Alessio Rosati “Raccontami” il nuovo singolo, nasce da una chiacchierata al telefono con un amico e racconta la storia di due persone che si rincontrano e si confortano a vicenda
Alessio Rosati si avvicina alla melodia fin dalla nascita grazie alla sua famiglia che lo aiuta a coltivare questa passione. La musica per lui è un contenitore di fotografie e di momenti attraverso cui rivivere sia i ricordi più belli che quelli più tristi, un posto sicuro dove poter vivere anche ciò che non è stato vissuto. “Raccontami” è un brano che invita a parlarsi apertamente ed a condividere ciò che si sta attraversando, senza farsi togliere da niente e da nessuno il sorriso sul volto.
Alessio, apro questa intervista domandandoti come e quando nasce il tuo percorso nella musica?
È una passione che nasce fin da piccolo, grazie ai miei genitori che ascoltavano il grande cantautorato italiano, da Battisti, passando per Baglioni, fino a Renato Zero. Mi hanno dato da sempre un approccio di qualità alla musica, coltivata poi da me frequentando scuole dove mi insegnavano a suonare la chitarra. Ha sempre fatto parte della mia vita fin dall’età infantile, ho lavorato nei villaggi turistici come responsabile dell’animazione e nei locali come pianobar.
Qual è lo strumento che prediligi?
So suonare bene la chitarra, la porto ovunque e mi ci trovo bene, ma amo molto il pianoforte perché è più completo e corposo.
Ci racconti la storia che c’è dietro il tuo ultimo singolo?
La premessa che voglio fare è che io sono una persona un po’ logorroica, mi piace stare al telefono e sono un ottimo ascoltatore, almeno così dicono. “Raccontami” nasce da fatti realmente accaduti, aggiungendo anche un po’ del personale. Molto spesso all’interno del testo metto anche storie di amici che mi chiamano per avere un confronto e per sfogarsi. In questo caso, la canzone parla di due ex che si rincontrano e lui vede in lei un cambiamento; rivivono il passato raccontandosi quello che hanno vissuto insieme. Lui la invita a confidarsi in un dialogo trasparente, ricordandole di rincorrere i sogni e di provare sempre ad avere quello in cui sperava e credeva senza mai arrendersi.
Ho letto che sei di Roma ma il videoclip del brano è stato girato in Abruzzo. Perché questa scelta?
È una scelta che parte dal regista, Mirko Carbone. Secondo lui lo scenario di Rocca Calascio era più adatto per il mood della canzone. Infatti, è un luogo molto suggestivo che enfatizza il significato del testo e tutte le emozioni che ne derivano.
Di solito per scrivere i tuoi pezzi segui il tuo istinto o hai un metodo tutto tuo?
Il mio metodo nasce dal testo, scrivo quello che in quel momento mi passa per la testa e successivamente modifico anche suonando e dando una melodia.
Quanto vivi la quotidianità della tua città natale e quanto ti influenza poi in fase di scrittura?
Da un po’ di tempo mi sono trasferito in Basilicata in un paesino molto tranquillo, ma Roma ha pro e contro. Ti amplifica la vita come fanno le grandi città, tutto accade più velocemente, impone dei ritmi diversi, più frenetici, fai più conoscenze e più esperienze. Da questo punto di vista il paese ha un’altra mentalità, è più chiuso però hai meno pressioni per lavorare.
In Basilicata come organizzi le tue giornate? Oltre alla musica hai qualche hobby?
Lavoro nell’azienda di famiglia di mia moglie, abbiamo un villaggio turistico. Mi ritaglio sempre il giusto spazio e tempo per me. Sono riuscito a comprarmi un cavallo, è una passione che ho sempre avuto anche nella capitale. Ho il maneggio proprio vicino casa ed è un posto ideale per passeggiare immerso nel verde della natura. Ogni giorno un paio d’ore mi alleno e poi facciamo delle gare.
Prima dell’uscita di “Raccontami”, gli ultimi brani pubblicati risalgono al 2020. In questi anni, in cui ti sei fermato con le pubblicazioni, cosa e come hai vissuto?
In realtà non mi sono fermato, ho sempre continuato a scrivere e infatti ho molte canzoni nel cassetto. È vero che a livello di pubblicazioni mi sono messo in pausa, ma ho notato che nel vecchio modo che avevo di far uscire un singolo usavo una formula più semplice e meno impegnativa, tramite anche l’aiuto di alcuni amici. Con un impegno e una spesa diversa, più blanda, produci dei brani carini ma rimangono fini a sé stessi. Oggi invece ho intrapreso un percorso più completo, composto da un’etichetta, un ufficio stampa, un videomaker e tante altre figure professionali. Ho allargato la mia cerchia e sento che sto crescendo dal punto di vista lavorativo.
Il tuo pubblico ora è formato prevalentemente da amici?
La maggior parte sì, poi ci sono anche tante altre persone che ho conosciuto durante il percorso dell’animazione nei villaggi che ancora mi seguono e mi scrivono. Uno dei miei desideri più grandi è far ascoltare a più persone possibili la mia idea di musica durante un live.
Il lavoro di pianobar e l’animazione che soddisfazioni ti hanno dato in questi anni?
L’animazione è stata sempre una mia grande fonte di piacere, lavoravo nei locali a Roma e durante l’estate partivo e andavo nei villaggi. Ma la vera passione era il teatro, ossia musical, cabaret e tributi a dei cantanti, soprattutto stare sempre a contatto con i ragazzi e organizzare uno spettacolo con loro.
Come gestisci i tuoi profili social?
Per quanto riguarda la mia pagina Facebook c’è un po’ di tutto quello che faccio nella mia vita. Su Instagram ho un profilo ufficiale aperto di recente dove pubblico solo contenuti inerenti alla musica. Ne ho anche un altro che dedico più al mio privato e cerco di non alterare troppo gli algoritmi. In un futuro lavorativo è molto meglio avere un account indicizzato e avviato.
Qual è il sogno musicale che hai nel cassetto?
Essere apprezzato per quello che faccio come artista; non penso ai numeri e alle visualizzazioni, ma mi soffermo sempre sul riscontro delle persone, ai loro feedback sia postivi che negativi. Sono della filosofia de “nel bene e nel male purché se ne parli”. Penso a procedere nel modo giusto sia per me stesso che per gli altri, la cosa più bella è quando la tua musica arriva a chi la ascolta.
Programmi per il futuro?
Con il videomaker abbiamo in mente di girare un secondo video per un altro brano che è già pronto. Potrebbe uscire a giugno o comunque a ridosso dell’estate.
Articolo a cura di Simone Ferri