“Vasame” è il brano principale della colonna sonora del film “Napoli velata”, interpretato da Arisa.

Arisa canta per Ferzan Özpetek
“Napoli velata”, il nuovo film di Ferzan Özpetek.

Arrivato nelle sale da pochi gioni, il nuovo film di Ferzan Özpetek, “Napoli velata”, è già tra i più visti nei cinema italiani. Interpretato da Giovanna Mezzogiorno, Alessandro Borghi, Anna Bonaiuto, Peppe Barra, Biagio Forestieri, Maria Pia Calzone, Luisa Ranieri, Loredana Cannata, Isabella Ferrari, Lina Sastri, il film ha per protagonista Adriana (Giovanna Mezzogiorno): in una Napoli sospesa tra magia e sensualità, tra ragione e follia, un mistero cala sulla sua vita, travolta da un amore improvviso e da un delitto violento.

La colonna sonora di “Napoli velata”, edita da Fenix Entertainment e Warner Chappel Music Italiana, è stata interamente relizzata dal musicista e compositore Pasquale Catalano.

Il brano principale della colonna sonora è stato affidato alla voce di Arisa, che interpreta in lingua napoletana il brano “Vasame”, intensa canzone di Enzo Gragnaniello.

Arisa è stata molto coinvolta dall’interpretazione di questa canzone: «“Baciami, credimi, o non ti cerco più…”. È stato molto bello cantare questo brano. Viscerale, accorato e graffiante. Adoro l’intensità della lingua napoletana, trovo che sia un codice perfetto, che non lascia spazio a nient’altro, definisce il sentimento senza equivoci e non gira intorno: è concreta, poetica e cruda, ma sempre leale. Sono rapita dai misteri di Napoli, dalla cultura passionale senza tempo di questo popolo e amo da sempre l’arte di Ferzan Özpetek, che ringrazio infinitamente».

Tra l’altro, Arisa è stata recentemente interprete di un’altra canzone inserita in una colonna sonora: si tratta di “Ho cambiato i piani”, per il film di Michela Andreozzi “Nove lune e mezza”.

Le musiche della colonna sonora di “Napoli Velata” sono state pubblicate il 28 dicembre.

Oltre a “Vasame” interpretata da Arisa nella colonna sonora troviamo le musiche di Pasquale Catalano e anche “Senza voce” cantata da Pietra Montecorvino, “Ritmo terra e cuore” di Stany Roggiero & I Bottari della Cantica Popolare, “Sexy rouge” di Pierre Terrasse e “Tanos” di Lino Cannavacciuolo: l’anima intensa di Napoli concentrata in un disco.

Le radio italiane hanno premiato il duo francese degli Ofenbach: i dati rilevati da Radiomonitor certificano che la loro “Be mine” è la canzone più ascoltata nel 2017

Ofenbach, Be mine è la canzone più ascoltata nel 2017
Gli Ofenbach

Le radio italiane premiano il duo francese degli Ofenbach: all’inizio del nuovo anno tiriamo le somme e possiamo dire che la loro “Be mine” è la canzone più ascoltata nel 2017.

Il duo di dj deep house secondo i dati rilevati da Radiomonitor ha conquistato la vetta della classifica Top 100 of The Year 2017 con il brano “Be Mine”.

Pubblicato nel novembre 2016 da Warner Music, nel corso del 2017 il singolo è stato trasmesso da 289 emittenti radiofoniche per un totale di 98.295 volte. Gli Ofenbach con “Be mine” hanno fatto conquiste anche in altri ambiti: triplo disco di platino in Italia, 100 milioni di streaming nel mondo, top 10 su iTunes in 20 paesi, nella top 10 dell’airplay a livello europeo, al primo posto su Shazam Italia e dentro la top 10 delle canzoni più ricercate nel mondo nel 2017 sempre su Shazam.

Gli Ofenbach sono Dorian Lo e César de Rummel, due amici d’infanzia che si incontrano al college e, insieme, trovano come produttori e musicisti il loro tratto distintivo in una deep house sensuale, ricca di suoni di derivazione funky, disco, rock.

Dopo gli Ofenbach chi troviamo in classifica?

La classifica dei 100 singoli più ascoltati in radio nel 2017 vede in seconda posizione “Shape of you” di Ed Sheeran e al terzo posto “Something just like this” di Chainsmokers & Coldplay.

