Cinque capolavori di Giacomo Puccini raccontati da Elio nelle ultime cinque puntate de “L’opera italiana”, serie in onda dal 12 marzo al 9 aprile, ogni lunedì alle 22.10 su Rai5.

Elio racconta i capolavori dell’opera italiana su Rai5
© Larisa Birta – Unsplash.com

Storie d’amore e tradimenti, passioni e gesti eroici, intrighi, gelosie, colpi di scena. Elio racconta cinque capolavori di Giacomo Puccini nelle ultime cinque puntate de “L’opera italiana”, la serie dedicata all’opera che torna in onda dal 12 marzo al 9 aprile, ogni lunedì alle 22.10 su Rai5.

Protagonista del primo appuntamento è “Manon Lescaut”, primo successo internazionale di Giacomo Puccini. Una musica espressiva rende viva la passione di Manon e del giovane Des Grieux, travolti da un amore rovente e autentico. Due passioni senza freni travolte a loro volta da un tragico destino: l’umiliazione, un paese lontano, un deserto in cui il pianto dei due amanti ci commuove ancora oggi. Intervengono Renata Scotto (Soprano), Amarilli Nizza (Soprano), Fabio Armiliato (Tenore), Giancarlo Landini (Musicologo), Gabriella Biagi Ravenni (Biografa), Virgilio Bernardoni  (Musicologo).

La serie

Pensata come un’enciclopedia dedicata alle più innovative delle opere italiane entrate nell’immaginario collettivo mondiale, la serie costruisce ogni puntata come una grande sinfonia, in cui si mescolano materiali di repertorio, riprese nei luoghi della vita dei compositori, e interviste con i maggiori esperti e critici musicali. A dirigerla un talento d’eccezione: il cantante Elio, musicista eclettico, polistrumentista e appassionato melomane. Il suo volto e la sua voce al racconto di opere e arie che sono diventate, nel tempo, leitmotiv della nostra quotidianità: da Elisir a Rigoletto, da Madama Butterfly a Il Barbiere di Siviglia, dal Guglielmo Tell a La Bohème. È lui a svelare allo spettatore la genesi, la storia, il successo, le alterne vicende delle opere più celebri, con le testimonianze di artisti e personaggi del mondo della lirica.

Obiettivo di ogni puntata è scandagliare il ‘genio italiano’ alla base dell’opera, approfondire l’impatto che questa ha avuto sul panorama musicale, raccontarne la genesi e ricostruire il legame tra la vita intima del compositore e la sua creazione. Ogni opera viene riletta da un triplice punto di vista: quello musicale, quello letterario e quello storico-culturale. Quali sono i passaggi più complessi? Quali le sfide per un direttore d’orchestra o un interprete? Quali i ‘miti’ che sopravvivono ancora oggi in forme differenti, come al cinema o alla tv? Ogni opera, infine, è anche testimonianza del suo tempo. Ne ha respirato lo spirito, le influenze culturali, attraverso il suo compositore, per rifletterlo sulle generazioni successive.

Al via il nuovo tour di Zibba. Prima data ieri, 1 marzo, all’Alcatraz di Milano, un successo sotto la neve. Il nuovo album “Le cose” è un mix di sonorità black e funky.

Zibba all'Alcatraz, successo sotto la neve
Zibba durante il concerto all’Alcatraz di Milano

Si sentiva sulla pelle la paura e il timore che la maggior parte del pubblico fosse rimasta a casa, fermata dall’allerta neve più grande dell’anno. Inizia così il primo marzo di Zibba. Anche solo a nominare la data senti profumo di primavera, invece nevica e non poco. Da ligure la paura del “mugugno” è lecita: “Eh ma nevica”, “Eh ma se chiudono le autostrade come torniamo”, “Domani chiudono di nuovo le scuole, sei sicura che vogliamo partire?”.

