«Il basket è come se fosse una metafora del mio modo di approcciare la musica» racconta Peligro, il cui album con 9 brani, prodotti con Beatmaker del 21gr. Team, sarà disponibile dall’8 aprile sulle piattaforme digitali per Bollettino Edizioni Musicali/Artist First.
Si intitola “Tutto Cambia” l’album di esordio del rapper milanese Peligro, nome d’arte di Andrea Mietta. L’album sarà disponibile sulle piattaforme digitali da oggi 8 Aprile ed è composto da 9 brani, prodotti con Beatmaker del 21gr. Team.
La nascita di questo disco è fatta di un passato travagliato perché come racconta Peligro: ” Era un progetto nato a quattro mani e due voci, ma poi le cose sono cambiate. Le strade si sono divise e quindi ho dovuto riscriverlo da capo. Non è stato facile dal punto di vista umano, emotivo e musicale. A conti fatti, però, sono contento di come siano andate le cose. Adesso questo album è veramente molto rappresentativo di quello che volevo raccontare.”
Peligro ama raccontarsi e ama scrivere. Si descrive parlando del percorso che ha vissuto fino ad arrivare alla creazione di ‘’Tutto cambia’’.
“È stato un riscoprirmi artisticamente, riscoprire un lato di me che ignoravo; la parte più autonoma e indipendente dal punto di vista creativo.”
Le sue canzoni sono come dei figli per Peligro e, da buon padre, le ama tutte allo stesso modo perché sono parte del suo io più intimo.
“Ogni Secondo, Ogni Minuto”; ”Tutto Cambia”; “Dove Arrivi (Ti Odio E Ti Amo)” feat. Ylenia Lucisano; “L’Obiettivo”; “Sopra Di Noi, Sopra Di Voi”; “Dare Di Più” [Scratch by Dj Zeus]; “Mi Piace Così”; “La Tua È La Mia”; “Partirei” feat. Laica sono le tracce dell’album che rappresentano un identikit completo della vita di Andrea.
Un Andrea che si racconta a 360 gradi anzi 361 parlando anche della sua passione sportiva: il basket, sport che ama perché come racconta: “Esiste un parallelismo tra la pallacanestro e il mio modo di approcciare alla vita che poi io applico alla musica; al fatto che tu possa avere tutto il talento del mondo, ma senza una costante applicazione e senza la voglia di superare i propri limiti ad ogni nuova sfida non si va lontano. Il basket è come se fosse una metafora del mio modo di approcciare la musica”.
Buona fortuna Andrea!!