Per chi fosse interessato alla metodologia utilizzata per rilevare i dati, la classifica Radio Airplay Top 100 of The Year 2017 (per punteggio) è stata elaborata da Radiomonitor analizzando i dati rilevati dal 01.01.2017 al 13.12.2017, ponderando il numero dei passaggi registrati da ciascun singolo con i dati di ascolto delle emittenti per quarto d’ora e per tipo di giorno.

La band simbolo del funky italiano propone “The sound table”, brano strumentale arricchito dalla partecipazione di Fabrizio Bosso.

Dirotta su Cuba, "The sound table" è il nuovo brano strumentale con Fabrizio Bosso
Dirotta su Cuba

Dopo il disco “Studio Sessions Vol.1” e il lungo tour che ne è seguito, i Dirotta su Cuba pubblicano il brano strumentale “The sound table”, arricchito dal prezioso featuring di Fabrizio Bosso e della sua tromba.

“The sound table” è nato dopo la data milanese del gruppo al Parco Experience di Milano, in cui era presente anche Fabrizio Bosso. L’accoppiata era già consolidata, visto che i Dirotta su Cuba avevano suonato con Bosso per “Studio Sessions Vol.1” nella canzone “Chiudo gli occhi”: il riscontro molto positivo del pubblico li ha spinti a continuare in questa direzione.

Dirotta su Cuba, "The sound table" è il nuovo brano strumentale con Fabrizio Bosso 1
Fabrizio Bosso.

Nel nuovo brano strumentale, l’ecclettica tromba di Fabrizio Bosso si fonde all’acid jazz dei Dirotta su Cuba dando vita a un brano dalle sonorità inedite e affascinanti. Chissà che non sia il preludio per una collaborazione più consistente…

«I Dirotta hanno sempre fatto fin dagli esordi dei brani strumentali, è una tradizione che fa proprio parte del genere. Li abbiamo spesso suonati durante i concerti e nell’ultimo disco “Studio Sessions Vol.1” abbiamo inserito un nostro arrangiamento di “Dancing Machine” dei Jackson 5 – sottolinea Simona Benicini, voce e storica frontwoman dei Dirotta su Cuba – “The sound table” è un brano che avevamo preparato con Fabrizio Bosso per il nostro concerto di Milano, lo scorso settembre. Una bella collaborazione che abbiamo subito voluto fermare in questo video».

Stefano De Donato, mente e bassista della band, fa notare come «“The sound table” racchiuda molti degli ingredienti che i Dirotta su Cuba amano: ci sono il funk, il jazz, il brasil… ci sono ritmo e melodia, ci sono energia e immediatezza, e con un ospite di eccellenza come Fabrizio Bosso il tutto diventa una cosa sola: musica bella già per il solo piacere di farla».

Il versatile Bosso, dal canto suo, è felice di aver collaborato con i Dirotta su Cuba, «Un gruppo che mi ha sempre attirato perché ha un sound e una carica senza molti precedenti in Italia, e hanno segnato sicuramente più di una generazione».

Anno nuovo, singolo nuovo per Roberto Casalino: in tutte le radio arriva “Le mie giornate”

Roberto Casalino, arriva il nuovo singolo Le mie giornate
Roberto Casalino

Roberto Casalino domani lancerà il suo nuovo singolo: si intitola “Le mie giornate”. Noto come autore di grandi successi per Francesca Michielin, Giusy FerreriAnnalisaEmma Marrone, J-Ax e Fedez, con una serie di partecipazioni al Festival di Sanremo proprio nelle vesti di autore (per, tra gli altri, Francesco Renga, Nina Zilli, Marco Mengoni – che nel 2013 gli vale la vittoria con “L’essenziale” – e Moreno), nonchè attualmente fra gli autori che fanno parte della squadra artistica di “Amici”, Roberto Casalino si prepara a lanciare il 12 gennaio il suo nuovo album “Errori di felicità”.