Zibba all’Alcatraz di Milano non è cosa da poco considerando la storia di questo artista, che dopo anni di vicinanza al cantautorato folk, si è reinventato completamente in un album, “Le cose” (uscito lo scorso 2 febbraio), con sonorità moderne, tra il funky elettronico e le influenze della musica nera. Un disco sexy. In questa rinascita è stato affiancato da alcuni amici di sempre, come Stefano Riggi (sax e sintetizzatori), il Bale (batteria), il Principe, e new entry molto interessanti come Dario Ciffo (chitarrista ex Afterhours), Simone Rubinato (basso elettrico) e Simone Sproccati (giovane produttore).

Sono le 19.30. I cancelli si aprono e la tensione sale. Sul posto, già presenti in transenna, i ragazzi del Fan Club AnimeLibere, con striscioni e una navicella spaziale (per decollare, cit.). È arrivato il momento fatidico, le ore che determineranno se la neve avrà la meglio sulla prima data di questo tour. La sala si riempie. I segreti, band di stampo indiepop in apertura, accompagnano gli ultimi ingressi. Le persone sono arrivate, il peggio è passato, la neve non ha vinto la sua partita. La festa può iniziare.

Il concerto

Il concerto comincia con la prima traccia del disco, “Quello che si sente”, e si snocciola tra le nuove canzoni e le storiche, tatuate sulle braccia dei ragazzi del Fanclub. Man mano arrivano anche gli ospiti a calcare il palco con Zibba, Elodie canta “Quando stiamo bene” e “Amarsi basterà”, Ensi mette una strofa in “Quello che vuoi” e improvvisa in freestyle su “Margherita” (vestita da un nuovo arrangiamento), Diego Esposito si esibisce nel duetto di “Un altro modo” e nella sua “Le parole quando vanno da sé”, mentre David Blank ha cantato “Niente”.

Tra le esibizioni arriva il ringraziamento di Zibba al pubblico, presente nonostante la neve. Ormai la tensione si è distesa. È solo l’inizio de #LECOSETOUR, che porterá in giro per l’Italia il cantautore e la sua band. Chissà che questo nuovo progetto possa dare spazio a questo artista. Ancora non ci si spiega come mai non sia in rotazione nelle radio italiane.

Le prossime date del tour

17 MARZO 2018 | 22:00
20 MARZO 2018 | 21:00
21 MARZO 2018 | 21:30
23 MARZO 2018 | 22:00
7 APRILE 2018 | 21:30

Altre date verranno rilasciate prossimamente.

Sei un artista emergente? Hai una band? Partecipa al concerto del Primo Maggio a Roma. I contest 1M Next 2018 e 1M Europe stanno cercando i nuovi talenti in circolazione.

Concerto Primo Maggio 2017

Una delle occasioni più importanti per godere della musica nostrana è il concerto del 1 maggio a Roma. Durante tutta la giornata dedicata ai lavoratori, alcuni tra i nostri migliori artisti si alterneranno sul palco di Piazza San Giovanni. Un’opportunità da non perdere per i giovani emergenti è 1M Next 2018, il contest ideato e prodotto da iCompany, società che organizza per il quarto anno consecutivo il Concerto del Primo Maggio, promosso da CGIL, CISL e UIL.

Tramite il concorso, l’organizzazione del Primo Maggio intende selezionare un minimo di 3 artisti che verranno invitati ad esibirsi durante il Concertone. Il termine ultimo per iscriversi a 1M Next, competizione sostenuta da Siae, Nuovo Imaie e realizzata in partnership con Rockol e Doc Live, è rinviato alla mezzanotte di domenica 4 marzo.

Come iscriversi

Al contest possono partecipare tutti gli artisti che non abbiano già sottoscritto contratti di management in esclusiva con primarie agenzie di settore. Sono ammessi tutti i generi musicali ma non sono ammesse “cover”. L’iscrizione, che avverrà esclusivamente online tramite il sito www.primomaggio.net/1mnextè completamente gratuita. Entro il 12 marzo 2018 verranno resi noti i nomi dei 100 artisti che accederanno alle fase successiva. Gli artisti pre-selezionati invieranno un proprio videoclip che sarà presente e visibile sul portale e, dal 12 al 27 marzo 2018, il pubblico potrà manifestare la propria preferenza votando il video dell’Artista preferito.

