Vallanzaska, l’orso giallo è il nuovo disco dello storico gruppo

L’orso giallo è il nuovo disco dei Vallanzaska: ecco tutto quello che c’è da sapere.

Vallanzaska, l'orso giallo è il nuovo disco dello storico gruppo
Vallanzaska, l’orso giallo è il nuovo disco dello storico gruppo.

Pionieri della musica ska punk, con una carriera alla spalle di tutto rispetto. Stiamo parlando dei Vallanzaska, che hanno pubblicato il loro nuovo album. Si chiama L’orso giallo e tratta il tema dell’ansia. Ma non solo. Abbiamo parlato proprio con loro e scoperto qualcosa di più sul disco e sulle loro esperienze.

Gruppo storico, con ben 10 album alle spalle e 25 anni di attività. Ultimo lavoro della Ska Band è il nuovo album L’orso giallo. Come si è evoluta la vostra musica negli anni?
Si è evoluta molto più ultimamente, negli ultimi due anni, rispetto ai primi 24 della nostra storia. Ci hanno chiamato puristi dello ska, che non corrisponde alla realtà. Ora ci guida la voglia di divertirci con anche altri generi, ci piace variare dal punto di vista degli arrangiamenti, della scrittura. La “vallanzaskosità” rimane comunque, nei testi. Ma, in fondo, anche quando scriviamo “DUBai”, che di ska non ha niente, ma è un dub estremamente cupo, si percepisce che è una nostra canzone. In sala prove, prima di cominciare a ripassare le scalette, suoniamo liberamente. Abbiamo visto che ci diverte tantissimo. Da lì anche il motivo di un nuovo approccio stilistico, fino alle nuove canzoni registrate dal fido Michele Gas.

In questo album, oltre a trattare  vari temi della società attuale e di quanto non funziona al suo interno, affrontate il tema dell’ansia. Quali sono le vostre ansie e diciamo anche paure?
Non le conosciamo nel profondo, per questo ci fanno ancora più paura. L’ansia di cui parliamo è però la tematica di solo alcune canzoni, come Soia, dal cui testo abbiamo preso il verso “orso giallo” che dà il titolo al nostro nuovo lavoro. Però parliamo anche di fantapolitica da disaster movie in Donald Trump. Ansia anche qui. D’altronde il mondo è così, per quanto ci sia ancora spazio per le emozioni e l’amore, come cantiamo in Butterfly.

Qual è, invece, secondo voi, il tema che può maggiormente colpire il pubblico?
Non saprei, dovrei guardare i trend del momento, sempre che sia davvero quello che segue il pubblico. Non abbiamo mai pensato veramente di seguire i trend. Anche perché nel momento in cui li insegui, sono già passati, non sono più trend.

Perché i nostri lettori dovrebbero ascoltare L’orso giallo?
Perché è la prova fisica di una metamorfosi storica.

L’insolita copertina è firmata da Davide Romagnoni. Com’è nata questa scelta?
Sono io che ti rispondo, cantante ma anche autore del disegno di copertina. Volevo fare qualcosa che incuriosisse, qualcosa di strano, che strizzasse l’occhio alla pop art, e comunque mai visto. Altro che trend.

Il 27 ottobre è partito il vostro tour, che terminerà il 16 dicembre. Oltre a far ballare e cantare, quali sono le vostre aspettative, quali le soddisfazioni che vi fanno dire di aver fatto un buon tour?
Beh la cosa principale che guardiamo è la risposta del pubblico ai nostri concerti. Quanta gente c’è, se si diverte, cosa ci chiede, che canzoni nuove canta. Altre date sono in arrivo, a coprire anche tutta l’estate. Già questa estate 2017, invece, abbiamo presentato nei live un po’ delle nuove canzoni e il pubblico è rimasto sorpreso. Se la rideva, se la cantava. Tutto grazie al passaparola. Ora il disco è uscito, vediamo cosa succede.

Che effetto vi fa essere considerati i pionieri della musica ska punk? Quale  consiglio vi sentite di dare a chi vuole entrare nel mondo della musica e approcciarsi a questo genere?
Di non fare canzoni copia incolla con quelle dei vostri miti. Meglio imparare le originali, crescere e crearsi uno stile proprio, riconoscibile e condiviso dal pubblico, unico motore per la sopravvivenza. E poi, infine, avere il coraggio di cambiare quando senti che vuoi cambiare.

Oltre al tour, quali sono i vostri programmi per il prossimo futuro? Come trascorrerete le vostre vacanze Natalizie?
In famiglia le vacanze di Natale. Siete comunque tutti invitati a casa del nostro batterista Bini che accoglie tutti i lettori a casa sua per la cena del 25 dicembre. Mentre dal 2018 porteremo ancora in giro, anche all’estero, un solo verbo. Quello dell’orso giallo.

Vallanzaska, l'orso giallo è il nuovo disco dello storico gruppo

Condividi su:
Camilla Dalloco
Camilla Dalloco
Laureata in Lettere all'Università degli Studi di Milano, scrivo per passione e leggo per diletto, fin da piccola. Curiosa, eterna sognatrice ed amante dei viaggi: vorrei fare della mia più grande passione un vero e proprio lavoro perché "il mestiere del giornalista è difficile, carico di responsabilità, con orari lunghi, anche notturni e festivi, ma è sempre meglio che lavorare".
Top