«In una società che ti vuole infallibile, brillante sempre e comunque, in cui il successo di una persona si misura dai “like” e dai follower che ha, è facile confondersi e sentirsi soli – commenta Roberto Casalino – Cresce l’insicurezza a discapito di una serenità sempre più difficile da conquistare e difendere. E anche il più piccolo dei problemi diventa irrisolvibile. Si procede come utomi, qualsiasi emozione si congela e i giorni passano senza viverli davvero. La soluzione sta nel “cambiare le cause per sortire nuovi effetti, ridimensionare le aspettative e baciare sulla guancia le sconfitte”. Perché gli invincibili sono pura invenzione, mentre chi cade e si rialza è il vero eroe».

Ma torniamo al singolo, la novità più imminente con cui Casalino apre il nuovo anno: “Le mie giornate” è un tributo, nelle sonorità e nello stile, al rock italiano che ha caratterizzato gli anni ‘90. Riflessivo nella strofa, nel ritornello si apre a un’armonia solare e a un cantato liberatorio: con “Le mie giornate cominciano sempre con un forse, quasi mai con un sicuramente”, Roberto Casalino canta come si cambia con il tempo, e come si impara ad accettare ciò che caratterizza il vissuto di ogni giorno.

Alto tasso di rock a Firenze la prossima estate, dal 14 al 17 giugno. Tutti gli aggiornamenti sugli artisti confermati finora a “Firenze Rocks”

Firenze Rocks 2018, nuovi artisti confermati
Firenze Rocks 2018, nuovi artisti confermati

Il festival “Firenze Rocks” incendierà l’estate musicale dal 14 al 17 giugno prossimi alla Visarno Arena di Firenze.

Grandi nomi in arrivo, di quelli per cui si stacca un biglietto per Firenze: Foo Fighters, Guns N’ Roses, Iron Maiden, Ozzy Osbourne e molti altri. Ogni giorno nuovi artisti si aggiungono alla lista, e tutti promettono sudore e passione.

Iniziamo la carrellata dei nomi confermati  a “Firenze Rocks” iniziando dagli sfrenati Foo Fighters, perché quella del 14 giugno sarà la loro unica data italiana. Dopo una lunga serie di concerti sold-out inanellati nel 2017, la band (da oltre vent’anni uno dei più celebri gruppi rock al mondo) tornerà in Italia sulla scia del successo del “Concrete and gold tour”.

Altra esclusiva per l’Italia è il live dei travolgenti Guns N’ Roses, che la scorsa estate hanno conquistato Imola e 80.000 spettatori. Fin dal loro debutto, nel 1985, Axl Rose e soci hanno dominato la scena rock mondiale grazie a un atteggiamento sfrontato, entrando così di diritto tra le band più importanti ed influenti di sempre.

Firenze Rocks: altri nomi confermati dopo Guns N’ Roses, Foo Fighters, Iron Maiden 1
Volbeat (Foto: @ Nathan Gallagher).

Oltre ai Guns N’ Roses sul palco si potranno vedere anche l’innovativa band danese dei Volbeat che unisce l’heavy metal al rockabilly, gli americani Baroness e i The Pink Slips con il loro synth-punk.

Sabato 16 giugno sarà terreno di conquista per gli Iron Maiden, storica band attesissima dal pubblico, uno dei più influenti gruppi metal al mondo: citiamo un solo titolo essenziale, quello dell’album del 1982 “The number of the beast”. Prima di loro scalderanno l’atmosfera gli Helloween con il loro metal, il frontman dei KORN Jonathan Davis e gli Shinedown.

Domenica 17 giugno sarà la volta di Ozzy Osbourne – anche in questo caso per l’unica data italiana. Il 17 giugno alla Visarno Arena si esibiranno anche gli inossidabili Judas Priest (oltre 40 anni di carriera) e gli Avenged Sevenfold. Decisamente Firenze sarà il centro del mondo del rock.

“Surdat” è il nuovo singolo del rapper Livio Cori, che abbiamo ascoltato anche nella colonna sonora della serie tv “Gomorra 3”. Non perdiamolo di vista.

Livio Cori, da Gommorra 3 al nuovo album del rapper
Livio Cori, artista hip hop e attore in “Gomorra”

Livio Cori ha da poco pubblicato “Surdat”, il suo nuovo singolo che è anche il primo brano che pubblica per l’etichetta Sugar di Caterina Caselli.

Livio Cori è l’artista hip hop rivelazione della nuova scena napoletana, che ha tra l’altro debuttato anche come attore nella terza stagione di Gomorra, serie tv cult andata in onda su Sky Atlantic HD.

