L’incontro con uno dei fenomeni musicali del momento, un gruppo che nonostante la vittoria sfiorata continua a fare incetta di consensi e gratificazioni.
In fondo hanno vinto anche loro: Damiano, Victoria, Ethan e Thomas, i quattro giovanissimi componenti dei Maneskin, la band rivelazione dell’undicesima edizione italiana di X Factor. Nonostante il secondo posto alle spalle di Lorenzo Licitra, il loro inedito “Chosen” colleziona record e si è aggiudicato il disco d’oro raggiungendo le 25.000 copie vendute. Li abbiamo incontrati per sentire dalle loro voci il racconto di questo positivissimo momento che stanno vivendo.
Ciao ragazzi, benvenuti su Musica361. Come descrivereste il vostro percorso ad X Factor?
Davvero incredibile, abbiamo visto concretizzarsi un sogno, questa esperienza la consideriamo un po’ come un assaggio, adesso vogliamo che diventi la nostra realtà. Poi la finale è stata fantastica, eravamo insieme ad altri tre amici e ha vinto Lorenzo che se lo meritava, perciò tutto è andato come doveva andare.
Suonare al forum è stato come ve lo aspettavate?
Una grande emozione, la nostra fortuna è stata quella di fare l’apertura, diciamo che l’opening ci ha tolto un po’ di responsabilità proiettandoci in quella che sarebbe stata l’intera serata. Quell’esibizione ha smorzato tutta la tensione, il resto è stato solo concentrazione e carica.
Non siete per nulla amareggiati di aver sfiorato la vittoria dopo essere stati considerati i vincitori alla vigilia?
Dal momento in cui Alessandro Cattelan ha annunciato il nome del vincitore ad ora, non c’è stato il tempo materiale per pensare a nulla, ma forse è meglio così. Alla fine il risultato finale per noi conta poco, siamo fieri del nostro percorso.
C’è qualcosa che credete vi abbia penalizzato? Magari il modo di tenere il palco, così insolito per il nostro Paese?
La nostra presenza sul palco non credo ci abbia penalizzato, anzi, nonostante la nostra giovane età siamo riusciti a tirare fuori cose che non si erano sentite prima, almeno in Italia. Questo è sicuramente un valore aggiunto, non una discriminante.
Come rispondete alle critiche? A chi vi dice di “tirarvela di meno”?
Sin dall’inizio di questo percorso abbiamo ricoperto il ruolo degli antipatici, cosa che in realtà non siamo. A chi pensa che ce la tiriamo, lascio rispondere i fatti: siamo un gruppo con un’età media di diciassette anni, abbiamo fatto delle esibizioni che ad X Factor non si erano mai viste. Noi non ce la meniamo, siamo solo fieri delle nostre capacità e del lavoro che costantemente facciamo. Siamo consapevoli che l’orgoglio può essere confuso con la spocchia, ma abbiamo la coscienza pulita.
Com’è nata ‘Chosen’ e cosa rappresenta per voi?
L’abbiamo scritta poco dopo aver avviato il nostro progetto, rappresenta per noi il momento di svolta dal ‘fare musica per puro divertimento’ al ‘facciamo musica per lavoro’. Il testo parla proprio di questa consapevolezza, del sapere già in partenza che sarà un percorso difficile, che va affrontato di petto altrimenti si corre il rischio di venire schiacciati da questo mondo. Un po’ di sana irriverenza ogni tanto aiuta ad acquisire la forza per andare avanti e non mollare, l’importante è sempre restare fedeli a se stessi con convinzione.
E riguardo al disco d’oro, come avete preso la notizia?
Direi presa bene, anzi benissimo! Come la dovevamo prendere? (ridono, ndr). Una bellissima soddisfazione, non ce l’aspettavamo, speriamo di arrivare pure al platino!
Per concludere, cosa vi aspetta da questo momento in poi?
Tanto lavoro, tanto sudore, per poter continuare a fare ciò che amiamo, raggiungendo sempre più persone possibili.