Il 29 marzo 2018 verranno resi pubblici i voti del web, della giuria di qualità e saranno ufficialmente annunciati i nomi degli artisti che accederanno alle selezioni live del contest 1M Next 2018. Gli artisti selezionati saranno convocati per partecipare alle esibizioni dal vivo che si svolgeranno durante il mese di aprile 2018. La giuria di qualità presente avrà il compito di scegliere gli artisti che si esibiranno durante il concerto del 1° maggio 2018. Il vincitore assoluto del contest sarà quindi proclamato durante il Concertone. La vincita comprenderà anche la possibilità di avviare una stretta collaborazione con l’organizzazione del Primo Maggio e di godere dei premi Nuovo Imaie e Siae che prevedono la realizzazione di un live Tour e la produzione di una serie di brani.

Giuria di qualità

Massimo Bonelli – organizzatore Concerto Primo Maggio

Max Bucci – direttore artistico Rock in Roma

Massimo Cotto (Presidente di Giuria) – autore, scrittore, giornalista, speaker Virgin Radio

Mattia Marzi – giornalista per Rockol

Diletta Parlangeli – giornalista professionista. Collabora con Il Fatto Quotidiano, La Stampa.it e Wired Italia. Ha condotto Kudos.

Marta Venturini – autrice, compositrice, arrangiatrice e produttrice artistica

1M Europe – Contest per artisti emergenti internazionali

Per il secondo anno consecutivo, torna anche il contest internazionale 1M Europe, che selezionerà un vincitore che si esibirà il 1 Maggio. 1M Europe, prodotto da iCompany e organizzato da Your Music Booking e One More Lab, dà l’opportunità ad un artista emergente europeo di esibirsi in diretta tv. Le iscrizioni avverranno attraverso il form pubblicato sul sito ufficiale www.1MEurope.com.

Alle selezioni possono iscriversi esclusivamente artisti residenti all’estero. Sono ammessi tutti i generi musicali, dal rock al pop commerciale, con composizioni originali. La giuria di qualità, presente durante le esibizioni dal vivo, e in diretta streaming, avrà il compito di scegliere gli artisti finalisti che si esibiranno nell’ultima tappa di Londra, la finale europea, evento organizzato in collaborazione con Jar Live Events. Il vincitore assoluto del contest si esibirà durante il concerto del 1 Maggio di Roma 2018. Le selezioni ufficiali si terranno a Londra, Brighton, Birmingham, Liverpool, Berlino, Amsterdam, Bruxelles, Lugano.

Il Gianni Morandi Tour 2018 “d’amore d’autore” ha già registrato diversi sold out in tutta Italia. Due ore di show tra grandi successi e nuovi inediti.

Gianni Morandi Tour 2018 nei palasport italiani 1
Goigest – ©Simone De Luca

Eterno giovane e icona social, Gianni Morandi è prossimo a diventare una figura mitologica della musica italiana. La domanda è sempre la stessa: “Come ci riesce?”. Classe 1944, settantatré anni di pura energia. A dimostrarlo, ancora una volta, è la sua grande voglia di portare in giro la sua musica.

È iniziato il 24 febbraio da Rimini, all’Rds Stadium, il Gianni Morandi Tour 2018 “d’amore d’autore”, attraverso il quale il cantante girerà l’Italia passando per i più importanti palasport italiani. Un nuovo viaggio dal vivo di 20 date che ha già registrato sold out a Rimini, Montichiari, Conegliano, Acireale, Bologna, Milano e Torino e che, a fronte della grande richiesta, ha visto aggiungersi ulteriori appuntamenti al calendario già annunciato, tra cui quello in programma il 25 aprile all’Arena di Verona.

