Artico Festival, Andrea Dellapiana: “Milioni di scintille”

Andrea Dellapiana, Milioni di scintille per l’Artico Festival l’ottava edizione Evento ricco di grandi ospiti per ogni genere e per ogni gusto

Artico Festival Parco della Zizzola_(crediti di Tino Gerbaldo)
Artico Festival Parco della Zizzola_(crediti di Tino Gerbaldo)

Dal 26 al 29 giugno, andrà in scena al Parco della Zizzola di Bra (Cuneo), l’ottava edizione dell’Artico Festival “Milioni di scintille”. Evento ricco di grandi ospiti per ogni genere e per ogni gusto. Da Vasco Brondi a Ditonellapiaga, da Lucio Corsi a Giorgia Fumo, passando per Sandro Cappai, Gaia Morelli, Elso, Napoli segreta e Thru Collected.

Un festival imperdibile, che regalerà emozioni, risate e tanta buona musica. Noi, in attesa di vivere queste suggestioni, abbiamo raggiunto Andrea Dellapiana direttore artistico dell’evento, per farci raccontare qualche aneddoto, qualche curiosità e le sensazioni che si nascondono dietro a questa manifestazione.

Ciao Andrea, manca poco all’inizio di questa ottava edizione. Quali emozioni si provano in questi momenti?

Sono molto più tranquillo rispetto agli inizi (ride ndr.). Otto anni fa è stata la prima edizione e in questi anni mi sono occupato di tutto, con annesso stress e ansia. Ovviamente con il passare delle edizioni, è arrivata la tranquillità delle mie competenze. Quindi, anni fa arrivavo al festival più agitato, ora sono invece abbastanza sereno. Sono orgoglioso di tutto quello che abbiamo fatto e di quello che faremo.

Artico Festival, Andrea Dellapiana: "Milioni di scintille" 3
Andrea Dellapiana

Un festival legato alla provincia è questa la forza dell’Artico Festival?

Artico è più della programmazione nuda e cruda. Siamo orgogliosamente di provincia perché vogliamo distaccarci un po’ dalla tipica forma del festival cittadino. Una forma abusata e forse anche mangia soldi. In noi invece, c’è la volontà di creare un rapporto di fiducia con il pubblico! Mi farebbe piacere che la gente tornasse a casa con un qualcosa di remunerativo per l’anima.

Altra forza della manifestazione, una line up variegata e adatta a tutti per un viaggio tra mille sfaccettature nella musica…

Sicuramente sì! Da un po’ di anni Artico propone due serate musicali per cercare di proporre sfumature diverse. Quest’anno la prima serata vedrà Vasco Brondi e Lucio Corsi, per una serata più contemporanea, ma cantautorale. Invece, la seconda serata vede un’anima più urban con Ditonellapiaga, Napoli Segreta e i Thru Collected. Per ognuno degli artisti in programma, la data ad Artico Festival sarà l’unica in Piemonte quest’estate e quindi sono felice ed orgoglioso di questa line up.

Artico Festival locandina
Artico Festival locandina

Musica e comicità. Infatti, l’Artico Festival partirà con due nomi importanti della stand-up comedy come Giorgia Fumo e Sandro Cappai…

Abbiamo iniziato a fare Stand-up nel 2020 per via del covid e in quel periodo abbiamo dovuto risistemare l’organizzazione del Festival. Abbiamo così scoperto, che il pubblico della stand-up è un pubblico numerosissimo, caldissimo e affamatissimo. Non si limita ai nomi già noti, ma anzi, non si perde una serata. Nomi importanti o emergenti, non importa è un pubblico molto fedele. Ci tenevo così a creare una line up il più possibile omogenea anche tra i generi.

Il claim di questa edizione è “Milioni di scintille”. Un modo per ringraziare chi lavora nel dietro le quinte e anche chi viene a vedere queste serate?

Assolutamente sì! Milioni di scintille perché volevamo rappresentare i diversi tipi di luce che si hanno in un festival. Dalle luci delle stelle, alle scintille come metafora per un nuovo inizio e una nuova speranza. La luce come valore di scoperta, artistica o personale. La scintilla come il simbolo di un futuro luminoso, che noi illuminiamo con il festival e con l’arte.

La condivisione è sicuramente l’obiettivo ampiamente raggiunto, ma qual è il sogno per questa edizione?

La condivisione è una solida realtà per questo festival. Il mio sogno, che provo a realizzare da un paio di anni, ma alla quale non mi arrenderò mai; è di rendere l’Artico un festival dal respiro internazionale. Riuscendo magari a portare anche qualche artista straniero.

Un sogno per la line-up della prossima edizione?

Dico un nome fattibile: i Big Thief. Sono molto conosciuti in America, ma non ancora così irraggiungibili. Quindi spero di realizzare questo mio desiderio. Dormirei sogni tranquilli per almeno un paio d’anni.

In conclusione: questa è l’ottava edizione, tanti sono stati i momenti, le emozioni e i punti di crescita di questa manifestazione in questi anni. C’è un momento particolare che ricordi con maggior affetto di queste edizioni?

Ci sono almeno tre momenti che vorrei ricordare!

Artico Festival (Foto di Aurora Fea)
Artico Festival (Foto di Aurora Fea)

Vai con il primo…

Il primo momento è avvenuto durante la scorsa edizione, abbiamo fatto mille persone e il presidente dell’associazione, mentre suonava Venerus, mi ha fatto vedere una foto di tutte le persone presenti. Lì mi sono commosso, ho capito che stavamo facendo un qualcosa che stava realmente lasciando il segno nel cuore delle persone.

… il secondo…

Un mio amico, mi ha detto che ha iniziato a fare musica dopo aver visto un concerto di Colapesce all’Artico nel 2018. Questo cantautore, che si chiama Leandro, ha trovato la forza e la voglia di fare musica ascoltando un artista che non conosceva. Si è fidato di noi e questa cosa mi emoziona ancora oggi.

… e a concludere?

Forse il momento più personale per me. Era il 2021 e siamo riusciti a organizzare la prima data del tour di Iosonouncane per il suo disco in uscita. Lui era sette anni che non suonava live e la data zero per questo suo tour, l’ha fatto da noi facendo un sold out. Ricordo bene quando è salito sul palco e ha fatto le prime note. Lì mi sono sentito realizzato e felice. Non ho mai dimenticato quell’esibizione.

Articolo a cura di Francesco Nuccitelli

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