“Surdat” è stato prodotto da Dat Boi Dee e registrato a Londra nello studio di Tommaso Colliva, produttore che ha vinto un Grammy per il suo lavoro con i Muse per l’album “Drones”.

Il brano di Livio Cori (che l’ha scritto durante le riprese di “Gomorra”) è un viaggio dentro i vicoli pulsanti di umanità dei quartieri spagnoli di Napoli, dove Livio è cresciuto: racconta la paranza dei bambini e la camorra con un verismo che colpisce per intensità e linguaggio.

Musicalmente in “Surdat” confluiscono tutte le influenze musicali di Livio Cori, che vanno dalla storica scena hip hop napoletana (di cui citiamo La Famiglia, Co’Sang, 99 Posse) alle nuove tendenze internazionali alternative r&b.

“Surdat” fa parte della colonna sonora di “Gomorra” ed è accompagnato da un video diretto da Matteo Linguiti con protagonisti gli attori della terza stagione della serie. Le immagini in bianco e nero raccontano i “Talebani” nel loro covo durante momenti di vita quotidiana.

Livio Cori è impegnato nella registrazione del suo nuovo progetto musicale, da non perdere di vista: appena quattordicenne Livio ha iniziato a scrivere le prime rime, nel 2015 ha pubblicato il singolo “Tutta la notte” che ha raggiunto il primo posto nella classifica di MTV, e successivamente ha conquistato il premio MEI come miglior nuovo artista hip hop. Vedremo quali novità porterà il 2018.

Guarda il video di “Surdat”:

Nuovo disco e nuovi concerti per i Turin Brakes, cult band inglese. Ecco tutte le novità che li riguardano.

Il ritorno dei Turin Brakes: album e quattro date in Italia
I Turin Brakes.

I Turin Brakes sono tornati.

Dopo sette album alle spalle, una carriera quasi ventennale e milioni di album venduti in tutto il mondo, i Turin Brakes (Olly Knights, Gale Paridjanian, Rob Allum e Eddie Myer) si sono creati un’aura da gruppo cult.

Il loro ultimo lavoro di studio è recente: “Lost property” è del 2016, ha avuto 3 singoli in alta rotazione ed è stato seguito da un tour mondiale durato 18 mesi, al termine del quale la band, insieme al co-produttore Ali Staton, si è ritrovata ai Rockfield Studios in Galles per scrivere i nuovi brani; qui è nato “Invisible storm”, album in arrivo il 26 gennaio. Una curiosità: questo è lo stesso studio dove i Queen registrarono “Bohemian rhapsody”.

Qui i Turin Brakes hanno trovato un’immediata ispirazione. Olly Knights afferma: «Mi è venuta in mente l’idea di una tempesta invisibile al termine del processo di creazione del disco. Mi è sempre piaciuta la frase “Tutte le persone che incontri combattono una guerra personale, quindi sii gentile”». Da questa riflessione si capisce come il disco cerchi di tracciare una linea tra i conflitti interiori e tutto quello che succede all’esterno.

Ecco quindi “Invisible storm”, album che naturalmente verrà proposto dai Turin Brakes anche dal vivo. La band sarà in tour a paritre dal prossimo marzo e arriverà in Italia per quattro date. Eccole:
2 maggio, Torino, Astoria
3 maggio, Bologna, Locomotiv Club
4 maggio, Montepradone (Ascoli Piceno), Auditorium Pacetti
5 maggio, Roma, Largo

Questo è il loro nuovo singolo, “Wait”. Guarda il video:

Il clip torna alle origini e all’essenza dei Turin Brakes: le immagini mostrano un concerto in un locale di provincia attraverso bellissime immagini di riprese in super8.

I-Days 2018, appuntamento dal 21 al 24 giugno all’Area Expo-Experience di Milano. Tra i primi nomi confermati Pearl Jam, Liam Gallagher, The Killers.

I-Days 2018, ecco i primi nomi confermatiPronti a staccare il biglietto per gli I-Days 2018? Quattro giorni di grande musica all’Area Expo-Experience di Milano (a Rho, per la precisione, nell’area che era stata occupata da Expo), dal 21 al 24 giugno prossimi.