Una sorta di maratona musicale, come piace a lui, considerando una tracklist di oltre 40 brani per più di due ore di live. Dai grandi successi del repertorio di Gianni Morandi, ormai colonna sonora di generazioni di italiani, fino ad arrivare al presente con i brani di “d’amore d’autore”, l’ultimo album di inediti uscito lo scorso 17 novembre. Un progetto che ha visto il coinvolgimento di grandi autori della musica italiana, tra i quali: Elisa, Ivano Fossati, Levante, Luciano Ligabue, Ermal Meta, Tommaso Paradiso, Giuliano Sangiorgi e Paolo Simoni.

I biglietti del tour, prodotto e organizzato da F&P Group sono disponibili in prevendita online sul sito di TicketOne (www.ticketone.it) e in tutti i punti vendita autorizzati.

Date del Gianni Morandi tour 2018 “d’amore d’autore”

22/02 JESOLO (VE) Pala Arrex – DATA ZERO

24/02 RIMINI RDS Stadium SOLD OUT

26/02 MONTICHIARI (BS) Pala George SOLD OUT

28/02 CONEGLIANO (TV) Zoppas Arena SOLD OUT

02/03 GENOVA RDS Stadium

03/03 TORINO Pala Alpitour SOLD OUT

05/03 FIRENZE Mandela Forum

07/03 LIVORNO Modigliani Forum

9 /03 PERUGIA Pala Evangelisti

10/03 ROMA Pala Lottomatica

12/03 EBOLI (SA) Pala Sele

13/03 NAPOLI Pala Partenope

15/03 REGGIO CALABRIA Palasport

17/03 ACIREALE (CT) Pal’Art Hotel SOLD OUT

19/03 BARI Pala Florio

21/03 ANCONA Pala Prometeo

22/03 PADOVA Kioene Arena

24/03 BOLOGNA Unipol Arena SOLD OUT

28/03 MILANO Mediolanum Forum SOLD OUT

25 /04 VERONA Arena di Verona

Quale storia si cela dietro al successo di Carly Simon? Su Rai 5 verranno svelati tutti i segreti della cantautrice in una nuova puntata della serie in prima visione “The Great Songwriters”, in onda lunedì 26 febbraio alle 22.55.

La storia di Carly Simon su Rai5

La musica possiede milioni di storie dentro ad ogni traccia. Fotografa la società, le tendenze, gli stati d’animo di chi l’ha composta e cantata. Spesso, noi siamo meri fruitori. A volte di queste milioni di storie ce ne arrivano cinque, forse, quando abbiamo un interesse verso un artista o una canzone. Dovremmo imparare ad essere curiosi, per scoprire cosa si cela oltre ciò che non conosciamo.

Carly Simon, per esempio, è una cantautrice che non tutti ricordano (o conoscono) ad oggi, ma proprio per questo possiede un valore aggiunto, quello della ri-scoperta. Il suo successo fu importante negli anni ’70, tanto da stringere amicizia con Mick Jagger. Proprio lui gli fece da voce corista nella hit del 1972 “You’re So Vain”. Sono gli anni in cui lei conosce James Taylor, con il quale si sposerà. Un incontro che non solo le cambiò la vita coniugale, ma che fu una forte spinta per l’ispirazione. Sempre con il marito, all’apice del successo, comparve sulla copertina delle riviste Rolling Stone e People del 1978. Carly divorzierà da James Taylor nel 1983 per finire tra le braccia di un batterista nel 1985, Russ Kunkel.

Quale storia si nasconderà dietro le canzoni di Carly Simon? Vincitrice di Oscar, Grammy e Golden Globe, la cantautrice si racconterà nel nuovo episodio della serie in prima visione “The Great Songwriters”, in onda lunedì 26 febbraio alle 22.55 su Rai5. Nel corso dell’intervista verranno illustrati i dettagli della sua vita privata, del suo lavoro e soprattutto del suo approccio alla composizione, con performance originali di quattro brani.

