Il nuovo atteso album del cantautore di Latina, che nel 2017 comincerà un tour negli stadi.
Più atteso del Natale, è uscito il 2 dicembre Il mestiere della vita, sesto album in studio di Tiziano Ferro, che ha fatto aspettare i fan cinque anni dal precedente L’amore è una cosa semplice e due dalla raccolta TZN – The best of Tiziano Ferro.
Un lasso di tempo non progettato ma necessario, per il cantautore che ha voluto prendersi il tempo necessario (2 anni) per lavorare senza fretta, ritrovando lo stesso spirito di scrivere senza la pressione di dover fare un disco, facendo quasi tutto da solo nella sua camera – anche se ovviamente non è la stessa di quando aveva 16 anni. «A un certo punto, mi sono svegliato e ho trovato il disco» scherza Tiziano in conferenza stampa, usando «nuovo inizio» e «nuovo capitolo» in modo ricorrente, per raccontare un disco che è davvero un punto di svolta dal passato.
«È stato importante fare questo percorso – continua Ferro – perché l’unica responsabilità che sento per i fan che mi seguono da ormai 15 anni è di non aver paura di esporre la mia ricerca personale; ho fatto questo progetto davvero amandolo».
Tredici canzoni, registrate tra Los Angeles e Milano, per un album compatto, energico con due ballate (Il mestiere della vita e Potremmo ritornare) perché, dice timidamente Tiziano senza presunzione, «penso di potermi permettere di fare un disco che ha delle contraddizioni. Volevo uscire dalla mia comfort zone». Anticipato dal singolo Potremmo ritornare che, svela Ferro, non è affatto una canzone d’amore: «L’ho composta pensando a una donna che non mi era più accanto. E poi, dai, non si dovrebbe mai chiedere a un uomo di tornare!».
Il mestiere della vita contiene anche il duetto con Carmen Consoli (Il conforto), che «è la mia cantante preferita, secondo me la vera erede di Mina, perché ha questo gusto intoccato per il canto istintivo. Volevo evitare i manierismi e il duetto è venuto fuori come se avessimo sempre cantato insieme».
La svolta della maturità, però, fa anche i conti con il passato: i riferimenti ai primi due album è esplicito, anche se l’approccio di Tiziano è cambiato. Anche perché, nel frattempo, è passato dall’essere vocalist dei Sottotono a 16 anni e ora ospita Tormento in un featuring (My steelo) e, soprattutto, è cambiato il rapporto con Los Angeles: «Ho messo dieci anni per smettere di odiare e per capire Los Angeles e decidere di comprare una casa – in cui però vado e torno . Pensavo che lì il pop fosse plastificato e invece no, lì è dove le cose si fanno per davvero, è una cosa che mi ha colpito molto».
Della copertina, dice: «È la mia copertina preferite tra tutte quelle che ho avuto: in uno scatto si raffigura il percorso fatto, sia spirituale che reale».
A proposito di spiritualità, nei testi ricorre spesso “perdono”: cos’è per Tiziano Ferro? «Il perdono non è mai una cosa casuale, è un esercizio, come la pazienza, sono virtù da esercitare».
Ricorrente anche l’immagine dello specchio, come in Quasi Quasi: «L’immagine dello specchio è identificativa, perché io ho sempre bisogno di confronto, ecco perché ho abbassato il ritmo della mia vita rispetto a 5 anni fa, per poter recuperare i rapporti con parenti e amici».
Sul tour negli stadi in partenza l’11 luglio e con una seconda data appena aggiunta a Roma, ancora pochi dettagli, tranne una linea guida «Mi piace imparare la lezione dei grandi internazionali, che partono sempre dal passato. Per ora, immagino lo show divertente e al servizio dello spettatore, senza trascurare il passato».
Tracklist de Il mestiere della vita
01. Epic
02. ‘Solo’ è solo una parola
03. Il mestiere della vita
04. Valore assoluto
05. Il conforto (feat. Carmen Consoli)
06. Lento / Veloce
07. Troppo bene (per stare male)
08. My Steelo (feat. Tormento)
09. Potremmo ritornare
10. Ora perdona
11. Casa è vuota
12. La tua vita intera
13. Quasi quasi
Calendario ufficiale di TIZIANO FERRO TOUR 2017
- 11 giugno – LIGNANO (UD), Stadio Teghil
- 16 giugno – MILANO , Stadio San Siro
- 17 giugno – MILANO, Stadio San Siro
- 21 giugno – TORINO, Stadio Olimpico
- 24 giugno – BOLOGNA, Stadio Dall’Ara
- 28 giugno – ROMA, Stadio Olimpico
- 30 giugno – ROMA, Stadio Olimpico (nuova data)
- 5 luglio – BARI, Arena della Vittoria
- 8 luglio – MESSINA, Stadio San Filippo
- 12 luglio – SALERNO, Stadio Arechi
- 15 luglio – FIRENZE , Stadio Franchi.