Un’esclusiva degli I-Days 2018 sarà l’esplosiva accoppiata The Killers più Liam Gallagher, che incendieranno il palco il 21 giugno. Giusto per fare qualche conto in tasca alla band di Las Vegas: per il concerto di quest’anno ad Hyde Park i Killers hanno registato uno tra i più rapidi sold out di sempre – spettatori a quota 65 mila. Troneggiano dall’alto di una pila di 15 milioni di copie vendute nel mondo. Fighissimi, lo possiamo dire? Tra l’altro, va ricordato che i Killers tornano a esibirsi dal vivo in Italia a distanza di 5 anni con un doppio appuntamento: il 20 giugno si esibiranno infatti al Rock in Roma, e il giorno successivo agli I-Days 2018.

Qui non saranno soli; sempre il 21 giugno, gli I-Days 2018 ospiteranno infatti anche Liam Gallagher, i cui grandi classici con gli Oasis hanno segnato intere generazioni: solo per fare qualche titolo, “Wonderwall”, “Rock’n’roll star”, “Be here now”. Liam Gallagher torna in Italia a esibirsi sull’onda del successo del suo album “As you were”.

I-Days 2018, ecco i primi nomi confermati
Pearl Jam (Foto: © Danny Clinch).

Il 22 giugno 2018 agli I-Days saliranno sul palco i Pearl Jam, una band che non ha bisogno di presentazioni: infiamma il pubblico con i suoi live, ed è forte degli oltre 85 milioni di dischi venduti in tutto il mondo.

I Pearl Jam quest’anno sono stati inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame: il loro per gli I-Days 2018 si preannunciano come un concerto evento.

Altro appuntamento il 24 giugno con il meglio del rock internazionale: sul palco saliranno Queens of the stone age e The Offspring.

I Queens of the stone age tornano in Italia dopo il clamoroso sold out all’Unipol Arena di Bologna dello scorso novembre.

Anche gli Offspring, leggendaria punk-rock band, tornano nel nostro paese dopo il successo delle date estive al Rock In Roma e a Collisioni. Probabilmente il ritorno discografico della band potrebbe esserci nel 2018: gli Offspring hanno confermato di essere al lavoro su nuove canzoni.

Per partecipare agli I-Days 2018 sono in vendita biglietti per i singoli concerti e anche abbonamenti.

L’annuncio arriva dalla Nonesuch Records: il 16 febbraio 2018 verrà pubblicato l’album dell’iconica cantastorie e musicista – audace e creativa – Laurie Anderson e Kronos Quartet, “Landfall”.

Laurie Anderson e Kronos Quartet, un disco insieme
The Kronos Quartet and Laurie Anderson perform Landfall: Scenes from my new novel at the Barbican Hall in London on Friday 28 June 2013 (Photo by Mark Allan).

Laurie Anderson e Kronos Quartet pubblicheranno un disco insieme, dal titolo “Landfall”, in uscita il prossimo febbraio. Chi effettuerà il pre-order dell’album riceverà in instant grat download il brano “We learn to speak yet another language”.

Il disco nasce dall’esperienza vissuta dalla Anderson durante il terribile uragano Sandy, e la vede collaborare per la prima volta con il pioneristico quartetto d’archi Kronos, che ha suonato nell’album. “Landfall” affianca all’elettronica e agli archi le potenti descrizioni di perdita della Anderson.

A proposito di “Landfall”, Laurie Anderson ha commentato: «Sono sempre stata affascinata dal complesso rapporto tra parole e musica, sia nei testi delle canzoni sia nelle sopratitolazioni sia nelle voci fuori campo. La miscela di suoni di archi sia elettronici che acustici è il suono dominante di “Landfall”. La maggior parte della musica in questo lavoro è stata creata dalle armonie e dai ritardi di un software unico, progettato per la viola solista e reinterpretato per il quartetto».

Laurie Anderson e Kronos Quartet, un disco insieme
Laurie Anderson e Kronos Quartet, a febbraio esce “Landfall”.

Un entusiasta David Harrington, membro fondatore, direttore artistico e violinista dei Kronos Quartet ha dichiarato che «Laurie Anderson è il mago musicista che ha sempre abitato quei luoghi segreti in cui la tecnologia ha personalità, dove il “tempo reale” è messo in discussione e dove tutti gli elementi della performance si incontrano e si uniscono in musica. Il suo metodo è quello di raccogliere e continuare a raccogliere aspetti potenzialmente utili mentre scolpisce una forma. Il suo senso del gioco e del divertimento e la sua continua sperimentazione fanno di lei il chimico ideale (o alchimista?) nel laboratorio della musica».