Su Rai 3 e Rai Storia in onda mercoledì 28 febbraio la storia degli albori del jazz, rispettivamente alle 13.15 e alle 20.30 durante la trasmissione “Passato e presente”

storia di Nick La Rocca e della Original Dixieland Jazz Band

Incontro tra culture e stili diversi, l’America di inizio Novecento era questo e altro, soprattutto un posto dove cercare fortuna. In tanti partirono alla “ricerca del tesoro”. Prima testimone di queste migrazioni è stata la musica. Le diverse contaminazioni hanno fatto nascere il jazz. Proprio la storia di questo genere è la protagonista della puntata di Passato e presente”, in onda mercoledì 28 febbraio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Siamo a New Orleans, patria del jazz del primo Novecento. La città è crocevia di merci, etnie, musiche e culture diverse. Sono gli anni in cui gli Stati Uniti entrano in un’era di prosperità senza precedenti. Un’epoca che si concluderà bruscamente con la crisi economica del 1929.

Paolo Mieli e il professor Lucio Villari racconteranno, nel corso della trasmissione, come, a partire dal 1943, l’esercito americano avvierà una enorme produzione discografica per i reparti al fronte. Si tratta dei V disc, i dischi della vittoria su cui viene inciso il migliore jazz dell’epoca. Spediti in Europa e nel Pacifico, insieme ad apparecchi per ascoltarli, i V disc avranno lo scopo di tenere alto il morale ai soldati. Indirettamente, saranno anche uno strumento per propagandare l’«american way of life».

Il jazz è un linguaggio che sembra lontano dall’immaginario collettivo, a volte viene tacciato di avere il naso all’insù, quando in realtà rappresenta le radici del blues, del rock, della musica soul, dell’hip hop. Si può decidere di pensare la musica per generi, dividerla in categorie, in quel caso il jazz rappresenterà (forse) un ostacolo alla comprensione, perché “diverso” da ciò che ascoltiamo di solito. Oppure, si può decidere di pensarla libera, improvvisata, senza schemi prefissati, contro ogni pregiudizio: così è tutta un’altra musica.

Lo Stato Sociale al Festival di Sanremo con “Una vita in vacanza”. Dietro a tanta spensieratezza ci sono valori importanti.

Lo Stato Sociale tra i favoriti di Sanremo 2018
Lo Stato Sociale in conferenza stampa al Palafiori

Sono la scelta giovane del Festival. Provengono dell’ondata indie-pop che ha riempito piazze e palazzetti. Lo Stato Sociale, collettivo bolognese composto da Albi, Bebo, Carota, Checco e Lodo, sul palco dell’Ariston con “Una vita in vacanza“. Si sono formati nel 2009, hanno fatto la gavetta e il loro ultimo risultato più importante risale al 22 aprile 2017, Mediolanum Forum, 9000 persone tutte per loro.

Appaiono frizzanti in sala stampa “Lucio Dalla”, mentre i giornalisti cantano la loro canzone. “Il motivo del nostro nome viene dai giornali – rispondono passandosi il microfono a vicenda. Stavamo sfogliando il giornale, era il 2009 e un tema ricorrente era “lo stato sociale”, quindi ci siamo chiamati così”.

Si fanno più seri quando si parla di lavoro. Per loro lavorare è un valore che non dovrebbe permettere la frustrazione e lo sfruttamento. Uno di loro fu operaio, a conferma del loro pensiero. Sul palco dell’Ariston hanno portato un cartellino ciascuno con i nomi Marco, Domenico, Antonio, Massimo e Roberto, cinque operai Fiat (ora Fca) dello stabilimento di Pomigliano, ai quali, secondo il Fatto Quotidiano: “A fine settembre 2016, il Tribunale di Napoli ha dichiarato illegittimo il loro licenziamento imponendone la reintegrazione. Ma la Fiat a risposto picche. Ed ora i cinque si ritrovano stipendiati ma non graditi in fabbrica”. La scelta di “portarli sul palco” è stata motivata così dallo Stato Sociale: “La storia dei cinque lavoratori di Pomigliano rappresenta il lavoro degradante, lontano dalla ricerca della felicità”.

