti insieme a Emanuele Dabbono.
Stavolta, con “Totem”, Emanuele Dabbono veste i panni di cantautore, che gli appartengono esattamente come quelli di autore. E lo fa con un disco acustico, registrato in tre giorni in una chiesa sconsacrata nella sua Liguria, ad Arenzano, «Perchè non volevo un’atmosfera asettica» (quindi no, non suona come un disco di Tiziano Ferro, ed è giusto che sia così).
È un album che ha un’origine lontana, pensato per 20 anni. «Quando è mancato mio padre», spiega Emanuele, «sono partito per l’Irlanda: lì sono rimasto più del previsto, facendo il busker e suonando nei pub. Ho deciso che quel luogo era da amare, anche se l’Irlanda è rimasta a lungo soltanto la mia amante segreta. Poi, Tiziano (Ferro, nda) mi ha detto “Perché non sveli il lato dolce di te? Quello che piace di più delle canzoni che scrivi secondo me è proprio la tua dolcezza”. Ho quindi buttato giù la maschera e fatto la musica che amo».
Con “Totem” Emanuele trova un suono intimo, «Slegato dalle logiche di mercato, da quello “che va” e anche dai sintetizzatori. Però è un disco molto libero e molto mio». Ed è un manifesto, «Un simbolo sacro come lo sono i totem per gli indiani d’America. Valori come fedeltà, amore e amicizia mi rappresentano. Quello che ascoltate nel disco sono io».
Fedeltà, amore e amicizia sono anche tre concetti che si ritrovano in uno dei simboli dell’Irlanda, l’anello claddagh: l’Irlanda aleggia in tutto questo disco. Così come aleggia la presenza di Tiziano Ferro, che di “Totem” è l’editore. Quindi, apriamo una parentesi: «Scrivere con e per Tiziano significa dire la verità, comunicare qualcosa che duri più di un’estate. Significa cercare la bellezza. Quando scrivo per me il principio base, la verità, è uguale; come artista però hai più responsabilità, devi guardarti allo specchio con assoluta sincerità. Con “Totem” ho fatto proprio questo: ho cercato la mia verità e l’ho detta, senza pressioni».
E Tiziano, cosa pensa del tuo album? «Mi ha detto “Compro il cd e me lo metto in macchina”. Lui, essendo l’editore, il disco ce l’ha, è suo. Questa frase dimostra il suo sostegno concreto».
Se vi state chiedendo qual è il primo singolo di “Totem” sappiate che non c’è: «Questo progetto non cerca di pompare un singolo nelle radio. Non è il mio intento, perchè il disco va presentato nella sua interezza. Ringrazio chi ha creduto a questa mia follia».
Salutiamo Emanuele Dabbono con un pensiero sul prossimo Festival: «Sanremo non si sposta. Prima di andarci mi piacerebbe dimostrare ancora qualcosa». Emanuele, sappi che noi ti aspettiamo.
Per chi volesse apprezzare “Totem” dal vivo, è in programma una presentazione live nella chiesa sconsacrata di Arenzano il 15 dicembre. Il tour arriverà nell’estate 2018. Intanto, Emanuele Dabbono ha regalato un assaggio di “Piano” a Musica361.