Oltre a “Landfall” Laurie Anderson pubblicherà sempre il prossimo febbraio un nuovo libro, “All the things I lost in the flood: essays on pictures, language and code” per Skira Rizzoli. Due anni fa la Anderson ha iniziato a esaminare il suo archivio che raccoglie quasi quarant’anni di lavoro, e che comprende decine di documenti, quaderni e schizzi. Facendolo, ha riscoperto alcune sue opere e ha guardato a molti dei suoi progetti con un occhio nuovo: questo l’ha portata a scrivere una raccolta di saggi su come il linguaggio sia entrato nel suo lavoro visivo. Gli ambiti di interesse di Laurie Anderson, infatti, spaziano dalla musica alla visual art, dalla poesia ai film alla fotografia, per cui è amata e ammirata in tutto il mondo.

I Kronos Quartet sono una band di San Francisco composta da David Harrington (violino), John Sherba (violino), Hank Dutt (viola) e Sunny Yang (violoncello). Per oltre quarant’anni hanno combinato uno spirito di esplorazione con l’impegno di re-immaginare l’esperienza tipica del quartetto d’archi: proprio per questo i Kronos sono diventati una delle realtà più celebrate e influenti al mondo, hanno suonato migliaia di concerti, pubblicato più di 60 dischi, collaborato con un mix eclettico di compositori e interpreti, e realizzato oltre 900 lavori e arrangiamenti su commissione. Il prossimo lavoro sarà “Landfall”.

Benji & Fede hanno pubblicato un nuovo singolo, “Buona fortuna”, un inno alla felicità con una dedica speciale. Il brano vede per la prima volta Fede nel ruolo di autore

Benji & Fede, il nuovo brano. E il nuovo album?
Benji & Fede.

Una dedica speciale partita dal cuore di Federico, una canzone inedita che anticipa il nuovo album. Il finire dell’anno porta una novità per Benji & Fede, novità che si intitola “Buona fortuna”. L’idea del brano è nata a Federico che, per la prima volta nella storia del duo pop, si misura con le sue capacità di autore.

L’ispirazione per scrivere “Buona fortuna” gli è venuta ricordando le frasi che suo padre, prima della sua scomparsa, gli ripeteva sempre. Da queste è nato il ritornello della canzone, un motto che inneggia alla vita, un vero e proprio inno alla felicità portatore di un messaggio positivo, e anche una dedica speciale di Federico.

Benji & Fede, il nuovo brano. E il nuovo album?

Nonostante non siano partiti insieme per un viaggio e nonostante siano stati divisi dalle vicende della vita, padre e figlio continuano ad avere un legame solido che si alimenta di insegnamenti, ricordi, momenti felici; il padre di Federico lo ha sempre incitato a cercare il meglio nella vita, dandogli un incoraggiamento “ad arrivare alla luna”.

Il nuovo singolo di Benji & Fede arriva dopo il successo “Tutto per una ragione”, la ricordate? Scritta e cantata con Annalisa è stata una vera hit che ha dominato le classifiche, raggiungendo la certificazione del doppio disco di platino per le vendite; il video ha superato 48 milioni di visualizzazioni.

Di questi tempi è utile ricordare che Benji & Fede non sono nati da un talent, dimostrazione che la strada degli show televisivi funziona (certo, poi sta al talento) ma non è l’unica per affermarsi nel panorama musicale: Benji & Fede si sono fatti notare fin dal loro album d’esordio, “20:05”,  che ha esordito al primo posto della classifica di vendita ed è stato certificato disco di platino.

In questi anni, poi, hanno portato avanti importanti collaborazioni sia italiane – con la bravisima Annalisa e con Max Pezzali – sia internazionali – con la pop star inglese Jasmine Thompson, con gli artisti spagnoli Xriz e le Sweet California. Immancabile in una carriera giovane ma di successo il libro, pubblicato da Rizzoli, “Vietato smettere di sognare”, caso editoriale nel 2016. Ma Benji & Fede sono stati anche i protagonisti di un album di figurine Panini, a loro completamente dedicato.

Il 2018 si apre quindi con l’attesa del nuovo album.

Top