A chi gli chiede se coglieranno l’Arrivedorci prendendo il posto degli storici cantanti “demenziali”, rispondono sicuri: “Non possiamo prendere il posto di Elio e le storie tese, loro sanno suonare, noi no”. Spazio anche a un piccolo pensiero all’Eurovision Song Contest. Scoprono dalla domanda di un giornalista che la versione “internazionale” delle canzoni deve essere da 3 minuti. Dichiarano che sarebbero felici di partecipare al contest (quest’anno a Lisbona), anche se per farlo dovrebbero arrivare primi al Festival, cosa che trovano difficile. Restano comunque controcorrente, accennando che la musica è libera dal concetto di competizione: “Competition are for horses, non for artist”. Eppure sono al Festival di Sanremo.

A poche ore dal gran finale di questa sera ecco il resoconto della quinta conferenza stampa che conferma il successo del Festival di Sanremo ideato da Claudio Baglioni.

Sanremo 2018: la conferma di un'avventura da record
Baglioni, Hunziker e Favino in conferenza stampa al Palafiori

Quello del 2018 è un Sanremo che continua a collezionare un record dopo l’altro, e la serata di ieri ha nuovamente confermato questo trend: con oltre il 51 per cento si aggiudica prepotentemente ancora il migliore share dal 1999; quattro punti in più rispetto al 2017 e oltre 10 milioni di telespettatori i numeri con cui Claudio Baglioni supera gli ascolti dell’ultima edizione del Festival targato Conti. Della grande macchina sanremese ne stanno  giovando anche tutta l’area social e  le trasmissioni Rai dedicate al Festival: record di ascolti anche per Dopofestival, Prima Festival e La vita in diretta.

Ironizzando sulla durata biblica della puntata di questa sera i conduttori si preparano alla conclusione di questa maratona musicale con qualche nota malinconica per l’avventura che finisce, ma allo stesso tempo la felicità di poter tornare a casa. Sul futuro del Festival Baglioni ha negato nettamente una richiesta della Rai a concedere un bis nel 2019, affermando scherzosamente: “mi sento quasi offeso,  il corteggiamento fa tanto piacere agli uomini quanto alle donne”.

Oltre ai 20 big in gara questa sera calcheranno il palco del teatro Ariston: Laura Pausini, Antonella Clerici, Fiorella Mannoia ed il trio Nek,Francesco Renga,Max Pezzali.

Quinta Puntata (10 Febbraio)

Ordine di uscita

  1. Luca Barbarossa – Passame er sale
  2. Red Canzian – Ognuno ha il suo racconto
  3. The Kolors – Frida (Mai, Mai, Mai)
  4. Elio e le Storie Tese – Arrivedorci
  5. Ron – Almeno Pensami
  6. Max Gazzè – La leggenda di Cristalda e Pizzomunno
  7. Annalisa -Il mondo prima di te
  8. Renzo Rubino – Custodire
  9. Decibel – Lettara al Duca
  10. Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico – Imparare ad amarsi
  11. Giovanni Caccamo – Eterno
  12. Lo Stato Sociale – Una vita in vacanza
  13. Roby Facchinetti e Riccardo Fogli – Il segreto del tempo
  14. Diodato con Roy Paci – Adesso
  15. Nina Zilli – Senza appartenere
  16. Noemi – Non smettere mai di cercarmi
  17. Ermal Meta e Fabrizio Moro – Non mi avete fatto niente
  18. Enzo Avitabile con Peppe Servillo – Il coraggio di ogni giorno
  19. Le Vibrazioni – Così sbagliato
  20. Mario Biondi – Rivederti

Articolo di Roberto Zampaglione.

Durante la terza serata del Festival, Negramaro ospiti d’eccezione, 13 anni dopo la loro prima esibizione sul palco del Festival di Sanremo.

Negramaro: "La standing ovation a Sanremo è come l'Oscar"
Negramaro all’interno della sala stampa “Lucio Dalla”

Da concorrenti ad ospiti, i Negramaro sono tra i pochi artisti ad aver realizzato questo iter. Tornati sul palco ieri sera, durante la terza serata, la reazione del pubblico li ha commossi: “La standing ovation a Sanremo è un po’ come l’Oscar per i musicisti, perché è un gesto estremamente popolare. 13 anni fa la voglia era di misurarci con il pubblico. Il nostro album “Amore che torni” la dice lunga, è la voglia di tornare a misurarsi con qualcosa”.

Sangiorgi fa chiarezza sulla crisi che ha portato al loro ultimo album: “Abbiamo passato un periodo di crisi che non volevamo raccontare, poi abbiamo capito che parlarne sarebbe stata la cosa più giusta. Quello è stato un momento difficile che ha prodotto dei risultati inaspettati, come il disco. Siamo una famiglia da tanti anni, a un certo punto, fisiologicamente, un piccolo screzio è stato il motivo per allontanarsi, avevamo voglia di non risolvere il problema, per poi riunirci. Dovevamo allontanarci un attimo. Sono scappato a New York, pensando che non ci saremmo più visti, quando in realtà sapevamo benissimo che non sarebbe stato così. Abbiamo avuto una grande fortuna insieme. Mi sono reso conto che se avessi avuto successo da solo avrei avuto la testa tra le nuvole.”.

Il tour partirà in estate da Lignano e chiuderà a Lecce, casa loro: “Suonavamo in cantina come se fossimo negli stadi. La musica è sempre un bel gioco, un bel sogno e non ha niente a che fare con altro”.

 

The Kolors in conferenza stampa accompagnati dagli ospiti della serata: Tullio De Piscopo ed Enrico Nigiotti. La canzone in gara, “Frida (Mai, mai, mai)”, ha un suono internazionale, non a caso è tra le favorite.

The Kolors con De Piscopo e Nigiotti in Sala Stampa
The Kolors con De Piscopo e Nigiotti in conferenza stampa al Palafiori

A sorpresa in conferenza stampa, insieme ai The KolorsTullio De Piscopo ed Enrico Nigiotti. Il primo è un mostro sacro della musica, il secondo è un talento che torna dove è partito davvero, il Festival di Sanremo. Raccontano di quanto la loro versione di Frida (Mai, mai, mai) sarà potente, già pronta la versione inglese per un eventuale Eurovision Song Contest. Sono tra i favoriti e sicuramente quelli con un suono particolarmente internazionale. Sulla scelta degli ospiti, i The Kolors rispondono sicuri: “Tullio De Piscopo è un maestro di vita. Ci divertiamo a suonare insieme. Quelle poche cose che dice ti predispongono per una performance più rilassata. Enrico è un talento alla chitarra, ha una mano blues, oggi prenderà parte durante l’assolo”.

Arriva puntale la risposta sul significato della canzone in gara: “Le donne hanno sempre la forza di superare i problemi, è questo l’insegnamento che noi prendiamo da loro. Quale esempio migliore di Frida Kahlo, che nonostante una trave nel bacino è riuscita lo stesso a diventare un’icona nel mondo dell’arte”.

Tullio De Piscopo anima la sala stampa con la tutta la sua energia,  Enrico Nigiotti lo elogia e si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa: “Non sono campano, sono toscano, ma Tullio è la storia, io sono cresciuto ascoltando Pino Daniele. Credo che i The Kolors abbiano un sound preciso, moderno, fresco. Stasera sarà una festa. L’anno scorso avevo presentato un pezzo nelle Nuove Proposte e non sono stato preso, quest’anno torno come ospite (gli scappa un un fiero sorriso di soddisfazione, ndr)”.

L’esibizione con gli ospiti sarà determinante per la classifica? Sono loro gli avversarsi da battere in questo Sanremo 2018?

 

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